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Dalla svinatura alla damigiana 
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Iscritto il: 12/09/2014, 17:40
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Ciao, quest'anno avevo in mente di effettuare questo passaggio in maniera differente rispetto all'anno scorso, quando dal tino in cui è avvenuta la fermentazione, passai direttamente in damigiana.
Quest'anno volevo invece mettere il vino fiore in un altro tino per far depositare il grosso della feccia sul fondo e dopo una settimana passare in damigiana, eliminando così gran parte della feccia. Naturalmente questo comporta il rischio di tenere il vino a contatto con l'aria (il secondo tino non ha coperchio, utilizzerò un grande foglio di nylon ma la quantità di aria sarà comunque abbondante). La questione che pongo è questa: è possibile, durante questa ulteriore settimana in cui avverrebbe la fermentazione lenta, che il vino inacidisca, o non si corre questo rischio? Per prevenirlo, si può utilizzare già in questa fase una pastiglia antifioretta?
Ringrazio già da ora chi mi potrà rispondere. Vi saluto.


12/09/2014, 18:11
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Benvenuto sul forum di Agraria.org
ricorda di mettere la località nella tua scheda utente.

Il procedimento non ha prevenzioni, rischi di buttare semplicemente il vino, conviene svinare in damigiana, attendere
la fine fermentazione con tappi gorgogliatori, pastiglia antifioretta e tappatura e dopo 3 / 4 settimane fare il primo travaso.
Oppure una tina con apposito coperchio, ma il procedimento è lo stesso alla fine.

Ciao

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


14/09/2014, 10:44
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Cita:
onviene svinare in damigiana, attendere
la fine fermentazione con tappi gorgogliatori, pastiglia antifioretta e tappatura e dopo 3 / 4 settimane fare il primo travaso.

Oppure fare la medesima operazione, semplicemente senza la "pastiglia".
Se riempi bene la damigiana, il tappo gorgogliatore non permetterà all'aria di entrare, e comunque non rischierai molto...sempre che l'uva che hai vendemmiato sia stata SANA al 100%.
Ciao
Tosco


14/09/2014, 11:10
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Ciao,
io quest'anno invece, per il mio rosso, avrei intenzione di:
diraspare/pigiare e lasciare in tino per 3 - 4 giorni (svinatura dolce),
torchiare e mettere in botte/damigiane SENZA alcun tappo perchè mi han detto che in questa fase c'è così tanta anidride carbonica che non vi è rischio di acidificazione,
controllare zuccheri babo e quando arrivano a zero lasciar passare altre 2 settimane (sempre con contenitori senza tappo) e poi fare primo travaso,
a questo punto vi si mette l'antifioretta e i tappi botte/damigiane e si aspetta altri circa 50 giorni per secondo travaso.

Chiedo: secondo voi potrei tranquillamente operare in tale maniera o in questo protocollo ci sono dei gravi errori che potrebbero rovinarmi il rosso ancor prima che esso diventi vino?

Grazie mille per eventuali suggerimenti/correzioni/consigli.
Dario


14/09/2014, 16:19
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Non capisco quanta fatica nel mettere su un tappo...mah'


14/09/2014, 16:47
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Mah...
se si vuole giocare alla roulette, basta andare al casinò....
Nemmeno io capisco queste prese di rischi gratuite, se si vuole buttare via un pò di vino o si ha bisogno di aceto...
chiaramente mettere i tappi gorgogliatori serve per non fare prendere aria a fine fermentazione, se si segue da vicino
la cosa, non ci sarebbe bisogno di metterli, basta anche un sacchetto di carta sopra, ma finito di fermentare ce lo
voliamo mettere il tappo?
Se finita la fermentazione lo lasci due o tre giorni a prendere aria rischi di buttarlo direttamente...

