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biglietti vinitali 
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Sez. Tartufi
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E' stata una bella esperienza, anche se in un giorno solo si può vedere (purtroppo) solo una limitata parte di tutta la manifestazione...
Certo fa impressione vedere quanti vini ci sono a giro per l'Italia :) Sarebbe molto bello poter assaggiare vini di tutte le regioni, ma servono necessariamente più giorni, altrimenti è praticamente impossibile.

Devo dire che i vini marchigiani, a mia insaputa, sono molto particolari; da provare ;)
Per quanto riguarda l'affollamento, lo stand "Toscana" penso abbia battuto tutte le altre; era molto difficile poter degustare, c'era sempre la fila agli stand.

x Luke: le regioni dalle quali "siamo andati" sono state Toscana, Piemonte, Marche e Veneto ;)

_________________
Saluti,
Flavio.


12/04/2010, 22:30
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12 piccoli consigli per il prossimo vinitaly

1 dare degli obiettivi alla visita (per bighellonare si può stare a casa)
2 consultare il sito della fiera (non dovrebbe essere difficile...)
3 visita mirata alle cantine espositrici ( ce ne sono a centinaia....mica le puoi visitare tutte)
4 assaggi mirati ( non si può assaggire tutta l 'enologia italiana )
5 ringraziare e confrontarsi con chi ti fa assagiare il prodotto ( per loro il prodotto è un figlio)
6 munirsi di penna e taccuino per annotare impressioni degli assaggi ( per farsi la propria storia sensoriale)
7 dare appuntamento a qualche operatore di propria conoscenza ( due parole ti fanno entrare nell ambiente)
8 andare ad un convegno ( ce ne sono sempre di interessanti)
9 non andare con il compagno di merende ( dagli appuntamento al ritorno)
10 non vagare sbevazzando e mendicando assaggi ( per non far la figura degli accatoni pirla)
11 prepararsi per temo con un amico operatore o con l' amico dell' amico per procurasi il biglietto gratis ( sempre più difficile..)
12 (per i non Trentini) prima di uscire passare dal padiglione dell olio mangiando molto pane per "sedare" il vino.

Uscito dall fiera, (non sono passato dall oglio e pane!) una solerte pattuglia della Polizia mi ha fatto l 'alcool test:
risultato: 0,2!
daltronde io sono Trentino...... ;)


14/04/2010, 17:10
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Sez. Tartufi
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Ciao JFF, prima di tutto consiglierei di utilizzare l'apposita sezione per presentarsi; è sempre una buona cosa ;)
Comunque grazie per le dritte; raccontaci, se vuoi, la tua esperienza al Vinitaly di quest'anno.
Ciao,

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Saluti,
Flavio.


14/04/2010, 17:59
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Grazie Flavio, per la tua dritta.....ho eseguito ;)
Con piacere in sintesi racconterò la mia esperienza al Vinitay.
Quest' anno volevo dedicarmi alle bolicine classiche e quindi sono stato allo stand del Trento doc ed ne ho assaggiati di 6 cantine: ........................................... Dopo questa ho voluto fare un paragone spostandomi in Franciacorta dove ho degustato le cantine: .........................................
Al Vinitaly non ci sono vini buoni o vini cattivi, ci sono quelli che piacciono o no. Devo dire che il mio palato ha apprezzato molto di più i Franciacorta (ahimè che son trentino), più "freschi", gradevoli,fragranti ed equlibrati.
Ho visitato alcuni operatori che non sprizzavano gioia per l'andamento del mercato, anche se alla fine esprimevano un cauto ottimismo per il futuro. Ho partecipato ad un convegno dal titolo: Grande distribuzione, produttori e le prospettive di ripresa: come promuovere il vino italiano sui mercati interno ed estero. Relatori oltre ai produttori Gancia e Zonin hano partecipato Conad e Coop. In sintesi: aumento dei doc docg nella gdo e aumento del prezzo medio dei vini da tavola. Calano Champagne, aumetano le bollicine Italiane (evviva!). Quindi nella gdo il vino non soffre, soffre nel canale Horeca e nel dettaglio tadizionale, specialmente nelle enoteche. Prospettive per le l aumento vendite? secondo i produttori in sostanza l solite cose : Marca, Territorio, Qualità, equilibrio del prezzo. Ma Fiammenghi top Buyer di coop ha snoccialato un dato che non sapevo facendo seguire una rovocazione: Prima del "metanolo" il consumo pro capite era di 120 litri anno ora è di 45 litri, quindi secondo lui bisogna stimolare e diffondere i consumi pro capite per rivitalizzare il settore. Dovremmo ubriacaci di più?! Giro a voi la provocazione........che ne pensate?

un saluto a tutti!


14/04/2010, 19:15
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Salve a tutti!

Molto interessante il tuo post JFF.
Di solito non è concesso menzionare i nomi delle ditte in questo forum.
Però, magari, visto che si parla di vinitaly si può fare un eccezione....chiedo pertanto a chi di competenza cosa fare.

