Ciao, il concetto di potenziale redox è abbastanza complicato e questo cambia nel tempo durante il processo di trasformazione dall'uva al mosto al vino.
L'ossigeno è l'elemento più importante in questo concetto, più è presente piu il tuo potenziale di ossido riduzione è alto.
Sostanze quali la solforosa, i polifenoli, fecce fini giocano un ruolo fondamentale nel ridurre il contenuto di ossigeno del vino, quindi il potenziale si abbassa.
Temperatura, pH e la presenza di metalli modulano la velocità e la quantità di reazioni.
Per ulteriori info ti consiglio di leggere questo
https://www.infowine.com/intranet/libretti/libretto1081-01-1.pdfIn linea pratica, le aziende non misurano il potenziale di ossidoriduzione (troppo complicato da misurare) ma il contenuto di ossigeno dissolto (in mgL). Una volta che la fermentazione alcolica e malolattica sono completate, valori inferiori a 0.5 - 0.6 mg-L sono altamente consigliati (valori più alti, incrementano il deterioramento precoce del vino). Nell'imbottigliamento questo valore si traduce in TPO (total packaging oxygen) dove si valuta il contenuto di ossigeno totale presente in bottiglia (rappresenta la somma di ossigeno presente nel vino e quello nello spazio presente tra il tappo e il vino). La solforosa deve essere anche tenuta sotto controllo er evitare fenomeni ossidativi negativi su altre sostanze.
Scrivi se hai bisogno di chiarimenti.
Ciao Marco