grinto,
io non conosco questa pratica e in letteratura non ho trovato alcun riferimento sull'uso del rame per fini di stabilizzazione.
ragionando mi viene da dire che il vino è una sostanza alcolica, con un pH piuttosto basso(circa 3), con un acidità che, seppur di tipo organico, è elevata e inoltre contiene anidride solforosa in forma attiva. quindi immergervi dentro un pezzo di rame non è consigliabile perché si verifica cmnq un fenomemo corrosivo che porta al rilascio di particelle nel mezzo.
Un esempio, magari non è proprio la stessa cosa ma in diverse zone delle Marche è pratica comune produrre il "vino cotto".
Si tratta di mosto d'uva ristretto sul fuoco in caldai di rame e poi fatto fermentare in piccoli carati di rovere con metodo ossidativo. (già che c'ero, ho spiegato un pò la tecnica di produzione!
)
Solitamente nel mosto in cottura è uso immergere un pezzo di ferro per far precipitare gli ioni rameici che vengono rilasciati, in modo che non si ritrovino nel prodotto finito.
Spero di averti convinto!
Ciao