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davideallevi
Iscritto il: 23/11/2010, 11:30 Messaggi: 1632 Località: Caravaggio (BG)
Formazione: Addetto alle produzioni casearie
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Targa ha scritto: vorrei aprire un minicaseficio senza punto di vendita per la distribuzione dei prodotti nei diversi supermercati, vorrei sapere il costo d'investimento iniziale per avere tutta l'attrezzatura. Ciao ho spostato la tua domanda in questo tred... dacci un'occhiata e se poi non trovi quello che cerchi... chiedi pure!
_________________ La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti. -- Mahatma Gandhi
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07/11/2012, 13:12 |
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dassig
Iscritto il: 29/07/2010, 11:11 Messaggi: 452 Località: Auckland, New Zealand
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Caro Targa... se scrolli due righe sopra trovi la risposta!!! E se ti leggi tutto il thread (argomento) trovi tutto quello che ti serve
_________________ Gerry - Non esiste una via per la felicita'. La felicita' e' la via! (Buddha)
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08/11/2012, 4:36 |
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daniela76
Iscritto il: 24/11/2012, 9:11 Messaggi: 17
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Ciao ragazzi e buona domenica a tutti. Oggi è domenica appunto, e ho più tempo del solito per navigare nel forum. Aprire un minicaseificio è anche il mio sogno, ma per adesso non posso farlo, e quindi mi arrangio facendo tutto in modo molto tradizionale, pentolone sul fuoco,in una stanzetta che ho ricavato in casa, dove faccio formaggi, ricotta e caciocavalli. La vendita dei prodotti è eccezionalmente buona, ho richieste che non riesco a soddisfare, e tra l'altro non voglio esagerare prima di mettermi in regola. Ho parlato col direttore della asl della mia zona, che mi ha dato un'idea dei locali, del costo delle attrezzature minime, che io ho già, delle leggi sulla tracciabilità del prodotto,di tutto insomma. E' stato gentilissimo, e mi ha detto anche che, oggi come oggi, è forse l'unico modo utile per cavarsela nel nostro settore, dove ogni gioeno è più dura andare avanti. Non lo so, per il momento penso di andare avanti così ancora un pò, poi magari più in là, quando le bmbine sarqnno più cresciute e avrò più tempo può darsi che mi deciderò. Adesso è difficile in tutti i sensi, la mattina dalle cinque in piedi per accudire gli animali in stalla, quindi i figli a scuola, poi il formaggio, la casa, il pranzo,ancora la stalla...finisco alle sei, la cena...alle dieci sono stanchissima e vado a letto che il giorno dopo si ricomincia!!!Ma adoro questo lavoro, davvero,è dura ma gratificante e poi sapere che le mie figlie bevono il latte delle nostre mucche, mangiano i nostri formaggi, le verdure del nostro orto, la pasta e il pane fatto in casa...non ha prezzo.Ancora buona giornata a tutti, ciao.
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25/11/2012, 9:55 |
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battaglin76
Iscritto il: 01/09/2011, 16:51 Messaggi: 314 Località: reggio emilia
Formazione: laurea economia e commercio
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bah..è vero, ormai non bisogna più stupirsi di nulla. quel signore dell'asl che ti è sembrato gentilissimo se poi ti becca ti fa un discreto paiolo lo sai? vendere latticini non è come vendere alla fiera dello svuota granai. non so di che parte dell'italia sei e se lì ci siano certe "consuetudini"..qui di controlli ne fanno tanti (giustamente), se sei fuori legge dal punto di vista igienico-sanitario e fiscale sono razzi amarissimi.ocio!
