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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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devo iniziare apreoccuparmi per il pranzo autunnale del forum ?
dovremo trovare un posto dove non centellinano il pane , e la verdura..
naturalemtne il vino..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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12/03/2010, 17:47 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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“Il rinvio deciso a Bruxelles sul regolamento per il vino biologico dimostra che in Europa non c’era ancora l’unanimità di vedute sui parametri qualitativi del vino biologico, tra cui i solfiti”.
“I Paesi europei del Centro-Nord non l’hanno ancora avuta vinta e questa proroga ci permette di sostenere le tesi italiane, che puntano su un vino biologico con caratteristiche qualitative ben distinte dal prodotto convenzionale.
L’Italia infatti chiede in particolare di stabilire un contenuto inferiore di solfiti per non ingannare i consumatori quando scelgono di consumare ‘bio’”.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, è intervenuto sul rinvio della decisione comunitaria sul regolamento del vino biologico, e tale questione sarà affrontata a breve in un incontro con il Commissario UE Dacian Ciolos. Fonte MiPAF
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18/05/2010, 21:14 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Io sono molto d'accordo; il limite alla SO2 mi sembra ancora piuttosto alto...
_________________ Saluti, Flavio.
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19/05/2010, 0:16 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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“Finalmente è stato colmato un vuoto normativo che impediva ai produttori di vino biologico di poter utilizzare il logo europeo. Si è concluso un lungo iter, iniziato nel luglio 2009 che ha visto l’Italia giocare un ruolo da protagonista sia nel supporto scientifico alla Commissione, attraverso la realizzazione di appositi programmi di ricerca, sia nella mediazione con gli altri Stati Membri. La proposta di Regolamento approvata oggi rappresenta certamente un compromesso, ma è un risultato importante il fatto che la Commissione sia venuta incontro alle richieste avanzate dai Paesi mediterranei, che sono riusciti, durante la lunga trattativa, ad esprimere posizioni comuni”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato la decisione del Comitato per la regolamentazione sull’agricoltura biologica dell’Unione Europea (SCOF Standing Committee on organic farming) che ha dato parere favorevole alla proposta di regolamento per la produzione di vino biologico.
“Il regolamento che verrà pubblicato a breve – ha concluso il Ministro Catania - credo possa ritenersi un primo importante passo per soddisfare le esigenze dei produttori italiani e dei consumatori. Un punto di partenza dal quale, continuando il proficuo lavoro svolto dall’Amministrazione e di intesa con le Organizzazioni di produttori del settore, sarà possibile effettuare in futuro le revisioni ed integrazioni che si renderanno necessarie”. Fonte MiPAF
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08/02/2012, 20:10 |
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ovetto
Iscritto il: 05/02/2012, 18:45 Messaggi: 30
Formazione: diploma perito agrario specializzato in viticoltura ed enologia
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Lisa83 ha scritto: l'odore che senti nelle fecce non è dovuto alla SO2 addizionata esogenamente, è odore di ridotto, le fecce consumano ossigeno e quindivanno in riduzione. Se non c'è abbastanza ossigeno si producono composti solforati che danno il classico odore di zolfo, cavolo cotto, scatolame ecc...
Anche nel vino senti odore di ridotto se non lo travasi quando necessario.
In alcuni casi non è più neanche possibile togliere questo odore col travaso. magari si potrebbe fare un tentativo facendo un trattamtno con carbone deodorante,successivamente aggiungere tannino e microssigenazione...chissà che qualcosa di buono non scappi fuori!
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09/02/2012, 1:07 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Al Vinitaly, in una edizione particolarmente attenta alla sostenibilità delle produzioni, è stato presentato, presso lo stand del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dalla dottoressa Teresa De Matthaeis, dirigente dell’ufficio Agricoltura biologica del Dicastero e dalla dottoressa Maria Fladl, in rappresentanza della DG AGRI della Commissione UE, il nuovo Regolamento Europeo sul vino biologico.
L’8 marzo di quest’anno infatti la Commissione Europea ha emanato il Regolamento 203 che stabilisce le norme per la vinificazione secondo il metodo dell’agricoltura biologica. Dal prossimo agosto quindi, anche i vini ottenuti secondo le norme appena pubblicate, come tutti gli altri prodotti dell’agroalimentare, potranno utilizzare il logo europeo dell’agricoltura biologica.
L’approvazione del Regolamento sulla vinificazione in biologico, che ha visto l’Italia giocare un ruolo importante nella trattativa con gli altri Stati Membri e con la Commissione, è un primo passo molto importante per il nostro Paese. L’Italia è leader in Europa nell’agricoltura biologica e la possibilità di utilizzare l’eurofoglia, il logo europeo del biologico, nelle etichette anche per una delle produzioni di eccellenza del made in Italy come il vino, aprirà certamente alle imprese nuovi spazi di mercato, sia in Italia che all’estero.
Al seminario di presentazione del Regolamento Europeo sul vino biologico ha partecipato anche il Direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, dottor Federico Castellucci, ed è emersa chiara l’esigenza dell’armonizzazione delle regole per favorire gli scambi commerciali a livello mondiale. Fonte MiPAAF
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28/03/2012, 12:25 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Marco grazie per l'interessamento e la sensibilizzazione di questo argomento. In effetti si è fatto un passo in avanti in questo senso, mi auguro che non ci siano sorprese. Purtroppo le operazioni di cantina, così come l'uso di coadiuvanti alternativi, non permette ancora l'intera sostenibilità dell'uscita di un vino totalmente biologico, almeno secondo il mio punto di vista. In tutti i casi è giusto provare anche questi prodotti alternativi, ancora giovani, ma pieni di promesse.
Ciao Marco
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29/03/2012, 18:33 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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15/04/2012, 10:56 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Molto interessante, certo il biologico con quei limiti di solforosa mi lascia perplesso. Comunque con le giuste modifiche potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio per i produttori di vino.
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15/04/2012, 12:57 |
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simo85
Iscritto il: 01/04/2012, 22:01 Messaggi: 10
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salve a tutti, vorrei una delucidazione riguardante l' aggiunta di solforosa al mosto. Si legge sempre che la dose va modulata in base alla sanità delle uve, ma in un articolo ho letto, che gli enzimi ossidanti delle uve ammuffite non aumentano con una quantità maggiore di uva malata, ma che basta che ce ne sia qualche grappolo per contaminare il mosto. Secondo questo articolo sarebbe molto utile cercare di eliminare quanta più possibile uva malata prima di ammostarla e dosare la solforosa in base al pH del mosto, aumentando la dose con le uve più dolci e poco acide. A questo punto mi sembra un pò difficile stabilire la dose opportuna di solforosa, o magari esiste una linea guida? Grazie.
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09/05/2012, 22:30 |
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