Ciao a tutti. parlo del vino rosso di quest'anno. La problematica è sempre la stessa. Quando travaso dopo qualche giorno si ripresenta sempre lo stesso odore: di chiuso, bruciato... Non so da cosa possa dipendere. Quest'anno ho dovuto fare cosi: - solfitazione 10 g metab / 100 L macerazione di 8 giorni.... uva sana,, svinatura a 0 babo - fermo in serbatoio per 8 giorni... continuato a fermentare... Nessun odore strano - 1 travaso colmatura con olio (travaso con pompa. poco Ossigeno) - il vino rimasto stabile per 7 giorni poi odore brutto; - 2 travaso e colmatura con olio (travaso con pompa.. poco Ossigeno) - il vino presenta odori brutti - 3 travaso con ossigenazione maggiore e aggiunta metab di potassio ora il vino ha sicuramente terminato la malolattica... come penso anche al 2 travaso, ma mi da sempre un sentore estraneo che non riesco a definire.. Sembra che ogni qualvolta che travaso, si presenta...
Il vino è limpido, sicuramente ancora deve affinare, ma non capisco perchè il sentore che io definisco di chiuso, bruciato, strada bagnata si presenta... ora molto lontano, ma lo percepisco...
Il primo travaso, specialmente se di chiuso andrebbe fatto all'aria.
Tuttavia non mi sembra un problema intrinseco e cioè legato al vino di per sè, ma quanto agli strumenti che usi. La pompa e i tubi e tutte le parti a contatto con il vino utilizzati per il travaso sono sanizzati prima dell'uso? Il serbatoio vuoto è sanizzato prima dell'uso? A parte olio enologico e metabisolfito utilizzi altri prodotti? Quale varietà di uva hai vendemmiato? Il vino è stoccato in botte o in contenitore in acciaio inox?
Ciao Marco, tutto è stato sanitizzato, il vino si presenta meglio in questa fase ma sicuramente in lontanza lo percepisco. Ora lo lascerò più tempo fermo. Il vino è in acciaio. Aria ne ha preso tutte le volte, ma sicuramente le prime due son state blande. Il terzo molto più consistente. Farò anche l'altro allo stesso modo. La varieta' è il monica. L'unica cosa che ho voluto provare è stato aggiungere nel mosto una manciata di raspi, davvero poco, ma non credo abbiano influito in questo.
Non conosco la varietà, comunque in questo caso consiglio di farlo assaggiare a qualche esperto della tua zona così possa darti qualche consiglio. Purtroppo non sono in zona, ne in Italia al momento .
Consiglio di eliminare tutti i raspi, non apportano nessun vantaggio nella produzione del vino.
Il prossimo anno puoi integrare con tannini naturali e allungare il tempo di macerazione per migliorare le loro estrazione. Infine, puoi fare un blend con una varietà più ricca in essi. L'utilizzo di raspi, seppur a scopo amatoriale, non trova inserimento in campo enologico