Buongiorno a tutti,

sono nuovo del forum anche se ho curiosato con interesse tra qualche messaggio cercando qualche risposta al mio quesito, che é il seguente:

Come é disciplinato l´impianto di vitigni destinati a uso familiare?

Ho trovato delle (non) indicazioni nel regolamento europeo 479/08, articolo 24.4 e qualche indicazione in discipline regionali (limite 1000mq, divieto di commericializzazione) ma mi domandavo se ci fosse qualche previsione a livello nazionale a riguardo. ed inoltre cosa si intende esattamente con uso familiare? l´eventuale produzione puó essere regalata a parenti/amici? c é un organo preposto al controllo? é ammissibile chiedere l´ausilio tecnico di terzi?

A titolo informativo sono uno studente di giurisprudenza ora in Germania e un professore mi ha chiesto come era disciplinata la materia in Italia.. in Germania é molto stringente, il limite, da quel che ho capito, é di 100 mq e, scherzando, si dice che é possibile bere il proprio vino solamente chiusi a chiave in bagno, rigorosamente da soli.
Spero non ci fossero giá discussioni aperte sull´argomento (non le ho trovate) e vi rigrazio per le eventuali indicazioni.

Buona giornata
Francesco

Io la vigna l'ho piantata quest'anno, il limite è di 1000 metri quadri per il consumo famigliare.
In piemonte, ma credo sia uguale nelle altre regioni, si deve compilare un modulo in cui si indicano con precisione i proprietari degli appezzamenti, i vitigni che pianti con l'indicazione del sesto di impianto e l'area coperta e vanno allegate mappe e visure catastali dei vari appezzamenti che, sommati, non possono essere superiori appunto ai fatidici 1000 metri quadrati.
Sullo stesso modulo c'è un riquadro che va firmato in cui si attesta che il vino prodotto non può essere commercializzato e che la vigna impiantata non genera diritti di reimpiato.

Detto questo ritengo che l'organo preposto al controllo sia la stessa provincia ma penso proprio che regalare una bottiglia, non essendoci vendita, dovrebbe essere consentito (ma credo che almeno regalare lo si possa fare anche in germania, no?). Che io sappia i controlli sono soprattutto sul vigneto comunque (rispetto delle aree indicate e dell'effettuazione dei trattamenti obbligatori, per esempio per la flavescenza).
Stessa cosa l'ausilio tecnico di terze parti, non ci sono problemi, sono affari propri se si vuole pagare un agronomo o un enologo oppure no

Grazie mille Leorasta per le precise informazione!
Un'ultima cosa, approfitto della tua pazienza.. per caso la modulistica è reperibile online? e si porta in provincia, non in regione dunque?

Grazie
Francesco

Ciao,
si la modulistica è online, il modulo di cui ti parlo è questo:
http://www.provincia.novara.it/Agricoltura/Viticoltura/modello_estirpo_reimpianto.pdf

per la provincia di novara.

Il documento va compilato nelle parti generali e:
- nel quadro 2 (impianti)
- quadro proprietari
- quadro autoconsumo familiare

oltre a quello devi poi compilare, se non sei tu il proprietario del terreno, la dichiarazione sostitutiva:
http://www.provincia.novara.it/Agricoltura/Viticoltura/dichiarazione_sostitutiva.pdf

va compilato un documento per ogni proprietario, e per ogni proprietario si allega fotocopia della carta di identità, visura e mappa catastale della particella di terreno. A questo punto si allega anche la fotocopia della propria carta di identità e si invia tutto all'assessorato all'agricoltura della propria provincia. Io ho dovuto seguire questa procedura

Grazie mille Leorasta, gentilissimo. ora leggo tutto con calma.
buona serata
Francesco

E se uno ha più di 1000mq di vigneto? Quali sono le normative in merito?

Immagino debba acquistare i diritti di impianto. Oltre quel limiti immagino che la produzione sia considerata rivolta inevitabilmente alla commericializzazione(presunzione assoluta). La politica attuata dalla PAC, per quel che ho capito, è andata nella direzione di limitare la produzione per garantire un sufficiente reddito a produttori ecc..

Non vorrei sbagliare ma se si era in possesso di un vigneto più grande prima dell'entrata in vigore dei diritti di reimpianto (non ricordo se 2000 o 2002), si aveva un certo periodo di tempo per "regolarizzarsi" cioè denunciare la vigna in modo da farsi assegnare i diritti corrispondenti, in modo poi da poterli vendere. Passato il periodo di "regolarizzazione" i diritti decadevano per cui ti tenevi la vigna senza però i diritti, quindi senza la possibilità di guadagnare qualcosa con la vendita dei diritti qualora si fosse presa la decisione di estirparla.

Dopo l'istituzione dei diritti per un nuovo impianto sopra i 1000 mq si devono per forza acquistare i diritti da altri però le normative non le conosco