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Aleksandr Solženicyn


14/09/2014, 20:36
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non si tratta della "fatica" a mettere i tappi gorgogliatori o del piacere di correre dei rischi (anzi),
il punto è che 5 anni fa mio nonno ha acquistato del mosto presso una cantina, misurava quasi 22 gradi babo ma quando l'hanno portato da noi era a 16,
abbiamo messo il suddetto in due damigiane e due botti da 140 lt con l'unica differenza che in una damigiana e in una botte abbiamo messo subito i tappi gorgogliatori (quello della botte è una specie di imbuto dove come quello della damigiana si va a riempire con acqua solfitata) mentre gli altri due contenitori li abbiamo lasciati senza alcun tappo per tre settimane al termine delle quali abbiamo fatto il primo travaso in tutti e quattro i contenitori e dopo abbiamo tappato con dei normali tappi e antifioretta;

morale della favola? a prodotto finito il vino della botte/damigiana che erano rimaste aperte era decisamente un buon rosso mentre quello della botte/damigiana dove avevamo usato i gorgogliatori era decisamente meno buono, quasi al limite della bevibilità e, faccio anche presente che la botte nella quale avevamo messo il gorgogliatore era sicuramente migliore dell'altra;
inoltre, mio nonno che da 10 anni compra il mosto (buono) ha sempre lasciato la botte aperta fino anche a 40 giorni dopo che gli hanno portato il mosto ed è capitato pure che la botte non fosse piena ma non ha mai perso il vino, anzi, ha sempre avuto un rosso decisamente buono,
sarà stato una caso ma fatto sta che l'unica volta che il prodotto è venuto scadente è proprio quando mi ha permesso di metterci su il tappo gorgogliatore

Ecco perchè sono restio a voler usare i tappi gorgogliatori .............. :?


14/09/2014, 20:53
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Fai come vuoi, ognuno di noi è libero di fare ciò che crede opportuno, chiaramente i consigli sono generali,
se pensi che sia giusto un certo procedimento, mantienilo....

Ciao

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14/09/2014, 22:20
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JeanGabin ha scritto:
se pensi che sia giusto un certo procedimento, mantienilo....
Ciao

è proprio questo il punto! ..... non so se è giusto ciò che ho intenzione di fare,
cioè so che a zero babo la prassi prevede l'utilizzo dei gorgogliatori (infatti sono stato proprio io a faticare per convincere il nonno a farmi mettere gli stessi in due suoi contenitori) ma l'esperienza del nonno mi fa sorgere dubbi in merito, nel senso che, se io comprassi direttamente il mosto dalla stessa cantina dove lo compra il nonno è certo e sicuro che i tappi gorgogliatori li metterei solo dopo il primo travaso che farei a 2 settimane dagli zero babo,
il fatto però è che io il mosto me lo faccio da me e anche con uva diversa da quella della suddetta cantina, quindi continuo a chiedermi, lasciare la botte/damigiana aperta fino a due settimane dopo essere arrivati a zero babo, è così rischioso?
c'è qualcuno di voi che agisce da tempo così?
i professionisti del forum possono dirmi se in quelle due settimane il mosto/vino è ancora "carico di anidride carbonica" al tal punto che non ci sono rischi?


15/09/2014, 9:43
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Vi ringrazio tutti per i consigli preziosi che mi avete dato. Tra l'altro sono molto tentato di prendere un serbatoio di inox per evitare così l'utilizzo delle damigiane.
Dovesse andare in porto la trattativa in corso, farei così:
- Fermentazione in tino di plastica da 7,5hl per 5-6 gg
- svinatura e trasferimento con la pompa nel serbatoio inox (quello che sto "corteggiando" è da 300 litri)
- durante la fermentazione lenta inserisco comunque il galleggiante e verso l'olio nella restante parte scoperta (in verità non mi è ben chiaro se conviene versarlo anche su tutta la superficie per sicurezza e poi poggiarci sopra il galleggiante, oppure se va bene versarlo solo sui bordi)
- dopo tre-quattro settimane, sempre con la pompa (eviterei di usare il rubinetto che potrebbe far uscire anche della feccia) trasferirei temporaneamente di nuovo nel tino in plastica, giusto il tempo di ripulire il serbatoio inox, asciugarlo e ritravasarci dentro il vino. Poi se ne parla tra dicembre e gennaio per l'altro travaso.
Potrebbe andare bene questo procedimento?
Dovessi invece riutilizzare le damigiane, farò come mi avete suggerito, cioè pasticca antifioretta e tappi gorgogliatori.
Grazie ancora.


15/09/2014, 18:34
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