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VINO ANNATA 2009 A CHE PREZZO??
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mi piacerebbe precisare che non intendo arrivre al punto di ottenere delle viti ogm (anche se ce qualcuno che sta percorrendo questa strada per ottenere delle viti resistenti alla flavscenza, ma qui penso che sia fanta genetica..)
ma di ottenere dei cloni diversi da quelli selezionati fino ad ora , che producano un equilibrato bouchet di aromi , senza dover necessariamente esagerare con gli zuccheri fermentescibili.
preciso , io non sono dell'idea tedesca di produrre la "picheta piemontese" vino di bassissima qualita che si produceva 100 anni fa.
ma un vino giusto senza eccessi.
prendiamo in considerazione il prodotto che maggiormente fa concorrenza al vino , e che comunque in genere consumiamo saltuariamente tutti noi , e cioe la birra.
sta avendo un buon successo quella analcolica, ora anche in passato negli scaffali del supermercato si vendeva il succo di frutta all'uva, ma non e' paragonabile a vino comunque
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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24/03/2010, 16:13 |
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Lisa83
Iscritto il: 12/08/2009, 21:35 Messaggi: 597 Località: Marche
Formazione: Laurea
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beh Grinto non è un argomento facile. hanno già provato a creare degli ibridi resistenti alla fillossera negli anni 70. vite europea incrociata con vite americana.
i vini che ne derivano avevano delle caratteristiche molto diverse da quelle dei vini di vite europea innestata.
insomma, non è qualcosa che è semplice ga gestire perchéci sono troppi fattori che entrano in gioco. inoltre non ci sono molti vitigni capaci di accumulare un basso livello zuccherino.
e poi il vino è lo specchio di un territorio, se iniziamo a produrre una cosa del genere dove andiamo a finire?
anche tutti i vinìtigni autoctoni cadrebbero in disuso. vaglielo a dire a un viticoltore di sciegliere tra fare un vino da 10 gradi alcolici buono piacevole amato dal consumatore, che gli permette di fare centinaia di quintali per ha, di facile gestione della fermentazione ecc.. e un vino eccellente ma che rimane un prodotto di nicchia perché troppo alcolico?
è comunque una strada improponibile da un punto di vista organizzativo.
poi ci sono anche dei vitigni che per genetica non sono molto alcolici ma hanno caratteristiche eccellenti. perché sono aromatici e ben colorati ma che con 10 gradi alcolici potenziali abbiano raggiunto il livello ottimale di maturazione...io non ne conosco.
ciao..
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26/03/2010, 8:14 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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la picheta piemontese si faceva facendo rifermentare le vinacce...
oggi come oggi concordo con quello che tu hai detto .
pero non dimentichiamo che se 50 anni fa avessero detto aglia gricoltori che oggi ci sarebbero dei mais che possono superare i 20tonnellate erttaro di mais nessuno avrebbe creduto.
non mettiamo limiti alla selezione naturale del materiale genetico sulla vite.
magari fra 20/30 anni ci sara una selezione del barbera che dara sui 17 gradi di brix, ma con un maturazione polifenolica di un uva che oggi fa 22brix , senza acidita per giunta.
sara piu difficile da tenere sana , magari , ma chissa un domani..
puntare a contrarre ultriormente la domanda secondo em e' darsi la zappa sui piedi
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/03/2010, 8:49 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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io credo che invece il problema sia risolvibile in cantina e concordo sul fatto di costruire un prodotto per fare la guerra alla birra o alle bevande da pasti frugali.
_________________ I
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28/03/2010, 1:25 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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in che senso eugenio, in cantina?
io rimango dell'idea che un buon vino parta da una ottima uva. un vino leggermente piu beverino , e cioe con un equiibrio sugli acidi fissi e una buona dotazione tanninica/antocianica, e di profumi , si riesce a ottnere prima della maturazione.
il malvasia di casorzo /schierano e il grignolino sono un buon punto di partenza , il bonarda sotto certi punti di vista anche .
il freisa di chieri con la carica di acidita fissa elevata la vedo un po dura.
un nebbiolo e i sui discendenti , pure
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28/03/2010, 8:16 |
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malenamicia
Iscritto il: 12/03/2009, 11:03 Messaggi: 531 Località: Pozzuoli (na)
Formazione: pedagogista
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1.70 sfuso(vino doc) 1.80 inbottigliato
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28/03/2010, 10:31 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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malena ma 1,80 imbottigliato artigianalmente?cmq 10 cent x bottiglia e tappo seppur riciclati +il lavoro sono pochi.Vabbè che la bottiglia e 700cc o sbaglio? ma è il vino flegreo?
