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Solfiti Sì, solfiti No. Chi a favore e chi contrario.
Autore |
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tuvok1974
Iscritto il: 22/06/2012, 17:38 Messaggi: 89 Località: Chieti
Formazione: Laurea Filosofia
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JeanGabin ha scritto: Da che mi ricordo, mio nonno, come mio padre non hanno mai usato la solforosa, nè i lieviti, sono cose che ho introdotto io alcuni anni fa, come l'affinamento in botte, tutto per passione.... Fermo restando però che il vino che veniva fatto era sempre consumato nell'anno. A fine anni '90 che abbiamo iniziato a vinificare di più abbiamo introdotto solforosa e lieviti, ma la solforosa sempre in quantità minima, sempre senza eccedere, naturalmente selezionando l'uva sana per non avere problemi o limitarli... Adesso che sono da solo, cerco di curare al meglio il tutto, da ridurre al minimo l'impiego della solforosa.
Ciao ciao Jean. questa cosa dei nonni e dei padri non regge molto e lo sai... non ricordo il vino di mio nonno (anche perché avevo pochi anni quando è morto) ma quello di mio padre sì, anche perché lo produce ancora. ebbene, lui non ha mai aggiunto niente di niente. se gli andava bene (vendemmia perfetta) allora il vino era bevibile fino a maggio-giugno. appena in cantina cominciava ad aumentare la temporatura cominciava a cambiare colore e sapore. certo lo si beveva lo stesso, e guai a dire che era "cambiato". vige tra le persone di una certa età la consuetudine di non dire mai quando un vino fa schifo. si usano altri termini "deve maturare ancora", "è bello tosto"... oppure si dice solamente che è buono e si butta giù per compiacere chi te lo sta offrendo. è un fatto di educazione. un mio conoscente una volta era venuto a trovare mio padre per delle questioni. ero ragazzo e alla sua richeista di bere un bicchiere di vino mentre lo aspettava gli ho sbadatamente versato un bicchiere di aceto. beh.. se lo è calato tutto di un fiato apprezzandolo. poi ho scoperto che era l'aceto per l'insalata. Gianni
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26/12/2013, 15:13 |
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frack71
Iscritto il: 04/10/2012, 8:05 Messaggi: 454 Località: napoli
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Ciao blusnake, Forse ho sbagliato mi sono confuso la dose era 20gr per 200lt, tanto ne ho fatto. E comunque il risultato è stato quello che ti ho citato. Saluti Frack
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26/12/2013, 18:54 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29298 Località: Imperia
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tuvok1974 ha scritto: JeanGabin ha scritto: Da che mi ricordo, mio nonno, come mio padre non hanno mai usato la solforosa, nè i lieviti, sono cose che ho introdotto io alcuni anni fa, come l'affinamento in botte, tutto per passione.... Fermo restando però che il vino che veniva fatto era sempre consumato nell'anno. A fine anni '90 che abbiamo iniziato a vinificare di più abbiamo introdotto solforosa e lieviti, ma la solforosa sempre in quantità minima, sempre senza eccedere, naturalmente selezionando l'uva sana per non avere problemi o limitarli... Adesso che sono da solo, cerco di curare al meglio il tutto, da ridurre al minimo l'impiego della solforosa.
Ciao ciao Jean. questa cosa dei nonni e dei padri non regge molto e lo sai... non ricordo il vino di mio nonno (anche perché avevo pochi anni quando è morto) ma quello di mio padre sì, anche perché lo produce ancora. ebbene, lui non ha mai aggiunto niente di niente. se gli andava bene (vendemmia perfetta) allora il vino era bevibile fino a maggio-giugno. appena in cantina cominciava ad aumentare la temporatura cominciava a cambiare colore e sapore. certo lo si beveva lo stesso, e guai a dire che era "cambiato". vige tra le persone di una certa età la consuetudine di non dire mai quando un vino fa schifo. si usano altri termini "deve maturare ancora", "è bello tosto"... oppure si dice solamente che è buono e si butta giù per compiacere chi te lo sta offrendo. è un fatto di educazione. un mio conoscente una volta era venuto a trovare mio padre per delle questioni. ero ragazzo e alla sua richeista di bere un bicchiere di vino mentre lo aspettava gli ho sbadatamente versato un bicchiere di aceto. beh.. se lo è calato tutto di un fiato apprezzandolo. poi ho scoperto che era l'aceto per l'insalata. Gianni Hai perfettamente ragione Gianni...
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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26/12/2013, 19:12 |
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resuscitatradizioni
Iscritto il: 28/09/2012, 19:12 Messaggi: 604 Località: Treglio (Ch)
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tuvok1974 ha scritto: Salute a tutti.. argomento interessante Marco, ma di non semplice soluzione. Per ora non esistono sostanze in grado di sostituire la SO2. si può fare però in modo di non averne troppo bisogno. per esempio, come dice Maddmax, un impianto ben fatto di lieviti selezionati appena dopo la pigiatura può "autorizzarci" a non aggiungere solfiti. In questo modo si spera che l'ossigeno sia assimilato dai liviti in tempi brevi e non ossidi quindi il mosto (qui cmq ci può aiutare la VitaminaC), e altresì che i batteri siano temporaneamente rallentati dall'azione molto più energica dei lieviti che prenderanno il sopravvento sui nutrienti del mosto. Tuttavia alla fine della fermentazione degli zuccheri (si spera di tutti gli zuccheri!) ci saranno batteri in forte quantità che attaccheranno l'acido malico in tempi molto brevi, forse ancor prima della fine della fermentazione. Questo può essere rischioso se non si può analizzare costantemente il malico o che tipo di batteri sono. Ammettiamo che riusciamo a stabilire almeno quando il malico è terminato. Che facciamo con quei batteri che rimangono?. Evitare la solforosa qui è difficile. Potremmo far abbassare la temperatura in cantina (12-13°C massimi), fare una serie di chiarifiche e filtrazioni. C'è chi si accontenta di meno ma io non dormirei tranquillo, almeno se pensiamo di far arrivare il vino all'estate. Non saremmo mai con un vino stabile. Al riaumentare della temperatura a primavera ci ritroveremo con un bel grattacapo. Tutto questo naturalmente esclude l'affinamento in barrique. Con il legno è da escludere la possibilità di non usare solforosa.
