BluSnake ha scritto:
Ciao solitamente le bentoniti più impiegate sono quelle sodiche e quelle calciche. Quelle calciche presentano un indice di ringofiamento più basso (meno superficie specifica, meno proteine tolte dal mezzo), perciò sono più indicate per la produzione dei vini spumanti. La riduzione di aromi, di amminoacidi e di colore è inevitabile. La bentonite magnetizzata potrebbe risolvere uno di questi inconvienienti?
Lì potrebbe risolvere in quanto è tenuta in agitazione da un campo magnetico esterno, quindi lavora omogeneamente su tutta la massa di mosto/vino, e presumibilmente la maggior efficacia in tal senso può permettere tempi di contatto ridotti, e conseguenzialmente riduzione degli altri inconveniente (colore, aromi...) e un più facile recupero (anche senza travaso), e il mio problema era appunto quanto tempo sta la bentonite attuale, proprio x capire se era vantaggiosa questa ipotesi