_________________ I
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29/03/2010, 17:23 |
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malenamicia
Iscritto il: 12/03/2009, 11:03 Messaggi: 531 Località: Pozzuoli (na)
Formazione: pedagogista
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si si è il nostro vino piedirosso e falanghina dei campi flegrei. la bottiglia è la classica da 700. imbottigliamo noi e teniamo le bottiglie all'asciutto in cantina e al fresco.cmq molti clienti vengono a prendersi il vino con la damigiana..
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29/03/2010, 21:08 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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ma le fave le vendi?
_________________ I
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30/03/2010, 17:06 |
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olivo88
Iscritto il: 01/05/2010, 19:40 Messaggi: 180 Località: Firenze
Formazione: Laurea in Lettere Moderne
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In Puglia, nel 3° comune più grande per estensione territoriale,Cerignola, l'uva da vino s'è venduta a 16, 17 € il quintale. Ovviamente il grado zuccherino doveva essere minimo 16, 16,5....altrimenti nada... Qui da noi si parla direttamente in quintali e non prezzo/kg...infatti al kg viene 16,17 cent....una miseria... Parlo di sangiovese sia a bacca grande che piccola(che sarebbe la stessa qualità di uva che si usa per fare il Brunello, il Morellino e il Chianti Classico...perchè, ricordiamocelo sempre, dietro a questi nomi altosananti ci sono uve antiche e da tutti coltivate, ossia il sangiovese.)...come mai da noi la maggior parte dei vitigni è sangiovese? Ve lo siete chiesto mai? Eppure non vi sono particolari docg(a parte un paio di facciata di cui nessuno si ricorda...parlo sempre della prov di foggia) Io sarei proprio curioso di capire come fanno quelle zone con solo 90quintali ad ettaro ad imbottigliare tanto di quel vino da sembrare possessori di vigne infinite...eppure io le ho viste, in toscana, le famose vigne...sono minuscole!!!!Mah...
Lo stesso vale per il bianco, la maggior parte delle uve è trebbiano, malvasia, chardonne, marlot....non perliamo di Valdobbiadene che quel paese non si capisce proprio, uno "sputo"(Senza offesa eh...è per far capire la dimensione eheh) sulla cartina geografica con 4 vigne in massimo 100ha di terreno nella provincia di Trento....eppure io una bottiglia di questo cavolo di vino lo trovo ovunque!!! Anche nei tabacchi e nei punti snai... sarà un caso? Come si fa a produrre così tanto con 90, 100 quintali ad ha.... e NOI? Noi pugliesi allora? Noi produciamo 400, 500 quintali ad ettaro ogni benedetto anno! Dove va il nostro vino? Che fine fa? Chi se lo compra dopo che le cantine marpione si sono arraffate l'uve migliori pagandole solo 16,17 cent il kg? Nessuno lo sa...sono come fantasmi...
scusate se proprio gli "altri" dovono comprare il vino, etichettandocolo come proprio, sfruttando il sud che almeno o si compra direttamente dai poveri contadini che ogni anno che passa si suicidano in massa sempre di più o altrimenti nulla... Vi siete mai chiesti come mai al Sud vi è una magra vendemmia o pestilenza o gelata il vino italiano aumenta vertiginosamente? Chissà perchè... E ancora, lo sapete che i contadini del Sud quando sentono ai Tg qualche sciagura sui vigneti(ghiacciata, grandine,malattia) all'estero e mi riferisco al portogallo,argentina e cile, esalutando pieni di gioia? Come se ci fosse un evento straordinario...come mai secondo voi?...E' inutile che io risponda...tutto si capisce da se...
PS: l'uva da tavola, Uva Italia, la classica bianca che trovate alla coop o all'esselunga o sui banchi del vostro fruttivendolo di fiducia,di cui siamo grandi produttori, qui si vende intorno i 40, 50 cent. il kg, ovviamente devi contare le spese di manodopera,imballaggio e trasporto...però quando vado a comprarla a Firenze o a Siena, meno di 3€ non la trovo mai...che vergogna! Io sapendo come stanno davvero le cose, come cittadino toscano(se pur d'adozione) non oserei mai contrbuire a questa filiera commerciale dai tipici tratti mafiosi e speculatori...
Facciamo tanto i moralisti col commercio equo solidale con i paesi del sud america,ecc, a me pare che dovremmo farlo prima per i prodotti del meridione che rischiano l'estinzione di questo passo...
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06/05/2010, 12:11 |
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