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Sempre pieno ad aria come funziona esattamente 
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Iscritto il: 09/08/2012, 17:29
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Salve, ho 200 litri di aglianico in fermentazione, molto attiva ma già senza bucce. Ci sono ancora 11 gradi babo.
Si trovano in un semprepieno ad aria e oggi abbiamo messo il tappo.
Conviene chiuderlo con la camera ad aria?
Abbiamo lasciato un po di distanza tra vino e tappo, è corretto?
Non abbiamo visto nessun movimento nella sfera all'interno del tappo di sfiato. la piccola sfera dovrebbe muoversi leggermente giusto?


27/10/2013, 19:36
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io chiudo dopo due gg con camera d'aria,facendo attenzione a lasciare almeno 6/8 cm. di spazio tra mosto e tappo.
per la valvola,a volte le sfere non sono in posizione giusta


27/10/2013, 20:01
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Iscritto il: 09/08/2012, 17:29
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perfetto quindi dovrei essere a posto. Solo che mi chiedevo ci deve essere un modo per capire che la fermentazione sia ancora in atto; sai dei gorgoglii oppure le sfere che si muovono. Ma poi queste sfere sono sufficienti a non fare entrare aria dopo?


27/10/2013, 22:03
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Iscritto il: 24/09/2013, 17:31
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Mi inserisco nella discussione sui semprepieni con chiusura pneumatica. Ho qualche dubbio sulla loro affidabilità. Chi me li ha venduti mi ha detto che quelli col galleggiante ad olio enologico sono più richiesti, non tanto perchè più economici, ma perchè la camera d'aria di quelli pneumatici potrebbe sgonfiarsi, e quindi vanno controllati molto spesso. Che ne pensate? Nella pratica, capita spesso che la camera d'aria si sgonfi d'improvviso, oppure è sufficiente controllare un paio di volte al mese?


28/10/2013, 11:31
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fermentino ha scritto:
Mi inserisco nella discussione sui semprepieni con chiusura pneumatica. Ho qualche dubbio sulla loro affidabilità. Chi me li ha venduti mi ha detto che quelli col galleggiante ad olio enologico sono più richiesti, non tanto perchè più economici, ma perchè la camera d'aria di quelli pneumatici potrebbe sgonfiarsi, e quindi vanno controllati molto spesso. Che ne pensate? Nella pratica, capita spesso che la camera d'aria si sgonfi d'improvviso, oppure è sufficiente controllare un paio di volte al mese?

Io li ho ad olio ma avevo chiesto per quelli ad aria e mi avevano detto di controllare la camera d'aria almeno una volta alla settimana


28/10/2013, 11:58
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Secondo me il punto non è se un tipo è meglio di un altro, ma nell'utilizzo che se ne deve fare.
Chi ti dice che una cosa non serve è perché non la vende, non ce l'ha disponibile, oppure ti deve mollare altro.
I galleggianti ad olio sono utilizzati soprattutto da chi il vino lo va a spillare in continuazione dalla botte. Il livello scende e il vino è sampre protetto. Chi fa in tutto un paio di travasi. Così si può fare.
I galleggianti ad aria (ne uso due con soddisfazione) li trovo comodi per vari motivi: quando ho il mosto in fermentazione e la produzione di CO2 rallenta posso sigillare la botte in un attimo e far macerare le bucce per tutto il tempo che voglio. Oppure durante i travasi delle botti di rovere metto temporaneamente il vino nell'acciaio per effettuare le operazioni di lavaggio, scolatura, solforazione del legno. Magari ci lascio il vino solo per una settimana e poi lo rimetto nel legno. In questo caso il galleggiante ad olio sarebbe molto poco pratico. Oppure nell'attesa della malolattica, dopo la svinatura e prima di mettere il vino nella botte di legno. Inoltre li trovo molto più puliti e razionali di quelli ad olio.

Per quanto riguada l'affidabilità, solo una volta mi si è sgonfiata la camera d'aria ma per colpa mia; distrattamente non avevo riavvitato correttamente la vite che sigilla la pompa.
Cmq un occhio ogni tanto sicuramente ce lo butto.

saluti

Gianni


28/10/2013, 19:33
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tuvok1974 ha scritto:
Secondo me il punto non è se un tipo è meglio di un altro, ma nell'utilizzo che se ne deve fare.
Chi ti dice che una cosa non serve è perché non la vende, non ce l'ha disponibile, oppure ti deve mollare altro.
I galleggianti ad olio sono utilizzati soprattutto da chi il vino lo va a spillare in continuazione dalla botte. Il livello scende e il vino è sampre protetto. Chi fa in tutto un paio di travasi. Così si può fare.
I galleggianti ad aria (ne uso due con soddisfazione) li trovo comodi per vari motivi: quando ho il mosto in fermentazione e la produzione di CO2 rallenta posso sigillare la botte in un attimo e far macerare le bucce per tutto il tempo che voglio. Oppure durante i travasi delle botti di rovere metto temporaneamente il vino nell'acciaio per effettuare le operazioni di lavaggio, scolatura, solforazione del legno. Magari ci lascio il vino solo per una settimana e poi lo rimetto nel legno. In questo caso il galleggiante ad olio sarebbe molto poco pratico. Oppure nell'attesa della malolattica, dopo la svinatura e prima di mettere il vino nella botte di legno. Inoltre li trovo molto più puliti e razionali di quelli ad olio.

Per quanto riguada l'affidabilità, solo una volta mi si è sgonfiata la camera d'aria ma per colpa mia; distrattamente non avevo riavvitato correttamente la vite che sigilla la pompa.
Cmq un occhio ogni tanto sicuramente ce lo butto.

saluti

Gianni


al 100%
ho provato un anno soltanto con l'olio,ma per carità,tra olio comprato,vino buttato,detersivi e tempo perso......un'esperienza disastrosa per me.
e poi una scusa per andare in cantina bisogna trovarla :lol: :lol:


28/10/2013, 19:54
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tuvok1974 ha scritto:
Inoltre li trovo molto più puliti e razionali di quelli ad olio.

Per me questo è indubbiamente il vantaggio migliore. Infatti prossimamente vorremmo cambiare i galleggianti ad olio con quelli ad aria... Senza contare che l'olio enologico non è il massimo dell'economicità!!


28/10/2013, 19:56
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baroreddu ha scritto:
e poi una scusa per andare in cantina bisogna trovarla :lol: :lol:


eh eh...
di sti tempi ogni scusa è buona!
:lol:


28/10/2013, 23:33
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L'argomento della discussione era però un altro, ovvero come si usano. Se si chiudono durante la fermentazione con la camera d'aria completamente gonfia oppure si tengono leggermente aperti.


28/10/2013, 23:55
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