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Costruzione tinello in cemento 
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Iscritto il: 25/07/2009, 14:18
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Buonasera a tutti,

innanzitutto vi saluto tutti, era da un bel pò di tempo che non scrivevo sul forum, anche questo è segno che i consigli che vi ho chiesto a suo tempo sono stati recepiti e molto preziosi per il nostro vino.
Volevo chiedervi un informazione se non disturbo, in quanto in pochi meglio di voi saprebbero darmi un buon consiglio.
La vendemmia si avvicina, visto e considerato che la pigiatura delle uve sino allo scorso avveniva in contenitori separati, quest'anno vorrei unire il tutto e far macerare tutte le uve nello stesso contenitore e penso che da questo posso trarne solo dei benefici; quindi vorrei costruirmi una vasca in cemento, e qui nascono i dubbi.
A parte i mattoni e l'intonaco, cosa mi consigliate per il rivestimento di modo che sia il più inerte/neutro possibile durante la macerazione?
A sentire i vari pareri mi dicono di mettere un buon impermeabilizzante, alcuni dicono di fare il bierone in cemento all'antica e poi dare una mano di vernice specifica.
Premesso che non conosco le qualità dei materiali e quello che può succedere a contatto con il mosto, è pensabile ad un rivestimento in piastrelle?
In questo caso gli stucchi, sarebbero dannosi?

Vi prego cordialmente di darmi un aiuto, grazie per l'attenzione.

Saluti, Antonio Dore.


27/07/2011, 20:42
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Iscritto il: 25/07/2009, 14:18
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Salve a tutti,

ho il piacere di comunicarvi che un mio amico enologo, mi ha consigliato le vernici epossidiche per alimenti per la finitura finale del mio tino in cemento. Mi ha assicurato che è un prodotto completamente inerte, lavabile e molto igienico e che già utilizzato da molte aziende vitivinicole.


Saluti a tutti, spero di esser stato utile anche a qualche altro utente.


28/07/2011, 20:58
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Se vieni a trovarmi ti regalo tutto intero il mio palmento.
Vasca in cemento, all'antica, intonacata fine, se è andata bene per secoli e secoli perchè proprio ora si sente la necessità di usare la vernice?
La capienza...per misurarla devo fare 30 o 40 passi...vabbè..dunque...pigiavamo a piedi nudi in 7-8 persone, con mio suocero che faceva il r*******ni secondo un rituale inalterato da secoli...
La tina, vasca interrata, da 40 ettolitri rivestita da mattonelle, il mosto fuorisciva da un tubo in argilla cotta.

Il torchio è nuovo, manuale non idraulico, due persone afferrano la stanga e clang-clang..fino in fondo..poi il mosto veniva recuperato con il decalitro e messo in otri di vitello.
Ah!...il fascino dell'antico...si però...c'è sempre un però...

Il fascino dell'antico il primo anno...vabbè da fidanzato uno fa l'ubbidiente...che potevo fare? litigare con lui ancor prima di sposarmi? Il secondo anno la battuta che i moderni torchi...in breve è rimasto solo lui e suo fratello a lavorare vecchia maniera :D :D


31/07/2011, 16:06
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Ciao Nino e grazie per il tuo intervento!

Cavolo la vostra vasca era davvero grande, certo come dici tu se per molti anni è andate bene in cemento perchè metterci la vernice? L'enologo mi diceva che grandi cantine con le vasche in cemento le stanno rivestendo con vernici epossidiche, per esser sicuri che il mosto non abbia alcun difetto a contatto con il cemento.
Posso immaginare poi cosa vuol dire un "suocero" che rompe e come hai detto tu, ancor prima poi di sposarti la figlia mica potevi andargli contro!! Va da ben come dici tu che ora il vino continuano a farlo loro "all'antica"

Saluti, Antonio


01/08/2011, 22:49
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Iscritto il: 13/01/2011, 19:59
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No, era una vasca piccola.
Ho visto vasche in cui potevano pestare a piedi nudi 20 contadini con bordi alti fino alla cintola.
In un palmento di vasche ne ho viste tre. Gli angoli erano arrontondati, le tine interrate enormi.
Il mosto veniva poi risolevvato con secchi e reinserito nella vasca...
L'uva arrivava a bordo di carretti trascinata da muli o asini e sversava da ampie finestre.
La rappa non veniva mai distillata, in zona non c'era e non c'è la cultura della grappa e del distillato in genere.
Il torchio era un enorme vitone in legno che venica fatto ruotare da due o tre uomini con delle corde usate come demoltiplica.
Ma quello che mi ha fatto più impressione è stata l'estensione del feudo, i miei nonni materni vi furono mezzadri per intere generazioni. Feudi a perdita d'occhio del tipo la battuta di Alberto Sordi nel film "Il marchese del Grillo":
ufficiale- E' tutto tuo...fin dove arriva?
marchese-...boh!...che ne sò...fino al mare..
ed il mare non si vedeva.

Torniamo alle vasche: a distanza di oltre mezzo secolo la rifinitura in cemento liscio ancora tiene, il che vuol dire che c'era un impasto con una miscela ben precisa.


02/08/2011, 11:57
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