libellula69 ha scritto:il bacò non l'ho mai sentito ...
«Altro vitigno abbastanza diffuso in passato è il Bacò, un Ibrido Produttore Diretto, ottenuto dall’incrocio di Vitis Vinifera per Vitis Riparia. È originario della Francia, ottenuto probabilmente nei vigneti sperimentali dell’Università di Montpellier e il suo nome, secondo alcuni, si riferirebbe a Bacco, l’antico dio romano del vino. È però vero che il tecnico che ha selezionato questo ibrido si chiamava proprio “Baco” e la varietà ottenuta fu chiamata Baco noir. La storia di questo vitigno, poi, è molto simile a quella del Clinton col quale condivide la zona di tradizionale insediamento e, soprattutto, la bassa qualità del vino.
Tra gli Ibridi Produttori Diretti di prima generazione è uno dei pochi nel quale non è presente la Vitis Labrusca ma la Vitis vinifera europea, i cui caratteri più gentili sono, infatti, ben evidenti, confrontando questo vino con altri ibridi, come Isabella, Clinton, Oberlin, ecc. Abbiamo già ricordato che si tratta di un vino leggero, dal gusto particolare, con fondo dolciastro e di corta vita. Prodotto in piena estate, non regge a lungo le temperature elevate e soprattutto gli sbalzi termici che già a settembre possono essere notevoli. Praticamente, con l’arrivo dell’autunno, il Bacò era già finito e l’ultimo bevuto non lasciava rimpianti.»