Ciao, il mio rosso, già travasato una volta più di un mese fa, ha un odore non piacevole, puzza un po’ di zolfo, ho letto che in questi casi la cura è di fare un travaso utilizzando un imbuto di rame. Se utilizzo l’imbuto di rame poi devo rifare un altro travaso a distanza di giorni per eliminare le sostanze tossiche rilasciate dal rame o non è necessario e poiché si tratterebbe già del secondo travaso, posso lasciare poi il vino nella botte senza effettuare più travasi e imbottigliare poi in primavera senza rischi di tossicità ?
anche con il rame, lo zolfo non sparisce ma cambia forma e diventa insulubile. L'unica salvezza è far prendere MOOOLTA aria al vino travadandolo un paio di volte. In famiglia ci sono diversi rappresentanti di vino e sono sicuro di aver capito che bisogna eliminare gli aminoacidi (proteine) nel vino. Non è che per caso hai chiarificato il vino con albumina o con le chiare dell'uovo?
Io proverei a richiarificare il vino e poi filtrarlo, è un pochino stressante per il vino ma lo zolfo fa parte di quei difetti che vanno evitati. Non è stata colpa tua se : -non hai usato albumina (chiare d'uovo) per chiarificare il vino -non hai esagerato con la solforosa -non hai pulito la botte con i classici zolfanelli senza controllare la presenza di colature e croste di zolfo sul legno interno.
Ho conosciuto un bio-chimico in Germania che veniva chiamato per salvare grosse partite di vino, quindi queste cose accadono a tutti.