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Vino, grappa, birra ed altre bevande alcoliche
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Via alla vendemmia

29/08/2010, 18:18

Pronti con le forbici. Si comincia. Non troppo presto, com’era accaduto negli ultimi anni e neppure tardi. La vendemmia 2010 si annuncia nella norma, con una resa media superiore di un buon 5% all’anno scorso il che, secondo la ricerca Ismea-Unionvini, porterà l’Italia, a produrre 47 milioni di ettolitri di vini. Continua così il testa a testa con la Francia per il titolo, non solo simbolico, di maggior produttore mondiale di uva. Si è cominciato da pochi giorni con i grappoli a bacca bianca da base spumante, che vanno raccolti quando la maturazione non è del tutto completata in modo da garantire freschezza e fragranza alle future bollicine in bottiglia. Poi si passerà ai moscati e al vermentino e infine alle rosse dai dolcetti al sangiovese, dal nero d’Avola ai nebbioli, quando l’autunno già velerà di nebbie le colline.

Dalla Franciacorta in Lombardia, così come in Piemonte o in Veneto e al Sud dalla Sicilia alla Puglia il tam tam della vendemmia batte una sola notizia: «Uve buone, a volte anche ottime, ma prezzi in forte frenata e in qualche caso in caduta libera». La crisi economica pesa sui mercati e l’etilometro con le sue paure ha fatto il resto.

Ne sanno qualcosa le 19 cantine sociali del Sud Piemonte che hanno lanciato un clamoroso Sos rivolto ai politici, a cominciare dal presidente della Regione Roberto Cota. A nome delle 12 mila famiglie dei soci si chiede di intercedere a Roma affinché arrivino aiuti alla «rottamazione» di oltre 200 mila ettolitri di vini delle precedenti vendemmie, soprattutto barbera e dolcetti, ancora conservati nelle vasche. «Se non togliamo dal mercato questa massa di invenduto, lasceremo spazio alla speculazione al ribasso che sta deprimendo le quotazioni» spiega Roberto Porzio presidente della Vignaioli Piemontesi, una delle associazioni che ha organizzato per giovedì 2 settembre una protesta sulla piazza di Asti. «Per la distillazione di crisi c’erano a bilancio statale 27 milioni di euro per un contributo di 25 centesimi a litro - ricorda il deputato del Pd Massimo Fiorio - abbiamo proposto un emendamento specifico per integrare l’intervento, ma è stato bocciato».

In Langa le cose paiono andare un po’ meglio, ma non troppo. Le uve di nebbiolo dalle quali si ottengono Barolo e Barbaresco fino a qualche anno fa arrivavo a quotazioni di oltre 4 euro il chilo, oggi c’è chi indica la soglia di 1,5-2 euro come la «linea del Piave» sotto la quale non andare. «Noi, anche negli anni più euforici non abbiamo mai ecceduto sui prezzi delle bottiglie e oggi teniamo le posizioni» commenta Piero Quadrumolo, direttore delle «Terre da Vino» un colosso con sede a Barolo che raccoglie 13 cantine cooperative piemontesi. Per Quadrumolo occorre porre un freno al boom degli impianti: «Se il mercato assorbe 8-9 milioni di bottiglie di Barolo, produrne oltre 12 milioni crea un squilibrio con la tentazione a svendere».

Sempre in Piemonte è ancora aperta la delicata questione moscato, la materia prima per l’Asti spumante che, con 70 milioni di bottiglie è il vino italiano più esportato nel mondo. Le Case spumantiere hanno proposto un prezzo bloccato per tre anni a 0,96 euro al chilo e una resa da 100 quintali ettari. Assomoscato, duemila produttori di uva, guidati dal vignaiolo Giovanni Satragno, chiede almeno l’adeguamento Istat. «Abbiamo ordini internazionali sul moscato e l’Asti - assicura Lorenzo Barbero enologo del gruppo Campari, che controlla i marchi Cinzano, Riccadonna - ma non possiamo permetterci aumenti della materia prima». L’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Sacchetto ha convocato le parti martedì per una mediazione.

La soglia dell’euro al chilo pare un miraggio per molte uve del centro sud che patiscono quotazioni ancora più basse. Calerà il prezzo del vino? Non è detto. Nella filiera soprattutto quando tra produttore e consumatore si inseriscono altri soggetti guadagna più chi commercia che chi produce la materia prima. E purtroppo non accade solo per l’uva.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Re: Via alla vendemmia

29/08/2010, 20:05

Nel Trentino, la vendemmia delle prime basi spumante e' iniziata ed entrerà nel pieno della raccolta domani lunedì 30 agosto. E' in ritardo di circa una settimana, ma si profila un'ottima annata per i vini bianchi, in particolare per il Pinot grigio, e si prevede interessante anche per le varieta' rosse. La quantita', invece, si assestera' sui livelli dello scorso anno.

Re: Via alla vendemmia

29/08/2010, 20:54

fronte prezzi?

Re: Via alla vendemmia

30/08/2010, 22:37

Nell'entroterra marchigiano la vendemmia non è ancora cominciata, siamo un pò indietro rispetto agli altri anni...o forse siamo semplicemente nella norma ma non ci siamo più abituati (da quanto mi racconta mia nonna)!

Le produzioni si prospettano più elevate rispetto all'anno scorso, ma la qualità non sembra risentirne grazie alle piogge di modesta intensità verificatesi nel corso della stagione che hanno garantito il giusto apporto idrico per uno sviluppo equilibrato delle piante.

Riguardo ai prezzi, non posso dare dati certi....posso solo dire che i produttori con cui ho parlato sono piuttosto scontenti.
Non appena avrò qualche dato vi farò sapere.

Re: Via alla vendemmia

31/08/2010, 13:13

Nelle vigne del Nobile di Montepulciano (Siena) lo stato di avanzamento delle uve procede bene secondo gli esperti. Dal mercato buone notizie con bassissime giacenze in cantina e quotazione del vino in aumento nel primo semestre. Ci si aspetta un 2010 in ripresa sul fronte delle vendite.
Fone: Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano

Re: Via alla vendemmia

31/08/2010, 13:23

quest'anno è l'ultimo per me almeno una buona parte di vigneto la elimineremo anche se mi dispiace

Re: Via alla vendemmia

31/08/2010, 20:44

e xchè?in area così vocata?

Re: Via alla vendemmia

31/08/2010, 20:51

http://www.winenews.it/index.php?c=deta ... 0221&dc=15

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 17479.html

Re: Via alla vendemmia

31/08/2010, 22:43

perchè nessuno compre l'uva ovvero sono in pochi e per il prezzo ormai è basso tanto che non vale la pena. in più il vigneto è grande c'è molto lavoro e poco guadagno e io non voglio più farlo..

Re: Via alla vendemmia

02/09/2010, 19:04

In Umbria (Orvieto) la vendemmia è iniziata una settimana fa, leggermente dopo rispetto l'anno passato. Ovviamente la raccolta è stata effettuata su Chardonnay e oggi si è raccolto Moscato bianco (arrivato ad una maturazione eccezionale).

Per le altre varietà ci toccherà aspettare ancora qualche giorno

Un saluto :D
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