Può sembrare un controsenso ma non lo è.
Il lievito può lavorare in condizioni aerobiche e anaerobiche.
Naturalmente il lievito preferisce lavorare in condizioni aerobiche perchè cresce e si moltiplica, senza dover fare nessun sforzo energico (perciò in presenza di ossigeno ad un certo punto della glicolisi, entra nel ciclo di krebes. Se vuoi vedi su internet per maggiori dettagli).
Da un punto di vista tecnologico però, preferiamo che il lievito lavori in condizioni anaerobiche perchè vogliamo la produzione di alcool. Il lievito produce nel processo fermentativo come sottoprodotto alcool e anidide carbonica.
Se ora applichiamo questi concetti teorici nella pratica, se inoculassimo il lievito senza seguire il processo di idratazione e moltiplicazione in un mosto pieno di zuccheri senza presenza di ossigeno, esso non avrebbe la forza necessaria per poter metabolizzare tutti quegli zuccheri. Ecco perciò che nella prima fase vogliamo aiutare il lievito a crescere per avere alla fine come risultato la possibilità di trasformare piu zuccheri possibili in alcool.
Tutto questo bel discorso senza se e senza ma è vero nella vinificazione in bianco.
Nella vinificazione in rosso, entrano in gioco le proprietà dell'uva rossa e altre esigenze tecnologiche che riporto di seguito.
Lo scopo di fare i rimontaggi e le follature nell'uva rossa non hanno il solo scopo di favorire la moltiplicazione cellulare, ma hanno come obiettivo di estrarre le sostanze coloranti. (Studi hanno dimostrato, che l'estrazione del colore può avvenire fino a 8-10 giorni da quando l'uva si trova in contatto con le bucce).
Anche l'azione energica delle follature che può sembrare che il mosto/vino prenda grandi quantità di aria, in realtà ha come scopo piu grande di abbassare il cappello di bucce che si forma nella fermentazione; poichè sarebbe molto piu deleterio lasciare le bucce in contatto con l'aria.
L'ossigeno inoltre nell'uva rossa, soprattutto nella fase di fermentazione e nel processo di svinatura, aiuta nel processo di stabilizzazione del colore, cioè è stato dimostrato che l'ossigeno in certa quantità, favorisce un colore piu rosso e piu stabile nel tempo. Tuttavia con questa affermazione non voglio dire di fargli prendere aria, perchè in un processo hobbistico, di ossigeno c'è ne è anche troppo
, ma sto cercando di illustrare tutti i fattori che entrano in gioco.
Altro fattore da considerare è la fermentazione. La prima fase fermentativa, definita anche tumultuosa per la sua energia, è poco probabile che il mosto/vino si ossidi perchè la produzione di anidride carbonica è elevata e quindi il vino è protetto naturalmente dalle ossidazioni.
In aggiunta, se per la vinificazione in bianco bisogna stare piu attenti per la presenza di ossigeno, soprattutto nella seconda fase di fermentazione; nell'uva rossa, abbiamo le sostanze polifenoliche che hanno un'azione antiossidante e quindi proteggono naturalmente con piu efficacia il vino dalle ossidazioni.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, la tua domanda ha toccato piu punti dei processi di vinificazione
Ciao Marco