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Latte, produzione di formaggi, ricotta, burro, yogurt
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Re: Considerazioni convenienza caseificio in proprio

27/03/2011, 13:32

e per essere equo quanto deve essere il prezzo?

ieri sono stato ad agriumbria, ho chiesto per poter aprire un caseificio... con una formula di risparmio con 7000€ ti danno tutto. ad un altro stand la pentola da 100 lt coimbentata + supporto + bruciatore chiedevano 960€, solo la pentola coimbentata da 50 lt chiedevano 200 e passa euro...

Re: Considerazioni convenienza caseificio in proprio

27/03/2011, 16:09

ighel ha scritto:e per essere equo quanto deve essere il prezzo?

ieri sono stato ad agriumbria, ho chiesto per poter aprire un caseificio... con una formula di risparmio con 7000€ ti danno tutto. ad un altro stand la pentola da 100 lt coimbentata + supporto + bruciatore chiedevano 960€, solo la pentola coimbentata da 50 lt chiedevano 200 e passa euro...

Stai parlando del costo per l' attrezzatura, ma aprire un caseificio è un'altra cosa.

Re: Considerazioni convenienza caseificio in proprio

27/03/2011, 19:08

perchè non è inclusa l'attrezzatura?

QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

22/03/2012, 15:47

Salve a tutti ragazzi...sono un giovane allevatore del trentino che vorebbe aprire un minicaseificio per la trasformazione del mio latte prodotto da una sessantina di mucche gestite con un robot di mungitura...il problema e´ questo..non sono in una zona di vocazione turistica o almeno il mio paese non lo e´...quindi vorrei sapere qualche consiglio da voi del forum su quali tipi di strategia di vendita esistono e quali sono i piu comuni dato che non so perche ma penso che se facessi solo lo spaccio direttamente in caseificio non verrebbero molti clienti, cosi penso io dopo magari mi sbaglio, insomma aiutatemi a capire la maggior parte dei minicaseifici che trasformano dai dieci quintali di latte al giorno in su in che contesto del mercatosi possono inserire senza svendere il proprio prodotto...

ps:sarei disposto anche ad inbottigliare il latte e venderlo in negozi ecc dato che se mai facessi un caseificio lo farei senzaltro a norme CEE...


Grazie di cuore a tutti quelli che mi risponderanno e risolveranno un po dei miei pensieri negativi che penso tutti abbiano pensato prima di cimentarsi in questo magnifico lavoro!!!!!

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

22/03/2012, 17:56

In che zona del Trentino? L'aspetto della commercializzazione è determinante per il successo del minicaseificio. Inizialmente dovresti sicuramente appoggiarti alla distribuzione, contattando un po' di negozi vicini, ristoranti. Ma tieni presente che nessuno ti conoscerà e nessuno si viderà dei tuoi prodotti. Collaborazioni con associazioni, gruppi di volontariato possono essere utili per far apprezzare le tue produzioni.
Partecipazioni a mercatini, fiere di paese, specie nei periodi estivi. Il porta porta sono strade da percorrere, ma ci vuole tempo e aiuto.
Ciao,
Marco

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

22/03/2012, 19:07

Intanto potresti partire con la vendita diretta (http://aziende.agraria.org), non escludendoti almeno all'inizio nessuna possibile strada.
Oltre a fare buoni prodotti, è molto importante la visibilità, in particolare su internet, dove, se ti sai muovere e rimanere sempre aggiornato, i vantaggi arrivano.
Qui in Toscana funzionano molto bene i gruppi d'acquisto (G.A.S.).
Facci sapere come procede il tuo investimento.
ciao,
Luke

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

22/03/2012, 20:17

Sono dalla Valsugana quella orientale praticamente vicino al tesino... ma per i prezzi ragazzi all´inizio bisogna essere umili e non chiedere tanto o bisognerebbe da subito far capire che il tuo prodotto valer di piu? anche perche non so ma mi sembra che se entri in un ristorante o negozio che sia avrai davanti i colossi della produzione che vendono il formaggio a prezzo stracciato e il ristoratore non penso ne vogli perdere e il negozio dall´ altra dovra rincarare il tuo prodotto perche dovra avere dei ricavi anche lui e allora alla fine avresti un prodotto troppo alto di prezzo per accontentare un consumatore che vuole si la qualita ma allo stesso tempo (soprattutto nei tempi di crisi in qui ci troviamo) guardera sempre piu il portafoglio....cioe in questi casi mancherebbe proprio la filiera che tanto vorrei a Km 0....
E per seconda cosa voi che ve ne intendete davvero internet ha una sua fetta di spessore nella vendita dei prodotti???cioe i consumatori al giorno d´oggi fanno affidamento anche su internet per comperare i prodotti alimentari?=??

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

22/03/2012, 22:01

Il commercio elettronico in internet, per il prodotto fresco, incontra molte difficoltà. Insomma, se vuoi un consiglio, non contarci.
Diversa è l'opportunità che offre aziende.agraria.org: chi viene in vacanza nel Tesino, o passa da quelle parti, si può informare se ci sono aziende agricole che vendono direttamente i loro formaggi e andarci direttamente.
Ripeto, sono molte le strade che devi percorrere. Inoltre i formaggi devono essere buoni :)
Marco

P.S.
Dimenticavo. Qualche esperienza interessante c'è anche dalle tue parti. Informati sul progetto Adotta una mucca. Una mia amica ne ha adottato una proprio nel Tesino.

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

23/03/2012, 0:14

Ciao vmsde, benvenuto tra noi,
ho qualche domandina da farti, che esperienze casearie hai? Che tipo di formaggi avresti pensato di produrre?

Re: QUALI STRATEGIE DI MARKETING ADOTTARE PER IL MINICASEIFICIO?

23/03/2012, 9:00

Grazie per i consigli Marco...per rispondere a tsunaseth diciamo che ho frequentato la scola agraria di San Michele all´Adige in cui nei 5 anni di corso formativo ho avuto la possibilita di fare su per giu una settimana di caseificazione presso il caseificio della scuola...dopodiche ho fatto un mese di stage presso la casearia Monti Trentini in qui l´esperienza non e´ stata come mi aspettavo perche i sistemi di caseificazione erano praticamente gestiti tutti in automatici (quelli per la produzione dell´asiago ad esempio)...casomai mi ero imposto di fare un anno di formazione presso l´istituto di Cuneo...pero sinceramente secondo me non e´ importante la scuola...cioe voglio dire a mio parere impari molto di piu a chiamare un esperto casaro (uno gia lo conosco) che all´apertura del tuo caseificio ti accompagni anche tutti i giorni per un mesetto nell´insegnarti i trucchi del mestiere del buon caseificare...invece troverei interessante frequentare dei corsi di Marketing aziendale dato che da come vedo la parte piu difficile di una filiera corta e´ riuscire a vendere il tuo prodotto...
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