Salve,
sono un neofita sia del vostro meraviglioso forum che dell'arte della vinificazione in genere e volevo chiedervi delle delucidazioni.
Come detto è il primo anno che mi cimento io direttamente nell'arte della vinificazione (in passato ho seguito mio padre durante i vari processi ma non ho mai approfondito) e sto cercado di seguire i vari processi in modo da ottenere un vino decente da poter imbottigliare l'anno prossimo premettendo che parliamo per quest'anno di una quantità di vino limitatissima (circa 2hl, ci voglio provare

) .
Allora le fasi che ho seguito fin ora sono:
- Pigiatura, durante la quale ho selezionato le uve (aglianico autoctono del Vulture) in modo da scartare eventuali grappoli malaticci, ho pigiato eliminado i raspi e ho aggiunto dello zucchero (circa 1Kg) per arrivare a 20 Gradi zuccherini dal mostimetro. Inoltre in questa fase ho provveduto ad aggiungere circa 20/25g di Metabisolfito per quintale di mosto in modo da aumentare la solforosa.
- Dopo circa 12 ore dalla pigiatura ho inserito dei lieviti selezionati attivadoli precedentemente seguendo alla lettera le instruzioni del produtore.
- Ho follato la massa per due volte al giorno per circa 18gg misurando in continuazione il grado zuccherino.
Oggi siamo al 18esimo giorno e il mostimentro mi indica 1 grado.
Ora volevo dei consigli su come agire. Nel senso che avevo intenzione di svinare all'aria non appena arrivati a 0 gradi zuccherini e riporre il vino in damigiane da 54 litri. Vorrei sapere innanzi tutto se mi consigliate di cercar di far partire la mallolattica subito riscaldando leggermente la cantina e portado la temperatura a 20gradi.
Poi se è il caso di mettere da subito sul vino dell'olio enologico in modo da eliminare l'ossigeno e cercare di favorire l'attivazione dei batteri (considerando che avevo previsto di travasare senza aria il vino nella cisterna di acciaio nelle prime settimane di dicembre in modo da eliminare anche le feccie più spesse ma dargli il tempo eventualmente di fargli fare la mallolattica). Inoltre avevo intenzione di far analizzare il vino, prima del primo travaso di dicembre, in modo da determinare l'eventuale aggiunte di solforosa.
Infine ho letto diversi post sulla mallolattica sul vostro forum ma non mi è chiaro totalamente in che modo riesco a rendermi conto che la mallolattica è partita effettivamente (il colore del vino in questo momento è di un bel rosso rubino e ha un sapore intenso, all'olfatto ed al gusto non si sentono tracce di acidità o altro).
Grazie e a presto, Donato