Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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si ma parli di 200 capre e 50 vacche...quindi un bel po d latte e un bel po di invewstimenti...da te quello che funziona è quello che ti ho detto e non necessariamente servono tutti quelli animali e tutto quel prodotto per far campare bene due famiglie...t dico questo perchè ho lavorato per due anni dalle tue parti in realtà simili....200 capre e 50 vacche sono tanto prodotto..cosi tanto prodotto probabilmente t costringerebbe a legarti a qualche negozio della grande distribuzione bio che nonostante il "bio" è sempre grande distribuzione...una cosa più piccola ma piu a misura d uomo avrebbe forse anche un maggiore impatto per chi viene a comprare i prodotti in azienda...fatti secondo logiche nn industriali..ma come "gli si faceva una volta".... hai la fortuna ..da quelle parti di poter diversificare in azienda...produzione..trasformazione..fattoria didattica...agriturismo...feste in cascina...
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Gibyz1982
Iscritto il: 23/10/2015, 8:46 Messaggi: 23 Località: Bollate (Milano)
Formazione: Laurea Magistrale in Scienze Agroambientali
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Grazie ancora per tutte le risposte!
Capisco che non è sempre così facile riuscire a dare numeri concreti su questi argomenti e che magari non tutti ne hanno voglia.
Ora arriva la parte forse più complicata: stiamo cercando una struttura dove insediarci. Partendo dal presupposto che acquistare una struttura esistente o partendo proprio da zero in questi momento per noi sarebbe molto difficile, l'idea che ci è balenata per la testa è cercare un'azienda esistente che per mille motivazioni differenti vorrebbe cedere il passo: noi ci proporremmo di affiancare la gestione esistente mettendo in campo le competenze tecniche (siamo 1 agronomo, forse 2, ed 1 veterinario), la voglia di fare, un'ottica forse molto impreditoriale (questo non significa necessariamente che la gestione non sia efficiente), forze nuove, idee non necessariamente rivoluzionarie ma sicuramente innovative (percorsi didattici, e.commerce, valorizzazione di sottoattività, feste in cascina, turismo ambientale, team building per le aziende, ecc...), costituzione di un piccolo impianto di trasformazione del ns latte (yogurt, burro, formaggi, ricotta) ed, in ultimo, essendo tutti giovani, la possibilità di accedere a bandi e finanziamenti.
Per trovare un'azienda con cui interfacciarci ci siamo mossi c/o i principali riferimenti del settore (Confagricoltura, Copagri, Coldiretti, Parco Agricolo Sud Milano, Parco del Ticino, Parco delle Groane, Consorzio Agrario Terrepadane, Consorzio Agrario di Como) ma l'unica risposta che abbiamo avuto è stata dalla Direzione Regionale in merito al decreto n. 6532 del 31 Luglio 2015 e all'ISMEA.
Secondo voi è un'idea che può funzionare? E' una strada percorribile? Dal momento che non abbiamo avuto risposte da nessuno di quelli contattati, è evidete che ci stiamo muovendo nel modo sbagliato. Suggerimenti?
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