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anomalia_del_latte_italiano 
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Sez. Orticoltura
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http://notizie.virgilio.it/notizie/econ ... 07875.html

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26/05/2009, 21:42
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La coldiretti sta facendo della vendita diretta il suo cavallo di battaglia, l'articolo pubblicato su virgilio è corretto dal punto di vista dell'informazione però, io non sono troppo favorevole alla questione della vendita diretta. Disgregare l'offerta in una miriade di punti vendita, alla fine, ha dei costi da non sottovalutare che si ritrova a pagare sempre l'utente finale. Vedo meglio un rapporto equo e regolamentato con la grande distribuzione e un prezzo minimo garantito per quei beni, come il latte fresco o le uova, che sono immediatamente deteriorabili e non possono essere oggetto neanche di trattativa da parte del produttore.
Non dimentichiamo che, in italia, la spesa alimentare, percentualmente, pesa ancora poco sui redditi familiari e che questo contenimento inflattivo che si protrae da più di cinque anni, lo hanno pagato TUTTO gli agricoltori. Non mi sembra poco per una categoria che impiega direttamente a malapena il 5% della popolazione attiva in italia.


27/05/2009, 7:36
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5% pensavo molto meno, se qualcuno conosce il dato aggiornato lo riporti per favore; per Tremor mi complimento, hai lasciato l'immagine dell'asinello per il guerriero, due cose un po' lontane, ciao Mario


24/06/2009, 14:08
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Mario ha scritto:
5% pensavo molto meno, se qualcuno conosce il dato aggiornato lo riporti per favore; per Tremor mi complimento, hai lasciato l'immagine dell'asinello per il guerriero, due cose un po' lontane, ciao Mario

E' giunto il momento di smettere di lavorare come somari e imbracciare il vecchio Kalashnikov :lol: :lol: :lol: :o


19/07/2009, 0:25
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Sono sempre di più che la pensano così, ma la maggioranza ama l'immobilismo e pensa che sia giusto che la "guerra" la faccino gli altri, quindi per quanto ci è possibile continuiamo la nostra guerra, senza sangue, qualche cosa otterremo, fosse anche un minimo, ciao saluti, Mario


19/07/2009, 18:27
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la coldiretti come tutte le associazioni importanti è diretta da dei personaggi, che ben poco hanno a che fare con il tessuto che dovrebbero rappresentare, e ogni tanto devono fare un pò di polvere per non essere tacciati di immobilismo dalla base. parlando del latte io posso solo dire che mio zio con 200 vacche conferisce il latte alla granarolo direttamente e la granarolo lo distribusce alla distribuzione, se consideriamo chi lo produce e chi lo consuma le mani che toccano il latte sono 4 non mi sembra che la filiera sia cosi lunga, piuttosto il latte pagato 31 cent. e rivenduto ad 1.38 euro la dice lunga è il 444,5% in pìù e se andiamo ad analizzare i costi alla produzione dice sempre mio zio il costo per un litro di latt è di 26 cen.

se una cosa simile succedesse alla fiat, alla pirelli, alla vatelapesca i sindacati minaccerebbero uno sciopero generale, perchè i produttori di latte non si organizzano e vendono loro il latte a 50 cent direttamente alla popolazione e non ne forniscono alla trasformazione per due mesi consecutivi, sapete che casino verrebe fuori ,con minacce di licenziamenti,denunce per mancanza di rispetto dei contratti,sequestro del latte da parte delle asl perchè non igenicamente sicuro, insomma un grandissimo caos ma finalmente la gente saprebbe la verità.

quante persone credete siano al corrente che ad un produttore di latte costa 26 cen. ne incassa 31, e lui, paga il latte a 1,38. come mai il latte che viene venduto negli stssi punti vendita proveniente dalla francia, dalla germania, costa il 40/45 % meno? non venitemi a dire che è latte reidratato per cortesia. in italia purtroppo in tutti i settori si sono creati dei "cartelli" e a tutti i partecipanti fà comodo tenere i prezzi alti e no si sognano nemmeno di farsi concorrenza. gli unici che non riescono a fare cartello sono proprio i produttori mi sono sfogato scusatemi.

