Esadecimale ha scritto:
Ciao,
Credo che per consiglio su solforosa devi aspettare l enologo anche se ,
giustamente ,sarebbe opportuno avere un analisi in mano,in quanto un professionista non puo sparare a caso.
Le aggiunte di solforosa di norma vanno pianificate ,razionate e aggiunte a scalare,
o si cerca di fare tutto alla lettera,dalla vendemmia di uve sane ad un avvio fermentativo senza intoppi,
e non usarne ,o usarne una quantità minima.
A mio modo di vedere,ma non sono un enologo,
il problema tuo ,è che hai aggiunto troppo solforosa nelle uve,15 anzichè 5.
I 5 gr consigliati su uve sane ,hanno una funzione antimicrobica ,ma se la dose aggiunta è troppa ,
a parte ritardare la fermentazione ,succede ,ancora peggio, che la solforosa si lega con l acetaldeide
E come sempre ,anche le cose che sembrano semplici non lo sono,e ci vuole un consiglio saggio,quindi meglio rimandare il travaso e l aggiunta di solfiti e aspettare @Blusnake che legga il post.
Poi non capisco il perchè di fare un rosè,ma lasciare dentro anche una percentuale di raspi o grappoli interi.
Ho aggiunto i grappoli senza raspi perchè l'anno scorso ho fatto lo stesso con soli 10 litri di mosto e ho preferito il risultato rispetto al mosto senza grappoli.
Produco 100 litri di vino l'anno per uso familiare, per queste quantità non mi conviene rivolgermi ad un centro analisi.
Per quanto riguarda la solforosa, più in dettaglio:
Il contadino che mi ha dato il mosto ha aggiunto 15g/hl di SANAVIN (64% di metabisolfito) sulle uve, quindi se non sbaglio: 9,6g/hl di metabisolfito di potassio, ergo 5,4g/hl di solforosa totale. E' comunque troppo?
La cosa che non mi spiego è che il mio "fornitore" ha messo la stessa quantità di solforosa e non ha avuto questi problemi.
Grazie ancora per la tua disponibilità ed esperienza!
Attendiamo l'intervento di @Blusnake!