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Vinificazione casalinga: quale uva e quale contenitore? 
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Iscritto il: 10/09/2012, 0:44
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Buongiorno a tutti,

è la prima volta che scrivo su questo forum, perciò mi scuso se il mio post tratta argomenti già trattati altrove.

Quest'autunno(ormai ci siamo) assieme ad un gruppo di amici vorremmo cimentarci nella produzione di un piccolo quantitativo di vino(100-150lt approssimativamente). Nessuno intento commerciale ma una produzione "per noi", ovviamente con lo scopo di ottenere un vino che sia il migliore possibile! Dopo lunghe documentazioni su internet, nei consorzi agrari e presso alcuni rivenditori della zona siamo arrivati al momento di partire.
Restano però principalmente due perplessità, riguardanti:
-l'uva: quale scegliere? nella mia zona(provincia di Imperia) c'è la possibilità di recuperare dell'uva che viene usata per produrre il noto Ormeasco di Pornassio. Il prezzo si aggirerebbe sui 1,3e/kg(dati dell'anno scorso). Alcuni conoscenti mi hanno sconsigliato di utilizzare però questo tipo di uva per la nostra piccola produzione, perchè trattasi di un tipo di uva "difficile" da vinificare per dei principianti, e di puntare perciò su uve più "facili" come ad esempio il montepulciano d'abruzzo. Cosa ne pensate?? E' realmente così?
L'alternativa, per ora, è optare per il suddetto montepulciano d'abruzzo, che un'azienda abruzzese consegna in un negozio qui in zona. Il prezzo di quest'uva è attorno a 1euro/kg, tuttavia non mi lascia convinto il fatto che 1o non conosco il produttore e la vigna, e 2o dovendo percorrere un migliaio di km bisogna vedere in che condizioni arriva. In ogni caso il punto non è la differenza di prezzo, poichè essendo un gruppetto la spesa finale pro capite varierebbe di poco, bensì il tipo di uva e di conseguenza il vino che ne uscirà.
-l'affinamento: successivamente alla fermentazione nel mastellone, pensavamo di proseguire mettendo il mosto(ovviamente filtrato da bucce e noccioli) a riposare qualche mese in damigiane prima dell'imbottigliamento, questo per evitare(almeno per quest'anno) la significativa spesa del contenitore in inox. Contenerlo nel vetro piuttosto che nell'acciaio pregiudica significativamente il risultato finale? Possiamo accontentarci delle damigiane oppure è indispensabile comprare già il contenitore in inox? Ho chiesto in giro e cercato in rete ma i pareri sono molto discordanti...

Vi ringrazio per l'attenzione prestatami, spero di ricevere delucidazioni e mi scuso fin d'ora nel caso abbia usato termini specifici in maniera impropria..! ;)


10/09/2012, 11:15
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Ciao,

dove ti trovi in provincia di Imperia, quest'anno il Montepulciano e il Merlot vanno 0.80 / 0.85/KG....

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


10/09/2012, 14:12
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Siamo suddivisi tra Sanremo e Taggia.


10/09/2012, 22:35
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Ti rispondo a linee generali....

quello che ti hanno detto è vero, l'ormeasco è un uva particolare, se lo fate come inizio meglio scegliere altro...
il montepucliano oppure merlot va benissimo, visto che la produzione è poca, 150 lt, sono due quintali di uva,
va bene per la fermentazione tumultuosa nel mastellone, dopo 5/6 giorni potete svinare, filtrare e metterlo
nelle damigiane, tenendovi bassi come livello, diciamo abbastanza bassi, come mancassero un paio di litri
al collo, dopodichè fermenterà ancora per un paio di settimane sicure, quindi colmate e tappate, dopo tre settimane
primo travaso e per San Martino potete imbottigliare, se volete potete fare un travaso prima, a novembre...
Se hai bisogno di altre delucidazioni, se non io altri utenti potranno risponderti dettagliatamente.