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LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)


19/07/2009, 19:28
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Sul settore agricolo volano interessi più grandi, ormai da molto tempo e quindi le osservazioni che scaturiscono da questo dibattito sono sacrosante, il produttore subisce sia che produca grano, latte o arance e senza capire perché, sono altri che tengono i fili, cambiare è possibile? la filiera corta è la strada che al momento sembra dare qualche speranza, anche perché non si vede altra via, che percentuale di successo, la vedo buia, saluti Mario


20/07/2009, 9:16
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Mario ha scritto:
5% pensavo molto meno, se qualcuno conosce il dato aggiornato lo riporti per favore; per Tremor mi complimento, hai lasciato l'immagine dell'asinello per il guerriero, due cose un po' lontane, ciao Mario

Ma se siamo il 5% e forse meno come dici tu e produciamo il 12% del PIL nazionale, gli altri che fanno?
Indovina dove ho le mani
Hai dati certi? Non riguardo a cosa stanno facendo i non contadini naturalmente quello lo sento da solo e non è piacevole per me :)


20/07/2009, 22:13
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Caro Tremor mi dicono che la parte attiva in agricoltura e circa il 3%, quindi appena il 3% alimenta e sostiene tutto il sistema, sostiene questo è il termine giusto perché, per parlare semplicemente, se non mangi tutto il resto finisce, è ovvio. Eppure le cose vanno così è anche una questione di cultura, (adesso è uno sfogo, anche i moderatori hanno un'anima) pensa che se un ragazzo studia ad agraria vuol dire, per i più, che non può frequentare una scuola migliore, il solito fumoso e inconsistente liceo, dove in realtà l'impegno scolastico e di gran lunga inferiore alle nostre scuole; lo stesso per chi lavora nei campi, vuol dire che non poteva fare il bancario o l'avvocato e così di seguito, come vedi è una questione che ha radici profonde, eppure i contadini di tutto il mondo si somigliano, nell'aspetto e nelle problematiche, ma non riusciamo a fare gruppo, a portare avanti insieme i nostri sacrosanti interessi, a farci valere per quello che siamo, forse troppo impegnati a lavorare?!?. Le competenze che hai tu nel tuo lavoro sono enormemente più profonde e complesse di qualunque burocrate, ma la società cerca di farti credere il contrario. Adesso ti saluto e tu torna a lavorare altrimenti chi produce il latte e i suoi derivati, che fanno tanto bene, soprattutto se sei in vacanza? cambierà mai????? ciao Mario


21/07/2009, 10:13
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Questo sistema ormai è uno zombie che vaga senza testa quindi deve cambiare perchè i morti non possono far nulla, cosa nascerà dalle ceneri di questa società che, ripeto, è già morta e sepolta però non te lo so dire, gli agricoltori saranno protagonisti di una nuova era più giusta e libera? Quelli che resisteranno saranno nuovi feudatari serviti da masse di diseredati affamati e disposti a tutto pur di mangiare? Oppure il mondo occidentale oserà scatenare una guerra per asservire gli agricoltori del resto del mondo al suo volere e si occuperà solo di controlli? E se la guerra la perdessimo?
Mah, una cosa è certa, la ricchezza che ci siamo illusi di possedere negli anni novanta era effimera come il fumo al vento e i capitali che ci illudiamo di gestire sono solo invenzioni necessarie al nostro modo di vivere se vorremo ricondurli pacificamente e intelligentemente al loro vero valore ci troveremo presto tutti uno a fianco dell'altro a zappare pacificamente il proprio orto ma questa è un'utopia senza alcun valore di verità. Speriamo di poterci godere lo spettacolo da una buona posizione. ;)


21/07/2009, 23:00
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