26/10/2013, 21:09
baroreddu ha scritto:una volta si usava fare "s'abbadu" (l'annacquato) il vino degli zappatori,un vinello di pronta beva.
la prima e la seconda torchiata(ogni due torchiate se ne faceva una) si toglievano le vinacce,si aggiungeva l'acqua e si rimetteva dentro il tino a fermentare,si poteva bere nel giro di 20 gg
26/10/2013, 22:28
resuscitatradizioni ha scritto: Tecnicamente finita la fermentazione alcolica, (e quando dico finita voglio dire FINITA), il mosto è diventato vino a tutti gli effetti, ragion per cui non vedo cosa dovrebbe impedirci di berlo.
resuscitatradizioni ha scritto: Tecnicamente finita la fermentazione alcolica, (e quando dico finita voglio dire FINITA), il mosto è diventato vino a tutti gli effetti, ragion per cui non vedo cosa dovrebbe impedirci di berlo.
26/10/2013, 23:00
Dario6 ha scritto:resuscitatradizioni ha scritto: Tecnicamente finita la fermentazione alcolica, (e quando dico finita voglio dire FINITA), il mosto è diventato vino a tutti gli effetti, ragion per cui non vedo cosa dovrebbe impedirci di berlo.
Per cui, dato che io ho usato i lieviti selezionati e la fermentazione alcolica quest'anno me l'ha terminata in 9 giorni (infatti è ormai da oltre 13 giorni che misuro gradi babbo sottozero) ciò vuol dire che potrei già iniziare a bere il rosso vinificato 23 giorni fa.
Vorrei solo precisare che io non voglio impedire a nessuno a iniziare a bere il proprio nettare quando vuole,
volevo solo cercare di dire che forse iniziare a berlo prima di febbraio forse (o probabilmente) è un vero peccato, ed a rendermi un pochino più convinto di questa mia affermazione:
http://www.vinoway.com/enciclopedia-del ... -vino.html" target="_blank" target="_blank
LA MATURAZIONE DEL VINO
La maturazione è la fase compresa fra la fermentazione alcolica e l'imbottigliamento.
Al termine dei processi fermentativi abbiamo un vino immaturo, ricco di spigolosità e qualità giovani e acerbe. Lo zucchero, per effetto dei lieviti, è oramai trasformato in alcol, gli aromi, per effetto della fermentazione, si sono sviluppati.
Se dal punto di vista tecnico il vino è a questo punto pronto, non lo è certamente dal punto di vista organolettico. Dopo la fermentazione il vino si presenta ancora torbido, con molte parti solide in sospensione con una spiccata acidità e nei rossi i tannini sono piuttosto aggressivi.
La maturazione rappresenta, insieme al tempo, una serie di pratiche enologiche che consentirà di ottenere un prodotto più maturo, con qualità organolettiche più gradevoli e apprezzabili.
La maturazione può avvenire in diversi modi:
Riposo di qualche mese in botti di acciaio o vetroresina: è il metodo maggiormente utilizzato per i vini bianchi,rosati e rossi da bersi giovani. Il vino mantiene l'integrità dei caratteri originari del vitigno, la freschezza dei profumi e del gusto. In questo caso l'imbottigliamento avviene nella primavera successiva all'anno di vendemmia.
Riposo di qualche mese in botti di acciaio o vetroresina e successivo periodo di riposo in botti di legno di diversa dimensione: in questo caso siamo difronte a vini bianchi o rossi con una certa struttura e che quindi non temono periodi di maturazione più lunghi. In questo caso il vino mantiene le sue caratteristiche di fragranza e aromaticità ed acquista un bouquet grazie al riposo in legno.
Riposo direttamente in botti di legno di diverse dimensioni: anche in questo caso il vino acquista dei sentori rilasciati dal legno e mantiene tuttavia le sue caratteristiche organolettiche.resuscitatradizioni ha scritto: Tecnicamente finita la fermentazione alcolica, (e quando dico finita voglio dire FINITA), il mosto è diventato vino a tutti gli effetti, ragion per cui non vedo cosa dovrebbe impedirci di berlo.
26/10/2013, 23:04
26/10/2013, 23:37
JeanGabin ha scritto:Mi sta bene quello che scrive, ma parla di vino in generale, siamo da capo....
ripeto, se tu fai un vino da pronta beva, con aggiunta di lieviti, il vino a San Martino te lo
puoi tranquillamente bere, se in più non usi solfiti, non arriva nemmeno al San Martino successivo,
perchè sarà aceto....
Ciao
26/10/2013, 23:46
resuscitatradizioni ha scritto:JeanGabin ha scritto:Mi sta bene quello che scrive, ma parla di vino in generale, siamo da capo....
ripeto, se tu fai un vino da pronta beva, con aggiunta di lieviti, il vino a San Martino te lo
puoi tranquillamente bere, se in più non usi solfiti, non arriva nemmeno al San Martino successivo,
perchè sarà aceto....
Ciao
Anche senza lieviti, ma è ovvio che se si è vinificati a metà ottobre a S. Martino sarà ancora a dir poco acido.
Io penso che quando è stato espresso il detto "a S. Martino ogni mosto diventa vino" i tempi di vendemmia erano anticipati di almeno un mese rispetto a oggi.
27/10/2013, 0:46
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