Salve a tutti. Volevo porvi un quesito, sperando in risposte "utili" ai fini risolutivi del problema...il vino bianco che facciamo, da un paio di anni ha iniziato a dare "problemi". Mi spiego meglio: nella botte rimane limpido, di un bel colore e un ottimo aroma...quando lo mettiamo nella bottiglia per consumarlo, passa dal colore limpido e chiaro, ad un colore "marrone fango" in un paio di giorni!! Il gusto rimane perlopiù inalterato, ma un difetto del genere, lo rende inappetibile per eventuali ospiti o acquirenti. Prima del 2009 il problema non si verificava. Secondo voi da cosa può esser dato? Nel ringraziarvi anticipatamente per le eventuali risposte, porgo cordiali saluti a tutti gli utenti di questo bellissimo forum .

Interessante, puoi allegarci qualche foto, del prima e del dopo?
Usi bottiglie trasparenti?
Il prodotto è stato chiarificato con qualche prodotto o hai avuto un illimpidimento spontaneo nel corso del tempo?
Il sapore del vino ha sentori metallici?
Usi prodotti antiossidanti come solforosa?

Ciao facci sapere

Marco

*dimenticavo,
Se riesci a fare delle analisi, sarebbe meglio, per valutare i valori analitici relativi al prodotto e fare possibili considerazioni

Ciao Marco: ho la piccolissima "impressione" che ci conosciamo . A parte questa parentesi: per le foto devo farle e aspettare qualche giorno per il "prima" e il "dopo". Non metto alcun prodotto nel vino, sebbene abbia studiato (come te xD) che la solforosa "aiuti" a prevenire intorbidimento e "spunto" al vino...sono nemico della chimica xD. E, soprattutto, fino al 2009 non avevo mai avuto alcun problema...le uniche operazioni che facciamo sono: travaso e immissione di olio apposito nella botte, dopo i 40 giorni circa di fermentazione, affinché faccia da "isolante" e non vada a male per ossidazione. Il sapore non mi sembra sia particolarmente diverso dal normale...ora mi "costringi" a farmi il bicchierino a pranzo per notare eventuali anomalie . Dimenticavo: il vino a "pronto consumo" lo metto sempre prima in una damigiana da 5 trasparente e poi in una bottiglia di vetro da un litro sempre trasparente...dici che le anomalie possano esser date da reazioni con l'ambiente luminoso, come può succedere con l'olio che va incontro a irrancidimento idrolitico? Tuttavia la cosa che mi lascia perpresso è perché fino a qualche tempo fa non ho mai avuto problemi del genere? Scusami se sono stato alquanto prolisso, spero di aver fornito indicazioni utili

Ciao,

non vorrei sembrare antipatica, non è mia intenzione però mi viene da dire che se sei contrario alla chimica e non vuoi usare nessun prodotto esogeno...beh, allora è un pò difficile aiutarti.

Purtroppo,secondo me, il tuo problema risiede nel fatto che fiché il vino rimane nella botte iniziale non va incontro ad ossidazione per la presenza della feccia che mantiene l'ambiente in riduzione.
Nel momento in cui lo trasferisci nella piccola, poi nella damigiana e infine nella bottiglia il vino entra a contatto con l'aria e iscurisce proprio perché non metti nulla che possa consumare ossigeno al suo posto.

Hai provato a spiegare ai tuoi commensali che tecnica usi per produrre questo vino?

ciao!

Ciao Max, le foto possono essere significative per cui, appena le hai è bene che le posti, magari con le relative analisi.

Per quanto riguarda la modificazione cromatica potrebbe essere una casse. Escludendo le altre, in quanto non hai una modificazione organolettica, le più probabili sono casse ferrica prevenibile con acido citrico e trattamenti chiarificanti o casse da rame prevenibile con gomma arabica e trattamenti chiarificanti. (Proprio per questo si dice che prevenire è meglio che curare)

Ah comunque il vino all'interno della botte è limpido o torbido come quello della bottiglia?

Un saluto

Marco

Il vino nella botte è limpido...idem nella damigiana e nella bottiglia, fino all'apertura. L'unica cosa che mi lascia perplesso è il "perché" ha iniziato a dare questo problema, trattandosi di una "novità" dopo decenni di vinificazioni...se non erro ci sarebbe anche lo zolfo che impedisce l'intorbidimento...o sbaglio?

No, in alcuni casi può essere il diretto responsabile con la presenza di rame.

Alcuni dei composti, anche se non presenti nell'uva puoi trovarli in dosi variabili ad esempio con dei trattamenti fitosanitari fatti sull'uva.

Allora magari può trattarsi di eventuali nuovi "medicinali" inseriti nella miscela per la "pompatura" preventiva che si fa all'uva per prevenire peronospora e altre patologie? Magari l'uva ha assimilato queste sostanze "nuove" e si ha questo tipo di problema nel vino? Dici che filtrandolo qualche volta (già l'abbiamo fatto a metà dicembre) possa risolvere il problema?

Le mie sono solo supposizioni su quello che hai riportato in questa discussione, per cui non è detto che sia giusto.
Se hai modo di consultare un laboratorio di analisi, andrebbero fatte delle prove con il vino torbido per vedere se tale vino è soggetto a casse.

La filtrazione è utile solo dopo aver fatto l'opportuno trattamento con chiarificanti o colloidi protettori, che a seconda del tipo di casse (ammesso che ci sia), è diverso.


Ciao Marco