Dipende da cos' altro mangiano. Immagino che non siano alimentate solo a mais (o silomais?). Il lievito è un eccezionale concentrato di vitamine ma se mangi solo quello non campi.
non so cosa mangiano, perché non mi occupo della gestione delle mucche, mi occupo della produzione. Giorni fa ho notato del cambiamento del latte e ho chiesto se c'era qualche problema mi hanno risposto che mancava il mais e il lievito di birra.
Ieri ho fatto i caciocavalli e facendo la prova della pasta ho notato che non filava bene.
Il mais può venire metabolizzato per produrre parte del lattosio del latte ed una improvvisa sottrazione può portare ad un impoverimento del latte in lattosio = difficoltà nella fermentazione e acidificazione. Hai notato un ritardo nel tempo di acidificazione della cagliata?
certo. Ho notato un'altra cosa che se non riesci a prenderla in tempo c'è il rischio che maturi troppo. Ho pensato di tirarla fuori un po' più nervosa e lavorarla con temperatura più alta.
Quando è acerba l' acqua più calda da un bell' aiuto e si ha un pò più di tempo per 'cogliere l' attimo'. Sul fatto che poi di colpo tenda a scappare aspettiamo cosa ne pensa il grande Tsuna. Se puoi dialogare con l' allevatore consiglierei di fargli evitare cambiamenti improvvisi di dieta alle vacche. Hanno bisogno di un minimo di tempo per adattarsi senza rimanere scombussolate e produrre un latte che, senza averne alcuna colpa, può mettere in difficoltà chi lo trasforma.
Scusate se non ho risposto prima vi descrivo la mia lavorazione.
su 500 lt di latte ci metto 25gr di lipasi di capretto porto il latte a 38° metto fermenti attendo 30 minuti e aggiungo 130gr di caglio di capretto diluito in 5lt di acqua fredda. Dopo circa 60 minuti è pronto faccio il primo taglio, faccio riposate per una decina di minuti e riscaldo a 43°. dopo circa 3 ore la pasta è pronta, la metto sul tavolo a scolare e inizio a filare a 74°.