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Colmatore botte. 
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Iscritto il: 26/10/2015, 12:36
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Salve.
Quest'anno (14 settembre) , per la prima volta, ho acquistato 200 lt di mosto, il quale, l'ho versato in una botte di rovere da 240lt.
Ebbene, desidero chiederVi:
1. sono ancora in tempo per mettere il "COLMATORE"?
a) in caso positivo, ho sentito persone che mettono grappa e/o wisky nel colmatore? Mhmmh sono indispensabili?

2. Il tappo superiore della botte (da dove è stato introdotto il mosto), attualmente è ancora aperto (c'è soltanto una retina con piccoli buchi). Quando, andrebbe messo il tappone (se non uso il colmatore)?

3. Leggendo in giro, mi è sembrato di capire che man mano che si svuota la botte, questi va sempre reintegrata con altro vino? Mhmh ... io notavo che mio padre, non reintegrava mai :) ... anzi, man mano svuotava direttamente un litro alla volta dalla botte. A fine febbraio, imbottigliava quel che rimaneva in delle bottiglie da 5 lt.
Ringrazio anticipatamente.


26/10/2015, 13:17
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:cry:

La botte è piena? :roll:
Il tappo è colmatore o gorgogliatore? :roll:
Di che vino parliamo? :roll:

Se ha smesso di fermentare devi chiudere la botte e molto velocemente, la botte deve essere sempre piena, togliere vino
significa buttare via tutto il resto del vino che rimane nella botte....

Ciao :|

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


26/10/2015, 14:45
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JeanGabin ha scritto:
:cry:

La botte è piena? :roll:
Il tappo è colmatore o gorgogliatore? :roll:
Di che vino parliamo? :roll:

Se ha smesso di fermentare devi chiudere la botte e molto velocemente, la botte deve essere sempre piena, togliere vino
significa buttare via tutto il resto del vino che rimane nella botte....

Ciao :|

- Non propria piena, potevano starci altri 20 litri.
- Mi è stato venduto per SYRA'
Mhmmh di solito mio padre spillava il vino + o - per l'11 novembre (o di nascosto a mia madre ... qualche giorno prima :D ) Ma mai ha integrato il vino mancante nella botte. Ripeto che verso metà febbraio, lo travasava in dei contenitori di vetro da 5 litri.
Per quanto riguarda il tappo, di solito veniva usato un tappo di sughero nella parte superiore che veniva apposto piu' o meno alla fine della fermentazione (circa 30/40 gg dopo la vendemmia). Adesso, a seguito di "sentito dire" mi sono incuriosito al """ C O L M A T O R E """ da apporre al posto del tappo di sughero nella parte superiore. Da quello che ho sentito, mi sembra che serva un pochino ad aromatizzare il vino, mettendo wisky/grappa ?
Grazie


26/10/2015, 19:37
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Mi astengo, se è come penso non stai facendo vino ma aceto... :oops:

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26/10/2015, 23:02
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JeanGabin ha scritto:
Mi astengo, se è come penso non stai facendo vino ma aceto... :oops:


Fammi capire meglio, per cortesia, grazie.


27/10/2015, 8:40
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Il contenitore si colma sempre con altro vino della stessa qualità. Se non lo colmi, specialmente, dopo che termina la fermentazione (ma anche prima, quando è già nella botte o damigiane), e non lo tappi bene e subito, il vino a contato con l'aria si ossida e prende lo spunto, ossia diventa aceto. Chiaro così? :D
Sono più resistenti i vini dotati di un buon corpo, tannici e di un alto grado alcolico.
Ci sono vini bianchi che, al contrario, devono restare scolmi per un lungo periodo. Devono ossidarsi per prendere le loro tipiche qualità, colore, aromi e sapore, e non diventano aceto. Ma sono vini molto forti, di uve particolari. Le uve a cui il vino va fatto questo trattamento sono molto poche: in Sardegna abbiamo la Malvasia Sarda (tipica di Bosa) e la Vernaccia Sarda (Oristano) che non hanno nulla a che vedere con altre uve omonime, se non il nome. E' accertato, da scavi archeologici ben documentati, che in Sardegna queste uve esistevano da millenni e si ricavava il vino già 3 mila / 3mila e trecento anni fa
Saluti
Pedru

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27/10/2015, 9:28
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Pedru ha scritto:
Il contenitore si colma sempre con altro vino della stessa qualità. Se non lo colmi, specialmente, dopo che termina la fermentazione (ma anche prima, quando è già nella botte o damigiane), e non lo tappi bene e subito, il vino a contato con l'aria si ossida e prende lo spunto, ossia diventa aceto. Chiaro così? :D
Sono più resistenti i vini dotati di un buon corpo, tannici e di un alto grado alcolico.
Ci sono vini bianchi che, al contrario, devono restare scolmi per un lungo periodo. Devono ossidarsi per prendere le loro tipiche qualità, colore, aromi e sapore, e non diventano aceto. Ma sono vini molto forti, di uve particolari. Le uve a cui il vino va fatto questo trattamento sono molto poche: in Sardegna abbiamo la Malvasia Sarda (tipica di Bosa) e la Vernaccia Sarda (Oristano) che non hanno nulla a che vedere con altre uve omonime, se non il nome. E' accertato, da scavi archeologici ben documentati, che in Sardegna queste uve esistevano da millenni e si ricavava il vino già 3 mila / 3mila e trecento anni fa
Saluti
Pedru


