complimenti Lisa.....dici proprio bene! Con una grande uva certamente si può fare un grande vino senza interventi particolari.....uno dei problemi di chi va in bottiglia, è che questo benedetto vino deve essere ineccepibile anche dal punto di vista della sua stabilità, ma non entriamo nel merito di tutto questo......desidero solo significare che dovremmo far crescere di più l' utenza che consuma il vino, fargli accettare quel lieve filo di deposito in bottiglia,un colore più carico senza che questo vada ad incidere sul suo aspetto organolettico......tralasciando la stabilità che si può raggiungere nel tempo, sono d'accordo anch'io per un vino che venga toccato il meno possibile, però questo non sempre è possibile, purtroppo....sono talmente tante le tipologie dei vini.....alcune si possono fare senza interventi, altre sono più impegnative.......del vino e del suo mondo si potrebbe parlare all'infinito......ho letto qualche tuo intervento, complimenti ancora........cordiali saluti Raoul
Vorrei un consiglio in merito a l'olio enologico, mi e stato detto che e possibile riutilizzarlo dopo che e stato usato, come dovrei comportarmi in merito?
eliodoro ha scritto:Vorrei un consiglio in merito a l'olio enologico, mi e stato detto che e possibile riutilizzarlo dopo che e stato usato, come dovrei comportarmi in merito?
e' un olio non vegetale senza scadenza...sta solo a contatto del vino e lo rimetterai a contatto del vino...quindo secondo me si può riutilizzare senza problemi.
Non condivido molto il non uso del matabisolfito...un conto se va aggiunto come curativo allora chiaro prima faccio un'analisi e poi mi dicono come e quanto aggiungerlo..ma come preventivo qundo pigio, sull'uva o nel mosto appena schiaccito un 5gr per quintale ce lo metto sempre...a meno che uno selezioni l'uva acino per acino ma credo sia impossibile... è anche vero che l'habitat aiuta molto ma sono del parere che il vino buono lo faccia anche chi è capace di farlo...per questo a volte si è seguiti da enologi e i più bravi si fanno anche pagare non poco perchè il gioco vale la candela.
Il metabisolfito non è un prodotto curativo, ma solo preventivo. Siamo d'accordo sull'uso del metabisolfito, il problema grande è che spesso e volentieri non si conoscono le normali conseguenze di un uso non corretto del prodotto.
Arrivo buon ultimo perché l'argomento mi era sfuggito, ma la cosa mi coinvolge e devo proprio dire la mia. Faccio vino da parecchi anni, per tradizione familiare. Dico senza mezzi termini che sono contrario ad usare qualsiasi sostanza estranea a quella che già è presente naturalmente nell'uva, compresi i lieviti selezionati. E pensare che, a volte, discutendo con qualche "persona informata" (?) e con qualche diploma specifico, mi si dice e che un vino, senza bisolfito non è vino! mi è capitato con un mio corregionale anche qui nel forum. Bene, rispetto tutte le opinioni, ma come si ad affermare certe cose? ho il sospetto che certa gente senza uso di metabisolfiti, caseine, lieviti selezionati e chi più ne ha più ne meta, non sia in grado di produrre vino, e perciò credono che non riescano a farlo neanche altri, non mi sembra accettabile. Talebano? no, mi sono sempre trovato bene e il mio vino (produzione amatoriale) è conosciuto e apprezzato e certi ragionamenti pseudo moderni non li accetto. Saluti Pedru
Ben datto pedru, finalmente qualcuno che mi rinquora, anch'io faccio il vino all'antica senza aiuto di alcuna sostanza. Mio padre diceva sempre "il vino si fà da sè basta volergli bene" e poi aggiungeva "chi per fare il vino ha bisogno di corettori è meglio che beve l'acqua" ovviamente si riferiva ai produttori privati come noi, è chiaro che le cantine commerciali non possono farne a meno per ovvi motivi. Ringrazio anche Lisa83 per aver sfatato l'idolo del metabisolfito quasi ero tentato anch'io di iniziare a farne uso, credo che ora più che mai resto sulle orme dei miei avi, anche perchè io non possiedo più una vigna e quindi se devo comprare l'uva per fare il vino "manipolato" come la cantina, tanto vale che compro direttamente il vino, no?!?
Non sono contro ne pro certi additivi, di tutti i generi, fermo restando che non ve ne sono solo di chimici, per esempio per la chiarifica e per aumentare l'acidità si può fare con prodotti naturali. Penso però che dipenda un pò da quello che uno produce, se produce vino annualmente, in quantità che soddisfano il suo fabbisogno e quello dei suoi conoscenti, pronto e bevi, non credo ci sia bisogno di additivi paritcolari e chimici, certo che se vuoi fare del commercio e magari pure inviare il tuo vino a Tokio o a Città del Messico, se non aggiungi additivi vendi poco.... Insomma, bisogna rimanere un pò con i "piedi a terra"....