Saluti

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10/09/2012, 22:55
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Grazie mille per la gentilezza e la disponibilità.
Ne approfitto per chiedere, a te o a chiunque legga che possa aiutarmi ovviamente, alcune delucidazioni sul tuo messaggio.
La prima cosa è, in che senso fare l'ormeasco è "difficile"?
La seconda è, intendi una volta terminata la fermentazione(quando smette di "bollire", giusto?) travasare il vino nelle damigiane lasciando il livello più basso come se mancassero un paio di litri di vino, coprire con un dito d'olio, dopodichè che significa colmare e tappare? aggiungere vino contenuto in altre damigiane fino a raggiungere il collo?

Grazie a te e a chiunque altro mi vorrà rispondere.

Cordialmente.


10/09/2012, 23:48
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Ciao :D

Non conosco quella varietà d'uva, per cui non posso darti consigli particolari. Il fatto che sia difficile lavorarla probabilmente è dovuto al fatto che bisogna impostare un corretto processo di vinificazione. Ma se provi da poco e non conosci tale varietà, ti conviene iniziare con delle varietà internazionali, che si adattano meglio. In questo modo prendi anche dimestichezza con le operazioni da effettuare.
Durante la fermentazione tumultuosa non si lascia completamente piena, altrimenti fuoriesce il liquido, poi a fine fermentazione si colma.
L'aggiunta di olio va fatta solo dopo fermentazione, quando si inizia a svuotare la damigiana.

Ciao Marco

_________________
Marco Sollazzo

"L'acqua di un fiume si adatta al cammino possibile, senza dimenticare il proprio obiettivo: il mare."

La Fermentazione alcolica: http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num_1_2014_issuu/47?e=10353070/8586664
I solfiti in enologia: http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num2_2015_issuu/41?e=10353070/10697222
La Fermentazione malolattica: http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num3_issuu/45?e=10353070/13515284
Il Vino Fai da Te: http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/38?e=10353070/32332678
Le Analisi del Vino: http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/43?e=10353070/36962323
La gestione del vino dopo la fermentazione alcolica: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_6_issuu/40
Elementi pratici per la filtrazione del vino: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_gennaio_2018_issuu/34
Gli errori più comuni nella produzione di vino: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_luglio_2018_issuu/35
Le sostanze polifenoliche nel vino: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_gennaio_2019/28
Imbottigliamento e stabilizzazione tartarica: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_luglio_2019/24
L'instabilità proteica nei vini: https://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_dicembre2020/25


11/09/2012, 13:13
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superfons ha scritto:
Grazie mille per la gentilezza e la disponibilità.
Ne approfitto per chiedere, a te o a chiunque legga che possa aiutarmi ovviamente, alcune delucidazioni sul tuo messaggio.
La prima cosa è, in che senso fare l'ormeasco è "difficile"?
La seconda è, intendi una volta terminata la fermentazione(quando smette di "bollire", giusto?) travasare il vino nelle damigiane lasciando il livello più basso come se mancassero un paio di litri di vino, coprire con un dito d'olio, dopodichè che significa colmare e tappare? aggiungere vino contenuto in altre damigiane fino a raggiungere il collo?

Grazie a te e a chiunque altro mi vorrà rispondere.

Cordialmente.


Come ti ha risposto Marco, è un vitigno un pò particolare e nella zona dove è coltivato anche se raggiunge una
buona maturazione ha probabilmente un tasso zuccherino basso, infatti se leggi la disciplinare DOC parla di
Ormeasco 11° e Ormeasco superiore 12°, capisci che il Rossese è 12° e Rossese Superiore 13,5°.....
Quindi in parole povere cosa significa principalmente, per prima cosa per avere una buona fermentazione bisognerebbe
avere un pò di epserienza e impiegare dei lieviti selezionati, per seconda cosa, visto il grado acoolico basso del
vitigno vi sarà bisogno di aggiungere dei solfiti, per non perderlo per strada....
Per la seconda, come ha risposto anche Marco, quando lo metterai nelle damigiane continuerà a fermentare, quindi
il livello delle damigiane deve rimanere basso, ma non troppo per non sversarlo, con tappi gorgogliatori, ed avere
poi in seguito, quando finisce di fermentare ciò che serve per colmare le damigiane, mettere eventualmente olio
e tapparle...