_________________ é finito il latte di pecora
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25/11/2012, 16:06 |
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daniela76
Iscritto il: 24/11/2012, 9:11 Messaggi: 17
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Ciao Battaglin, hai ragione tu, ci sono i controlli, e ci sono anche qui da me. Noi siamo in campania, tra Benevento e Campobasso, in un piccolo paese che si chiama Baselice, io vivo un pò più sù in montagna, circa mille metri e abbiamo il pascolo alto a mille duecento metri. I controlli, dicevo. Il signore della asl con cui ho parlato io visita già due minicaseifici della mia zona, e non è così fiscale,sì bisogna avere i requisiti giusti, è vero, ma non ti spaventano inutilmente nè sono così cattivi come spesso li si dipinge. Per quanto riguartda me, dicevo che non soddisfo le richieste perchè non posso fare tutto quello che voglio, non ho, appunto, i requisiti e quindi vendo le mie produzioni a qualche buon amico, e qualche conoscente.Poi forse loro ne parlano ad altre persone e qualcuno viene achiedemene, ma, ripeto, mi piacerebbe ma non posso, anche per rispetto di chi, prima di me, sta lavorando il suo latte ed è in regola con i permessi della asl e tutto.Ma prima o poi chissà! Forse tra qualche anno. Ciao
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25/11/2012, 18:15 |
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Agreste
Iscritto il: 06/12/2011, 19:28 Messaggi: 53
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Avrei la possibilità di rilevare un piccolo caseificio in una sperduta valle dell'entroterra ligure di ponente ma ahimè nessun allevatore (pochi per la verità) è disposto a vendermi il latte vuoi perchè lo trasformano loro vuoi per la proverbiale diffidenza ligure. Vorrei sapere dove potrei rifornirmi e che caratteristivhe deve avere il latte necessario? Immagino che il latte delle industrie di distribuzione (qui ci sono XXX e YYY) non vada bene. E poi. Il formaggio prodotto in una valle con il latte proveniente altrove come dovrebbe essere venduto?
Ultima modifica di davideallevi il 27/11/2012, 20:32, modificato 1 volta in totale.
Pubblicità non consentita.
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27/11/2012, 19:17 |
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davideallevi
Iscritto il: 23/11/2010, 11:30 Messaggi: 1632 Località: Caravaggio (BG)
Formazione: Addetto alle produzioni casearie
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Caro Agreste, ti ho spostato qui perchè la tua domanda è inerente a questo argomento. Non ti ho risposto perchè preferisco, visto che devi avviare un'attività, che ti risponda un TECNICO caseario. Purtroppo Tsunaseth sotto natale è sempre pieno di lavoro fino al collo quindi, visto che quà nessuno ci paga, sei pregato di non fare crossposting e di attendere che abbia tempo di rispondere alla tua domanda. Grazie
_________________ La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti. -- Mahatma Gandhi
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28/11/2012, 13:17 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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Agreste ha scritto: Avrei la possibilità di rilevare un piccolo caseificio in una sperduta valle dell'entroterra ligure di ponente ma ahimè nessun allevatore (pochi per la verità) è disposto a vendermi il latte vuoi perchè lo trasformano loro vuoi per la proverbiale diffidenza ligure. Vorrei sapere dove potrei rifornirmi e che caratteristivhe deve avere il latte necessario? Immagino che il latte delle industrie di distribuzione (qui ci sono XXX e YYY) non vada bene. E poi. Il formaggio prodotto in una valle con il latte proveniente altrove come dovrebbe essere venduto? Che formaggi vuoi fare? Ogni formaggio richiede un latte con delle specifiche particolari.
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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28/11/2012, 16:57 |
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Agreste
Iscritto il: 06/12/2011, 19:28 Messaggi: 53
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Qual'è l'inquadramento giuridico di un caseificio che trasforma il latte? Può essere un az. Agricola?
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28/11/2012, 22:02 |
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Pianobiorivan
Iscritto il: 16/10/2012, 20:32 Messaggi: 36
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Se un imprenditore agricolo , con cucina a norma e attrezzatura adeguata, tra le varie attività decidesse anche di fare qualche formaggio per vendita o degustazione in loco, deve per forza produrre più del 50% del latte necessario o può acquistarlo da altri produttori locali? Parliamo di una produzione limitata ( 200 litri al mese). È' da luglio che vaghiamo per i vari uffici comunali ( Genova) dove quando parliamo di settore agricolo e di Piano di sviluppo rurale, ci guardano tutti con espressione non proprio intelligente e nel dubbio, ad ogni domanda posta ci viene detto no, perché non sanno bene di cosa parliamo.
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02/12/2012, 20:25 |
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