sono un pensionato, ex-insegnante che ha avuto la fortuna (sfortuna?) di ereditare una vigna di moscato d'asti docg in costigliole d'asti. negli anni ho imparato a coltivarla ed a produrre della bella uva che vendo ad una importante casa produttrice di vini. nella vigna ho però un po' di filari coltivati a dolcetto che mi fanno produrre circa 500 Kg di uva. fino a qualche anno fa vendevo anche questa a privati che però temporeggiavano in modo incredibile coi pagamenti, così ho deciso di provare a fare il vino. ho ottenuto risultati buoni, ma da un paio di anni per motivi che non riesco a capire non parte più la fermentazione malolattica il vino è aspro e a nulla è servito metterlo in damigiane e portarlo in locali più caldi (in inverno la mia cantina mantiene 10° C.
la domanda che non so se posso mettere qui , ma ci provo: è possibile fare ripartire la malolattica sul un vino della vendemmia 2010 ? non importa se costa e se i batteri sono cari, ci proverei.
Ciao, l'uso di batteri lattici può essere un'ottima soluzione per far partire la malolattica. Sei totalmente sicuro che non è avvenuta?! Con le analisi del malico e del lattico potresti capire se la tua ipotesi è giusta o se l'asprezza è dovuta ad altri fattori.
Inoltre se nel vino è già presente una quantità notevole di metabisolfito i batteri lattici potrebbero non avere effetto.