Saluti

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11/09/2012, 13:26
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Grazie a entrambi per l'accuratezza delle vostre risposte.

Domanda: e se facessimo analizzare il mosto e/o il vino da un enologo? Tanto per capire tipologia e quantità di eventuali prodotti aggiungere... Ci siamo informati ed è una spesa abbordabile, e dato che è la prima volta meglio spendere qualcosina in più(anche per l'uva) per avere un vino decente piuttosto che risparmiare e avere un vino che va bene solo per essere rovesciato nel lavandino.... :D

Invece per quanto riguarda la fermentazione, se ho capito bene dopo avere pigiato (togliendo i raspi prima, giusto?) si lascia qualche giorno il mosto a fermentare nel tino aperto, poi dopo 5-6gg si versa nelle damigiane senza arrivare fino al collo, si lasciano APERTE in modo che continuino a fermentare per un paio di settimane? dopodichè si aggiunge altro vino in modo da colmare, si mette l'olio e poi si lascia lì ancora qualche settimana in attesa del travaso?

Ultima cosa, e se scegliessimo del Rossese come saremmo messi a difficoltà? si ottengono dei vini di pronta beva(primavera-estate prossima) oppure devono invecchiare un po' di più?

Grazie per la vostra attenzione!
;)


11/09/2012, 14:40
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allora ti do un consiglio...non incasinarti la vita :D allora pigiadiraspi l uva e la metti nel tino,ogni giorno con il mostimetro misuri il calo dei zuccheri dovuti dalla fermentazione e fai le follature cioè spingendo la massa delle bucce nel mosto,una volta che il mostimetro è prossimo allo zero,svina e metti il vino nelle damigiane cercando di non chiuderle ermeticamente e poi dopo 15 giorni fai un primo travaso un altro a dicembre e il terzo in primavera.....

_________________
DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE


11/09/2012, 18:58
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superfons ha scritto:
Grazie a entrambi per l'accuratezza delle vostre risposte.

Domanda: e se facessimo analizzare il mosto e/o il vino da un enologo? Tanto per capire tipologia e quantità di eventuali prodotti aggiungere... Ci siamo informati ed è una spesa abbordabile, e dato che è la prima volta meglio spendere qualcosina in più(anche per l'uva) per avere un vino decente piuttosto che risparmiare e avere un vino che va bene solo per essere rovesciato nel lavandino.... :D

Invece per quanto riguarda la fermentazione, se ho capito bene dopo avere pigiato (togliendo i raspi prima, giusto?) si lascia qualche giorno il mosto a fermentare nel tino aperto, poi dopo 5-6gg si versa nelle damigiane senza arrivare fino al collo, si lasciano APERTE in modo che continuino a fermentare per un paio di settimane? dopodichè si aggiunge altro vino in modo da colmare, si mette l'olio e poi si lascia lì ancora qualche settimana in attesa del travaso?

Ultima cosa, e se scegliessimo del Rossese come saremmo messi a difficoltà? si ottengono dei vini di pronta beva(primavera-estate prossima) oppure devono invecchiare un po' di più?

Grazie per la vostra attenzione!
;)


tutto corretto, le damigiane si lasciano aperte con tappi gorgogliatori, fino a che fermenta non puoi tcolmare e tappare....
Con il rossese la difficoltà è minore, ma è un mattoncino...non viene di certo un vino amabile, poi va a gusti, puoi berlo già a
partire da San Martino...

Ciao

_________________
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Aleksandr Solženicyn


11/09/2012, 21:39
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