Ciao, apprezzo molto la tua apertura e capacità di confronto.
Vedo che troppo spesso si va al "muro contro muro", diciamo così ideologico, che secondo me non porta da nessuna parte. Ognuno ha le sue ragioni, ma spesso non ci rendiamo conto che scontrarsi è una lotta tra poveri.
Guarda, non per dire che da me le cose vadano meglio che altrove, ma ti assicuro che qui le realtà interessanti sono molte da quel punto di vista.
C'è ad esempio l'associazione "I dolomitici", composta da 10 cantine private di piccole dimensioni che puntano sulla massima qualità in vigneto e in cantina e mi pare siano tutti bio.
Poi c'è la cantina di Toblino ad esempio, che ha intrapreso la strada del bio da qualche anno con risultati a mio avviso molto buoni.
Un altro esempio è rappresentato dalle cantine Ferrari, quelle dello spumante, che gestiscono alcuni vigneti di proprietà in quel modo e credo stiano programmando una linea di vinificazione bio.
Tutto è partito da iniziative private molto volenterose e di nicchia, poi a ruota hanno iniziato ad accodarsi le cantine sociali....che si tratti di filosofia aziendale o convenienza commerciale poi non sta a me stabilirlo.
In ogni caso, i vigneti certificati nella mia provincia hanno subito negli ultimi 4-5 anni un aumento vertiginoso.
Come ricordavo in altri messaggi, non sostengo che il bio sia un punto massimo di arrivo, o che tutti gli altri siano degli incapaci, o inferiori: semplicemente, conoscendo quel mondo dall'interno, rivendico rispetto verso chi ogni giorno vi si dedica con passione. Ci sono infatti un sacco di luoghi comuni e pregiudizi in materia, che in larga parte sono stati negli anni smentiti dai fatti