mortotoccaci ha scritto:
Giu mantieni la calma.
La svinatura dipende dal tuo gusto.
Se ancora non hai un'esperienza, e quindi non sai come assecondare il tuo gusto, svina dopo un numero di giorni adeguato (dai 5 ai 7/8) e te lo segni. Metti i tappi con l'acqua mi raccomando.
Quindi quando avrai bisogno di vino lo assaggerai. Se ti sembrerà troppo duro e tu avevi bisogno di berlo allora il prossimo anno lo tieni meno giorni. Se ti sembrerà troppo scuro lo terrai meno giorni, se troppo chiaro di più. Se, quando andrai periodicamente a controllarlo e assaggiarlo ti sembrerà già fatto e tu invece volevi berlo dopo qualche mese, allora lo terrai di più. E così via. Ogni anno per lo stesso risultato ci possono volere più o meno giorni. Questo dipenderà dal colore, dal grado, dall'acidità e da altre cose.
Secondo me, fin che non si ha un numero congruo di vinificazione alle spalle, è utile tenersi un diario della vinificazione, così da evitare errori o ripetere le stesse cose fatte in futuro. Quindi giorni di vendemmia, quantità, gradi, grammi di solforose, travasi, ecc, scrivendo anche le impressioni personali come, dolcezza, astringenza, acidità, colore, ecc
Ottimo consiglio.
Io quando sono ripartito da solo dopo la scomparsa del mio papà, mi sono segnato anche l'andamento climatico della stagione, la temperatura ambiente il giorno della raccolta, l'orario della pigiatura, dopo quanto tempo è partita la fermentazione, la luna, il vento, l'umidità e tanto altro, non mi sono fatto sfuggire nulla.