Per quanto mi riguarda la uso, anche perché uso molto legno, ma cerco di usarla sempre alle dosi consigliate dagli enologi da cui traggo ispirazione. Se posso evito, ma stando sempre all'erta nei mesi più caldi.
Saluti a tutti.
Gianni Ti risponderò a fine luglio.....
_________________ Mauro
Roba vecchia muore a casa dei pazzi...!
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26/12/2013, 21:31 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Nel mio precedente commento non ho scritto altre due considerazioni:
- monitoraggio più che costante del mosto - vino, anche con assaggio sensoriale. - analisi enologiche almeno di 1 volta al mese dei principali parametri chimico-fisici.
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26/12/2013, 22:34 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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BluSnake ha scritto: Buon Natale forumisti! La vitamina C, meglio noto come acido ascorbico è un ottimo antiossidante, adirittura più reattivo della solforosa. Infatti viene spesso utilizzato per prevenire le ossidazioni nel vino, ma è fondamentale abbinarlo all'uso di solforosa. Questo perchè l'acido ascorbico quando reagisce con l'ossigeno produce acqua ossigenata, un fortissimo ossidante nel vino. Perciò la formazione di acqua ossigenata deve essere "bloccata" dall'uso di solforosa se non si vuole incorrere all'ossidazione e alterazione del vino.
Per questo motivo la vitamina C (acido ascorbico) può essere abbinato ma non sostituito all'impiego di solforosa Scusa, Blusnake, ma sono confuso. Premesso che, nonostante io abbia usato l' acido ascorbico nella salumificazione casalinga, non l'ho mai usato nel vino, se l' acido ascorbico è un agente antiossidante (e lo è) com'è possibile che produca H2O2 (acqua ossigenata) che è un agente super-ossidante? Non ho capito le ragioni per le quali l' acido ascorbico debba obbligatoriamente essere abbinato alla solforosa anche in visione del fatto che in altri alimenti viene utilizzato come agente antiossidante sia in presenza che in assenza di ossigeno (il quale ossigeno è di per sè un ossidante). In altre parole come è possibile che un agente antiossidante (ascorbico) renda più ossidante un agente ossidante (ossigeno)? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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27/12/2013, 15:36 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Ciao Maddmax, il processo è strettamente chimico. Il vino naturalmente si trova a contatto con l'ossigeno e l'acido ascorbico a contato con l'ossigeno forma acido deidroascorbico con produzione di acqua ossigenata (molecola altamente ossidante). Se non è presente una molecola come la solforosa c'è il rischio che l'acqua ossigenata prodotta inneschi ossidazione dei polifenoli e quant'altro. Per fortuna ho trovato un'immagine esplicativa, qui puoi ben vedere perchè i due prodotti devono essere abbinati: Ciao Marco
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27/12/2013, 23:00 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Okkei, Blusnake, lo so che voialtri giovinastri tecnologici su internet ci fregate 1000 a 0, però, se la termodinamica applicata all' elettrochimica non è un' opinione, una molecola (l' acido ascorbico) che ha un potenziale elettrochimico tale per cui, in un medio (il mosto) in cui il principale agente osssidante è l' ossigeno (O2) funge da antiossidante/riducente"), non puo' trasformare l' ossigeno in una specie ancora più ossidante (H2O2). Perchè sarebbe come dire che puoi usare un 1Kg di ferro a 37C per scaldare 1Kg di alluminio a 60C. Il che significherebbe che nell' equazione che hai postato l' equilibrio è spostato a sinistra, ovvero che SO2 (una molecola peraltro fortemente ossidante perchè composta da due atomi (S e O) altamente elettronegativi non è necessaria affinchè l' acido ascorbico agisca come antiossidante nel mosto. Mi sbaglio? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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28/12/2013, 16:39 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Ciao Maddmax capisco le tue perplessità. La prima reazione è in equilibrio ma si sposta verso destra tutte le volte che è presente dell'ossigeno nel mezzo (mosto o vino). L'acido ascorbico è molto più reattivo rispetto alla solforosa motivo per cui se è presente ossigeno è l'acido ascorbico che si ossida e non la solforosa. Nella prima reazione si forma inevitabilmente acqua ossigenata, l'acido ascorbico non è molto stabile (reazione propende verso destra). Tra l'altro nel vino non è neanche reversibile, a meno che non si lavori in condizioni di iperiduzione. La solforosa è sempre riducente, si ossida e si trasforma in qualcosaltro evitando altre ossidazioni che inevitabilmente determinerebbero problemi al vino. Rimango a disposizione per chiarimenti,
Ciao Marco
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28/12/2013, 20:16 |
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