Grazie del tuo intervento e faremo in modo di approfondire le riflessioni poste.

Saluti.


14/04/2010, 21:26
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si, è difficile parlare di vinitaly senza nominare il nome delle cantine!

mi ero scordato di dire qual'era stato il mio assaggio preferito:
il vino Sasyr, un 60% Sagiovese e 40% Syrah, vitigno, quest'ultimo, che per me era soltanto uno dei tanti scritti sui libri di testo! solo al vinitaly ho iniziato a capirlo e non mi dispiace affatto!!
ottimo connubio a parer mio con il Sangiovese, almeno in quelle percentuali; mi dispiace solo non ricordare l'annata.
Flavio non è che per caso hai avuto l'accortezza di prendere un volantino di quell'azienda?
il vostro miglior assaggio?
Luke

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14/04/2010, 21:56
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Meglio comunque non fare nomi di cantine e produttori. Meglio indicare solo i nomi delle denominazioni di origine.
Ciao,
Marco

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14/04/2010, 22:00
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Luke ha scritto:
Flavio non è che per caso hai avuto l'accortezza di prendere un volantino di quell'azienda?

Volantini non ne ho presi, però mi ricordo bene il nome ;)
Ti scrivo il sito via MP.
Luke ha scritto:
il vostro miglior assaggio?

Il vino che mi è piaciuto di più è stato un Syrah in purezza, era un IGT Toscano della Val di Cornia.
JFF ha scritto:
... Giro a voi la provocazione........che ne pensate?

Si sente parlare molto in questo periodo di dealcolizzazione, per offrire vini di più bassa gradazione ed alzare i consumi pro capite. Potrebbe essere una giusta strategia, ma quanto dovrebbero costare questi vini? Dovranno avere prezzi minori di quelli a più alta gradazione presumo... quindi alla fine si riuscirebbe davvero a far ripartire il settore? Chi vivrà...

_________________
Saluti,
Flavio.


14/04/2010, 22:16
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Penso la strada della dealcolizzazione nasconda qualche insidia:
Non sappiamo a oggi, ed è difficilissimo prevedere, quale consumo potrebbe avere sul mercato un prodotto che viene snaturato rispetto alla sua grande tradizione.
Un altro rischio è che questo prodotto "mangi" la quota del mercato esistente non producendo aumento di consumi ma una semplice diversificazione del mercato e questo innescherebbe una serie di problemi (costi) senza ottenere aumento di volumi e di conseguenza risultati economici negativi.
Penso che la strada passi attraverso il riconsiderare, culturalmente e con forza, il vino come alimento della nostra dieta e tradizione. Il famoso bichiere di vino al pasto si inserisce perfettamente nella nostra dieta con i benefici accertati dalla scienza medica. Semplificando, se la media fosse un bicchiere al pasto, la quota procapite arriverebbe a 73 litri a testa (molto meno dei 120 litri procapite "ante metanolo") con un aumento comunque sensibile rispetto ai 45 litri di oggi. Questo dato, anche se molto teorico, ci indica che c'è un interessante e potenziale spazio di miglioramento dei consumi. Solo con un 10% in più dei consumi, dei 45 litri di oggi, sconvolgeremmo in positivo il mercato italiano.
Ora viene la parte difficile: chi dovrebbero essere gli attori e i registi per questa operazione "cultural-dietologica-tradizionale" per stimolare i consumi ? I produttori? le associazioni? i dietologi? la politica? la scuola?......agraria.org??? (non mettendo limiti alla provvidenza!) ..... a voi la palla!

bye
John


15/04/2010, 10:37
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Attori? registi?

Mi pare si stia un po' travisando la situazione, fino a pensare che un dietologo consigli di bere vino. Dato che si parla di ''vendere'' non si può che tenere un'ottica commerciale. Il vino è in quest'ottica un prodotto, come tale và pubblicizzato. Gli attori sono giocoforza i venditori (dato che nessun'altro ha interesse a far promozione), le associazioni di venditori, aiutati (come per tutta l'agricoltura) dagli enti istituzionali, anche se esser sempre a pianger soldi allo stato e alla ce non è bello... dato che prima o poi chi ti dà soldi vorrà qualcosa in cambio.

L'unico modo se proprio vuoi una voce ''medica'' è finanziare ricerche che potrebbero unirsi alle sirene che cantano le lodi del vino, o di un tipo di vini; come già penso accada. Semplicemente basta amplificare quelle che daranno risultati utili al vendere e snobbare quelle che diranno il contrario.

Sono stato un po' secco, tanto da poter far credere di considerare queste parole la Verità... ma so io per primo che è solo una opinione... e sono prontissimo a cambiarla di fronte a fatti o ad argomentazioni molto convincenti :D

p.s.mica saremo un po' ot?


17/04/2010, 12:56
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