Buongiorno, mi sono appena iscritto al portale. Ho una piccola vigna intorno a casa (3/4 di arneis e 1/4 di cabernet s.) dalla quale ricavo il vino per un consumo esclusivamente familiare e che dall'anno prossimo (il 4° dall'impianto) dovrebbe entrare a medio regime. Risolto già da quest'anno il problema della chiarifica con una piccola pompa per microfiltraggio, dall'anno prossimo si porrà il problema di una vasca di fermentazione più capiente per il mosto dell'arneis (circa 70 l). Poichè ho di recente comprato un boiler da 80 L rivestito internamente in vetro smaltato come accumulatore di acqua sanitaria (potabile), ed ho scoperto poco dopo l'acquisto che non era del tutto compatibile con il mio impianto idraulico, mi chiedevo se potevo utilizzarlo per la fermentazione del vino. Dico io... se va bene per l'acqua... (Specifico che il costruttore applica internamente questo rivestimento per prevenire corrosioni date da acque, correnti galvaniche, e eccesso di calcare). che ne dite?
Mi è nuova, come situazione, mi fa anche un pò ridere... però perchè no, solo che ha la bocca stretta a quanto ricordo, la parte che puoi aprire, il portello per intenderci è di diametro inferiore al resto....
Ciao/salve! Sono convinto che quella che gli psicologi chiamano "fissità funzionale" faccia sperperare un sacco di denaro alla gente! Considera/i che il kit della resistenza elettrica entra nel boiler con un attacco da 1,5 pollici (il diametro del pugno di un ragazzino). Lì un bocchettone manda in battuta il kit, svitando il bocchettone avrei un varco molto grande... su uno dei due sbocchi dell'acqua sanitaria metterei una valvola di non ritorno (per fare uscire co2 senza fare entrare l'aria) e sull' altrosbocco un tappo o addirittura la sonda di un termometro/termostato, mentre potrei tappare l'uscita da 1,5'' con un tappo o magari usarla, una volta riempito il boiler , per inserire un sistema di raffreddamento. Naturalmente il boiler verrebbe messo "testa in giù". La cosa che mi lascia perplesso è lo smalto,è vero che se va bene per l'acqua ad alta T, di sostanze tossiche non ne dovrebbe lasciare, ma col vino questo smalto potrebbe avere una qualche risposta chimica? Tu/lei che ne pensi/a?
PS Il sogno di molti sarebbe poi di collegare il boiler direttamente alla rete idrica domenstica...
C'è da tenere conto che è piccolo comunque, il prossimo anno se la vigna va a regime produrrai molto di più che questo anno, in più se fa 80 litri non puoi metterci più di una quarantina di mosto/frutti a fermentare...
Ma perchè non te lo rivendi sto bolier? Con i soldi ricavati ti compri una tina in acciaio o legno oppure plastica alimentare grande....
Ciao. I boiler elettrici usati non hanno più un commercio, anche se nuovi (anzi già quelli nuovi te li tirano dietro...). Dovrei mettermi con e bay e avrei una costosa spedizione (dato il peso). Inoltre, quest'anno con 1/3 delle 75 piante di arneis (già a pieno regime) ho fatto circa 20 litri tra mosto e bucce (di queste ultime ne ho lasciate un po' fuori dalle 18 ore di raffinamento a bassa temperatura prima della fermentazione vera e propria). L'arneis vuole una fermentazione a bassa temperatura con lieviti appositi, quindi non mi basterebbero i 140 euro per una vasca da 100 L (priva di galleggiante), dovrei comunque comprare una macchina che tenga anche la temperatura, (e qui le cifre sono proibitive per uno che si fa il vino in casa). Invece con il boiler da 80 euro avrei tutta o quasi tutta la produzione in fermentazione e degli attacchi standard (parliamo dei filetti da idraulica da 1/2 pollice e da 1,5 pollici) per implementare la vasca con un termostato da 7,50 euro (da mettere in uno degli sbocchi da 1/2 pollice), una cella di peltier (15 euro) a cui collegare una serpentina per refrigerare (nello sbocco da 1,5 pollici) e una valvola di non ritorno (5 euro) sull'altro sbocco da 1/2 pollice ( a mo di gorgogliatore). Ammetto che mi piace "smanettare" ma un circuito così, pur essendo laureato "solo" in drammaturgia, lo saprei fare a occhi chiusi... ho visto su internet vasche di fermentazione da 75 L a 1500 euro... fatti i conti, dato che il vino è per me e i miei cari, se lo smalto del boiler non fa reazioni, perchè spendere tanto?
Ciao, aggiorno l'argomento con le ultime notizie che sono riuscito a trovare, riporto alcuni passaggi di uno studio:
"Nel campo industriale, tuttavia i fluidi possono essere anche diversi dall'acqua, in quanto come ben sappiamo gli smalti sono resistenti alle soluzioni alcaline o acide (escluse quelle con acido fluoridrico). Ciò è permesso dalla natura chimica dello smalto stesso e dalla sua caratteristica di creare un legame inscindibile con il supporto metallico. In ogni caso, comunque, dal punto di vista della tecnologia di applicazione dello smalto porcellanato non ci sono grandi differenze tra il campo domestico e quello industriale."
Non mi risulta che il mosto e il vino che ne deriva, produca acido fluoridrico, quindi non dovrebbero esserci nè alterazioni, nè tantomeno reazioni chimiche che producano sostanze tossiche. Che ne pensate?
L' acido fluoridrico, oltre ad essere estremamente acido, e' anche un potentissimo agente ossidante: non ha niente a che vedere con il mosto in fermentazione. Io lo userei purche' non ci siano degli impedimenti meccanici insormontabili tipo dover passare 10 ore a pulirlo. Se la fermentazione e' sana (uva sana, senza anticrittogamici o eccessiva solfitazione) e' praticamente impossibile incasinarla, infatti si puo' fermentare benissimo anche in vasche aperte. Maddmax
Ciao maddmax, io uso solo poltiglia bordolese, zolfo e un sistemico alla radice metabolizzato nell'arco di 2 settimane (con irrigazione), quest'ultimo solo una volta a giugno nelle dosi indicate (nella pianura padana ferrarese, con la nebbia, è il mese peggiore per le muffe). A metà luglio 1 volta un antiparassitario molto blando per tenere sotto controllo la metcalfa. Tutta roba per la quale non c'è neanche bisogno del patentino. Della tanto paventata tignola (dal contadino di fronte) io non ho visto tracce sull'uva. Concimo solo con organico pallettizato. Contrariamente agli usi locali sottopongo i grappoli a un breve ma intenso lavaggio prima della pigiatura. NIente metabisolfito nè in fase di fermentazione nè dopo. L'aspetto del lavaggio del boiler, può essere risolto dall'apertura da 1,5 pollici, magari sarà un po' scomodo, ma è un'operazione che farei a fine fermentazione 1 volta all'anno. A questo punto non mi resta che comprare il termostato, il resto ce l'ho già in casa! Grazie dei chiarimenti!
Sgruz 74 perché te stai a complicare l 'esistenza se ti bevi 100lt de vino all'anno vatteli a comperare anche a pagarlo 20 € al Lt te viene a costa de meno