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"Fermentato di succhi di uva" non Vitis Vinifera. 
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Secondo me potrebbe anche non essere vietato, bisogna informarsi meglio.
Comunque se ne è permesso il commercio, non significa che lo sia coltivarlo e vinificare.
Una ultima cosa, ma quanto lovendono questo tipo di vino?
Mica per altro, ma se è un prodotto con poco margine di profitto, meglio lasciar peredere.

Ciao

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


13/01/2020, 22:16
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in usa si viaggia dai 12 ai 50 $a bottiglia, dipende dalla casa vinicola. che te ne pare, possono esserci buoni margini?


14/01/2020, 0:03
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Situazione "impianto sperimentale" (come escamotage per impiantare questo vitigno).
Nelle norme di impianto delle due regioni in cui "mi muovo", in entrambi i regolamenti regionali, si legge:

"L'uva prodotta dai vigneti destinati al
consumo familiare e dalle superfici impiantate a scopi di sperimentazione, non potrà essere
oggetto di commercializzazione."

e anche:

"Come accennato precedentemente, i prodotti ottenuti da un vigneto sperimentale non
potranno essere commercializzati ma potranno essere destinati esclusivamente alla distillazione per
la produzione di alcole con titolo alcolometrico volumico effettivo pari o superiore a 80%"

e anche:

"Al termine del periodo di sperimentazione il vigneto dovrà essere estirpato entro il
termine della campagna vitivinicola in atto e le relative spese saranno a carico dell'Ente o
Istituzione scientifica che lo ha condotto per gli scopi scientifici anzidetti."

Mi sembra Jean che su questo fronte non ci siano molte possibilità...


17/01/2020, 17:57
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Vai all'estero, in Italia non c'è futuro... :oops:

Ciao

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17/01/2020, 22:11
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Ahahahahahaha... ciò che scrivi è conclusione essenziale di quasi tutto ciò che avviene sotto l'italico cielo...

Stasera parlavo al telefono con il collezionista che mi sta per spedire la pianta (un'amicizia bella, tra generazioni diverse, nata intorno alle viti sulla scia delle chiacchiere da tastiera...), mi diceva che per questa varietà sta cercando di coinvolgere un vivaio per la distribuzione di piante (per vigneti a fini familiari), ed un istituto di ricerca per fare studi. Secondo lui il punto di partenza dovrebbe essere una sperimentazione da parte loro; in seguito potrebbero fare una richiesta formale di inserimento a livello di registro nazionale. Poi bisognerebbe vedere se i regolamenti regionali potranno prevedere questa varietà... (in pratica non accadrà mai...). In teoria gli ibridi interspecifici di recente brevetto sono stati inseriti nel catalogo nazionale e possono essere usati in produzioni igt (sempre secondo il testo unico del vino), in pratica poche regioni hanno incluso questi vitigni nei regolamenti regionali.

Che dire... siccome mi diletto nell'incrociare la varietà, per ora mi faccio la vignetta familiare, i miei esperimenti di vinificazione, uso il polline e guardo che succede.

Peccato che ovunque ci si giri ci si imbatta in questa burocrazia mostruosa che non fa fare nulla!


17/01/2020, 22:53
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Ciao, la mia era una battutaccia... :) :lol:
Comunque sia, abbiamo sul forum un utente esperto in materia che lavora in uno dei maggiori vivai
Italiani che esportano ovunque, credo che la tua vigna la conoscano e lui potrebbe darti le
giuste indicazioni in merito, purtroppo abbiamo portato avanti l'argomento nella sezione enologica,
quindi di sicuro non l'ha nemmeno visto, altrimenti sarebbe intervenuto.
Gli segnalo l'argomento in modo che possa intervenire.

A presto

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18/01/2020, 9:25
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Grazie, allora aspetto un intervento dell'utente!


20/01/2020, 21:58
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Norton è un ibrido produttore diretto americano. Qui non si può coltivare a fini di vinificazione commerciale. Poi uno a casa sua fa quello che vuole.
Non sono esperto di vinificazione di ibridi produttori diretti ne quale sia la legislazione che potrebbe variare anche da regione a regione. Inoltre non è vinifera e quindi il suo prodotto non potrebbe chiamarsi vino ne è ovviamente presente nel registro nazionale quindi una sua eventuale vinificazione andrebbe a produrre un vino commercializzabile come tavola.
Negli Stati Uniti è molto coltivata e vinificata.
Per introdurla bisognerebbe fare l'impainto sperimentale e poi avviare l'iter per il riconoscimento e l'inserimento. Cose che un ente ci impiega minimo 10 anni. Un privato non saprei.


22/01/2020, 14:22
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Mi pare il norton noi lo usiamo già in est europa per creare nuovi ibridi ma non ne sono sicuro al 100%. Non seguo personalmente il lavoro dei nostri centri di ricerca. I suo problema è che si tratta di ibridio diretto. Bisognarebbe analizzare la quantità di metilico che produce.


22/01/2020, 14:24
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Grazie per l'intervento... ;)

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24/01/2020, 0:10
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