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cosa mi manca per iniziare la vendita diretta ?
Autore |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Ciao Racing, qualcosa è già stato detto nella sezione apposita. Guarda comunque anche qui: industria-olearia-f39/come-e-possibile-venderlo-l-olio-extravergine-di-oliva-t6862.htmlCiao
_________________ Saluti, Flavio.
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01/02/2010, 10:01 |
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Racing190
Iscritto il: 14/12/2009, 23:20 Messaggi: 726 Località: Paternopoli (AV)
Formazione: Perito meccanico
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si scusami Flavio, sono nuovo del nuovo del forum oddio mica tanto!!!! però mi confondo sempre e mi dimentico che per ogni argomenti cìè la sua sezione. Grazie mille!!
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01/02/2010, 13:49 |
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Lisa83
Iscritto il: 12/08/2009, 21:35 Messaggi: 597 Località: Marche
Formazione: Laurea
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Si, Racing, anche per quanto riguarda l'olio. Purtroppo per commercializzare qualsiasi tipo di alimento serve un luogo igienicamente conforme alle norme. Pensa che anche per fare del miele (che non viene assolutamente modificato) serve un laboratorio nel rispetto delle norme igieniche. Il consumetore vuole sicurezze!
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01/02/2010, 18:14 |
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Racing190
Iscritto il: 14/12/2009, 23:20 Messaggi: 726 Località: Paternopoli (AV)
Formazione: Perito meccanico
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Lisa83 ha scritto: Si, Racing, anche per quanto riguarda l'olio. Purtroppo per commercializzare qualsiasi tipo di alimento serve un luogo igienicamente conforme alle norme. Pensa che anche per fare del miele (che non viene assolutamente modificato) serve un laboratorio nel rispetto delle norme igieniche. Il consumetore vuole sicurezze! Sono pienamente d'accordo con te che il consumatore vuole sicurezza e garanzie ed è giusto che i prodottori diano queste garanzie, però dai adesso stiamo proprio esagerando!!! andiamo a controllare i nostri prodotti made in italy, adottando sempre più restrizioni rendendo ancora più difficile la vita algi agricoltori e dopo entra di tutto nel nostro paese senza una minima forma di controllo, o peggio ancor, all'estero vengono clonati una miriade di prodotti italiani e lo stato cosa fà pensa bene di fare la tracciabilità sul nostro prodotto (cosa che condivido pienamente), e su quello che arriva nel nostro paese, non c'è nulla di tutto questo??????? Siamo arrivati proprio al limite dell'assurdo in alcune cose a mio parere!!!!
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02/02/2010, 20:36 |
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Lisa83
Iscritto il: 12/08/2009, 21:35 Messaggi: 597 Località: Marche
Formazione: Laurea
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Hai ragione Racing, anche secondo me esagerano....
Succedono cose senza senso...e gli agricoltori italiani sono gli unici ad essere penalizzati...i costi sono elevatissimi per una remunerazione minima del prodotto...
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02/02/2010, 20:45 |
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Racing190
Iscritto il: 14/12/2009, 23:20 Messaggi: 726 Località: Paternopoli (AV)
Formazione: Perito meccanico
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Lisa83 ha scritto: Hai ragione Racing, anche secondo me esagerano....
Succedono cose senza senso...e gli agricoltori italiani sono gli unici ad essere penalizzati...i costi sono elevatissimi per una remunerazione minima del prodotto... La verità secondo me sai qual'è? che il nostro paese bel paese Italia non ha peso specifico a livello mondiale o se ne ha è molto relativo ed ecco che gli altri stati si posso permettere di clonare tutto e con questi scambi internazionali di far entrare di tutto in italia senza un minimo controllo. e succede che i nostri agricoltori ne pagano le conseguenze.
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02/02/2010, 20:54 |
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Nicola60
Iscritto il: 31/01/2010, 12:50 Messaggi: 31 Località: Guardia Sanframondi (BN)
Formazione: enotecnico
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Ciao, per la vendita di vino sfuso, oltre la denucia vitivinicola che dovevi presentarre entro il 15 gennaio, ma prima dovevi essere già iscritto prima della vendemmia, perchè bisogna consegnare alla distilleria sia le vinacce che le feccie di vino, sono obblighi questi quelli più importanti da rispettare, dette prestazioni viniche, devi avere i locali a norma, fare comunicazione alle repressione frodi di competenza territoriale, vidimare i registri, di vinificazione, di eventuale doc, di commercializzazione, la tua asl di competenza verrà a prelevare il campione di vino da analizzzare, Haccpp, comunque per il vino e diverso da altri prodotti agricoli, ha una normativa a se. Ciao
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07/02/2010, 13:16 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Ciao Nicola, la consegna delle vinacce alla distilleria è solo per aziende che superano una certa produzione di vino (il limite è abbastanza alto). Per quanto riguarda molto degli obblighi che hai scritto, riguardano solo quelle aziende che certificano la propria produzione con Denominazioni di Origine e/o che sono iscritte all'albo degli imbottigliatori e che quindi vendono il proprio vino in bottiglia. Ciao a presto
_________________ Saluti, Flavio.
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09/02/2010, 0:04 |
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