Ciao a Tutti, per la prima volta quest'anno mi sono cimentato nella produzione di vino (per uso familiare). Si tratta di un vino rosso proveniente da 90% uve di negramaro e 10% fiano (le ho unite insieme perchè la quantità era esigua). Dopo la pigia-diraspatuta ho eseguito, una prima macerazione di 24 ore cui è seguita la fermentazione tumultuosa durata qualche giorno. Terminata questa ho trasferito il mosto-vino in contenitori di plastica chiusi ermeticamente. Da lì ho lasciato che il vino continuasse la fermentazione lenta e la sua "maturazione". Oggi incuriosito da come stessero procedendo le cose ho dato uno sguardo all'interno del recipiente ed ho notato la comparsa di "briciole" bianche. Guardando un pò in rete ho dedotto che forse il vino è affetto da fioretta. Arrivati a questo punto posso ancora recuperare il vino filtrandolo e facendo qualche trattamento (pasticche antifioretta, dischi paraffina con essenza di senape) o faccio prima a buttarlo? Assaggiandolo mi è sembrato abbastanza che abbia un buon grado alcolico però non è dolcissimo (anche se questo può dipendere dal fatto che dovrei travasare)
Che mi consigliate di fare?

PS.Essendo un vino per uso familiare non ho aggiunto ne lieviti selezionati ne anidride solforosa

Elimina la fioretta con uno scolino e inizia ad utilizzare le pasticche antifioretta.

Ciao Marco

Probabilmente il tutto è dovuto da quanto affermi: "ho trasferito il mosto-vino in contenitori di plastica chiusi ermeticamente"...
questa non è di certo un bene, anche se ermetici se contenitori cilindrici tipo bidoni, per intenderci, tra il vino e il coperchio
c'è una quantità di ossigeno tale che favorisce la fioretta, sicuro che se lo tieni negli stessi contenitori una piccola pastiglia
antifioretta da damigiana non serve a nulla, sarebbe poco efficace....
Ciao

ok grazie per l risposte, un' ultima cosa un mio amico ha un scatola di pastiglie antifioretta da 12 pz che non ha mai utilizzato...le ha comprate nel 2009, che dite sono ancora utilizzabili o hanno una scadenza? sulla scatola non è indicato nulla

PS.è giusto per informarmi e poi mi sembra un peccato non utilizzarle se sono ancora buone

Credo siano buone, magari sostituitele ogni 15 giorni

ciao blusnake e grazie per la pazienza e per tutt le risposte, ancora non sono intervenuto con le pasticche antifioretta sia per mancanza di tempo e sia perchè parlando con il proprietario di un consorzio agrario mi ha detto che potrei usare metabisolfito di potassio perchè oltre che preventivo è anche curativo contro casse, girato, filante e spunto acetico. Mi ha detto che è utile contro la fioretta è vero? o cerca solo di vendermi il prodotto?
Sarebbe ipotizzabile un utilizzo complementare di entrambi i prodotti? (pasticche antifioretta e metabisolfito)
Ho letto che nelle giuste dosi la pasticca antifioretta non ha effetti collaterali, vale lo stesso discorso per il metabisolfito? Una volta somministrato quest ultimo prodotto al vino bisogna aspettare un tempo di carenza o non è necessario?

PS.: Ho assaggiato il vino dall'ultima volta e mi sembra veramente buono per cui mi sono deciso a non volerlo "abbandonare" a se stesso...

Guarda che è quello che sta succedendo, (abbandonarlo a se stesso), il tempo passa e lui si ammala sempre di più....

Ciao

Usa entrambi i prodotti
Il metabisolfito ha degli effetti collaterali, con dosi eccessive (vedi le altre discussioni nella sezione). Sono previsti i limiti di aggiunta dalla comunità europea . Le indicazioni sulle modalità d'impiego le trovi sulla confezione.


Ciao

Ciao Blusnake, venersi scorso,finalmente ho trattato il vino. Ho fatto come mi hai suggerito, usando in maniera complementare sia pasticca che metabisolfito, rispettando le dosi scritte sulla confezione, 3gr/hl di potassio metabisolfito, adesso vorrei sapere quanto tempo bisogna aspettare prima di poter "ribere" il vino? Ho provato a cercare in discussioni precedenti ma non si fa mensione di eventuali "periodi di carenza" da rispettare.

Puoi berlo già adesso