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Re: conversione da alberello a cordone speronato

12/03/2015, 10:23

Come ho già detto, il vigneto di mio padre di circa un ettaro, già vecchio di 50 anni, era ad alberello come erano quasi tutti, allora (secondo tradizione). Poi lo ha rinnovato, sempre ad alberello, ma lasciando più distanza tra le file, in modo che potesse passare il trattore con la fresa. L'alberello da sempre in uso in Sardegna non era "a ventaglio", ma proprio ad "alberello", con 3 o 4 rami principali disposti più o meno "a vaso". Lo potavo io già all'età di 19 / 20 anni. Poi lo spollonavo, mentre lui passava la mattina presto e lo medicava, solo con polvere di zolfo ramato: le piante non si ammalavano mai. In seguito (una quindicina di anni fa) io ho acquistato un terreno nella stessa zona (zona "vocata": un tempo tutta vigne a perdita d'occhio, senza confini, ora sono scomparse quasi tutte), già espiantato e mi ho fatto la mia vigna. Il sistema ad alberello era già in disuso e anch'io ho impiantato a cordone speronato: più comodo da potare e trattare, più produttivo per pianta ecce ecc. Ma tutto in teoria. In pratica sono rimasto deluso: più spesa e lavoro per l'impianto, poi, una volta formato, altra delusione: la produzione, per unità di superficie, mi sembra fosse superiore quella ad alberello, i cordoni non crescevano sempre dove volevi tu, tendono sempre a salire troppo in alto e devi rinnovarli spesso, lasciando cicatrici non indifferenti e il legno tende ad ammalarsi più che non con l'alberello e, spesso, si seccano. Anche le malattie, come peronospora e oidio sono più frequenti. Forse l'unico vantaggio che ho notato è che i trattamenti con la pompa a spalla e la vendemmia, sono più agevoli. Sono deluso, rimpiango l'alberello e, probabilmente, tornando indietro, quella vigna la rifarei con quel sistema. Questa è la mia esperienza e il mio parere, ma non voglio certo dire che gli altri siano sbagliati: ognuno ha le sue esperienze e, di conseguenza, le sue opinioni
Saluti
Pedru
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