Marco DR ciao,
riguardo alle tue ultime due domande provo a dare una risposta...
come ho detto anche in un altro post, l'enologo può essere definito come una specie di "pittore" del vino.
la materia pirma, le uve prodotte da un determitao vigneto, possono diventare un vino, buono, bevibile così come (grazie all'anologo) un prodotto che dona emozioni a chi lo beve!
potreste pensare che io stia esagerando, ma il vino è arte (almeno per come la penso io).
A partire dal campo, si determina il vino che sarà...basta un minimo cambiamento a livello di coltivazione, di gestione di campo, così come in vinificazione e in ogni piccolo passaggio che porterà il mosto ad diventare vino che il risultato finale cambia.
so che può sembrare esagerato questo discorso ma l'ho sperimentato negli anni!
basta un travaso, un giorno di macerazione in più, una pressatura più o meno soffice, l'uso dell'acciaio piuttosto che del legno per l'affinamento, il periodo di affinamento in bottiglia, lo stesso tappo!, incidono sul sapore del vino finito.
il vino deve essere espressione del territorio...e capire come le uve di quel vigneto possono esprimersi al meglio è compito dell'enolgo!
bisogna poi dire che si puo riuscire ad ottenere un vino di buona qualità anche senza l'enologo ma il fatto di ottenere tutti gli anni un vino di un certo pregio, anche in annate difficili da gestire, non è facile.
inoltre, nel caso di un arresto fermentativo è molto difficile far ripartire la fermentazione senza conseguenze negative...nel caso di uve affette da marciume è difficile produrre un vino di buona qualità...un annata in cui le uve sono poco/troppo mature va gestita con molta prudenza....
Dalle analisi si capiscono molte cose, ma una cosa di fondamentale importanza è la degustazione del vino.
degustando il vino si capisce se è necessario fare un travaso, terminare il periodo di macerazione, continuare il periodo di affinamento, la messa in commercio del vino inbottgliato così come il momento stesso dell'imbottigliamento e molte molte altre cose!
insomma capire tutte queste cose permetterà di ottenere un vino che dona emozioni piuttosto che un tavernello!!
nel caso del tavernello bisogna dire che non è un vino che abbia dei difetti...e l'enolgo in quel caso è molto bravo perché ogni anno riesce ad ottenere lo stesso prodotto, di tipo standard, senza difetti, con lo stesso sapore, odore, colore...
ma non mi risulta che la gente usi del tavernello per festeggiare le date da ricordare! :>
scusate se sono stata lunghissima!
spero di non avervi annoiato troppo!
ciao!