Mah ... fammi capire. Hai una botte con 200 litri di vino.
Ogni qualvolta, ti rechi in cantina per prendere 2 ( d u e ) litri di vino dalla botte di rovere, ne rimetti altri due litri da una damigiana messa da parte?
In questo modo il vino nella botte non finisce mai???? Non capisco


27/10/2015, 10:42
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Gicar ha scritto:
Mah ... fammi capire. Hai una botte con 200 litri di vino.
Ogni qualvolta, ti rechi in cantina per prendere 2 ( d u e ) litri di vino dalla botte di rovere, ne rimetti altri due litri da una damigiana messa da parte?
In questo modo il vino nella botte non finisce mai???? Non capisco

Eh si, la botte va tenuta colma. Oppure si trasferisce il contenuto in contenitori più piccoli. Oppure, che in fin dei conti è la stessa cosa, quando si giudica il vino pronto lo si imbottiglia e a quel punto la botte si svuota.
Chi fa il vino in botte normalmente tiene da parte un po' dello stesso vino in contenitori più piccoli (bottiglioni ad esempio) e quando spilla il vino colma la botte, ed è a questo che servono i tappi colmatori


27/10/2015, 11:00
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Una volta, tanti anni fa, a sud si faceva vino che era anche 15/16° alcoolici, probabilmente permetteva una conservazione
maggiore rispetto al presente.
Ricordo mio nonno che mi raccontava come andava a prendere un litro di vino e gli veniva spillato direttamente
dalla botte, o come andava a comprare le nazionali e le vendevano a pezzo....
I tempi sono cambiati, almeno sembra, mio nonno parlava del 1940/50, siamo nel 2015.
La botte di rovere serve per affinare il vino, non più o quasi come contenitore, quindi la si tiene piena e al limite quando pronto
si imbottiglia tutto.
Ogni procedura diversa comporta una perdita del vino, sopratutto se non si utilizzano solfiti a proteggerlo, l'esposizione all'ossigeno
non fa che compromettere il vino, inizialmente con la fioretta, in seguito direttamente in aceto.

Ciao

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Aleksandr Solženicyn


27/10/2015, 15:17
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JeanGabin ha scritto:
Una volta, tanti anni fa, a sud si faceva vino che era anche 15/16° alcoolici, probabilmente permetteva una conservazione
maggiore rispetto al presente.
Ricordo mio nonno che mi raccontava come andava a prendere un litro di vino e gli veniva spillato direttamente
dalla botte, o come andava a comprare le nazionali e le vendevano a pezzo....
I tempi sono cambiati, almeno sembra, mio nonno parlava del 1940/50, siamo nel 2015.
La botte di rovere serve per affinare il vino, non più o quasi come contenitore, quindi la si tiene piena e al limite quando pronto
si imbottiglia tutto.
Ogni procedura diversa comporta una perdita del vino, sopratutto se non si utilizzano solfiti a proteggerlo, l'esposizione all'ossigeno
non fa che compromettere il vino, inizialmente con la fioretta, in seguito direttamente in aceto.

Ciao

Sono del sud come tuo nonno. Incuriosito ho chiesto ad un anziano del posto, vicino casa mia. Ebbene, il tizio produce vino proprio, piu' o meno la stessa gradazione 15/16 gradi di tuo nonno. Premetto che il mio, da quanto mi ha riferito il tizio che m'ha venduto il mosto, quest'anno si dovrebbe attestare all'incirca sui 15 gradi. L'anziano, da me interpellato mi ha detto che, lui non integra mai vino, dopo aver pigiato l'uva e fatto "riposare" il mosto per una dozzina di ore, viene trasportato e travasato in delle botti di castagna. Sul tappo di queste botti, mette questi benedetti COLMATORI con all'interno grappa oppure wisky che lascia sempre fino alla fine del vino. Mi ha detto anche che, alla fine di gennaio/metà febbraio, travasa il vino in un'altra botte perché alla base della botte è depositata lui la chiama "FECCIA" (per intenderci semi dell'uva). Il vino travasato, senza aggiunta di BISOLFITI, tranquillamente fino a giugno si mantiene in ottime condizioni, comincia ad acetarsi con l 'arrivo del primo caldo. Queste botti sono tenuti in cantina, ambiente ben arieggiato, quasi al buio poco esposto alla luce del sole. Sistematicamente, a settembre, prima della vendemmia, lava per bene le botti con bicarbonato e/o sale marino, risciacquate e messe ad asciugare non prima di mettere lo zolfo 24 ore prima di mettere il mosto.
Mi ha consigliato che se ho tanto vino e che questi deve durarmi due anni, sarebbe meglio che a febbraio metà lo imbottigli.
Almeno cosi' mi e' sembrato di capire.
Attendo vostri pareri.
Ringrazio per l'attenzione.


27/10/2015, 19:33
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