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trambusto
Iscritto il: 03/11/2011, 13:51 Messaggi: 5
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Innanzi tutto complimenti a coloro, moderatori ed utenti, che contribuiscono a far in modo che questo forum sia patrimonio culturale di tutti. Non sono una eminenza grigia nella vinificazione, pur provenendo da una famiglia di contadini, e vi chiedo umilmente vostri pareri. Infatti lo scorso anno, ma semmai ve ne farò partecipi in un altro post, nel vinificare sono stato un disastro. Do degli elementi preliminari che potrebbero esservi utili a fare una valutazione delle analisi del vino effettuate dopo il primo travaso. • Vendemmia 25 settembre 2011. Uve bianche miste dei castelli romani, principalmente malvasia Candia e bonvino di Velletri. Quintali circa 18. • Svinatura dopo 6 giorni senza craspi in botti di castagno. • Primo travaso dopo ulteriori 20 giorni Vi chiedo di commentare le analisi: • Vino bianco: Hl 13. • Alcool all’ebulliometro: 13,30 • Acidità volatile: 0,43 • Acidità totale: 4,9 • Anidrite solforosa totale mg/l: 64. Vi chiedo altresì un parere circa il trattamento consigliato da effettuarsi in una unica soluzione nel prossimo travaso fra una settimana: • Acido tartarico: gr. 100 per HL • Metabisolfito: gr. 12 per Hl. • Gelatina: gr. 20 per Hl. Ulteriore trattamento da effettuarsi in primavera con 25 gr per Hl di anticasse sciolto in vino freddo.
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03/11/2011, 14:00 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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L'acidità totale è bassa, giustamente ti hanno consigliato di acidificare con tartarico. Per quanto riguarda la quantità di metabisolfito ritengo che sia troppa da aggiungere in un'unica soluzione. Andrebbe come minimo distribuita in un due step e omogenizzata (inoltre sarebbe da capire quanto è la solforosa libera, parametro non menzionato dalle analisi). Per l'aggiunta di gelatina non mi esprimo, perchè non conosco i parametri organolettici del prodotto, ne lo stato di limpidezza. Ciao e grazie anche a te Marco
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03/11/2011, 16:13 |
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trambusto
Iscritto il: 03/11/2011, 13:51 Messaggi: 5
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Grazie mille Blu. Nelle analisi la solforosa libera non mi è stata evidenziata. Per quanto riguarda la quantità di metabisolfito, che ne pensate se: • nel prossimo travaso ne addizionassi 6 gr. per Hl, anziché 12, unitamente al trattamento di acido tartarico ed alla gelatina. • Dopo 15 giorni facessi un ulteriore travaso (il terzo) per la pulizia definitiva del vino e addizionassi altri 6 gr. per hl di metabisolfito? Il trattamento di acido tartarico potrebbe bastare ad ottimizzare l’acidità totale? Quando credete che possa travasare il vino dalle botti di legno a quelle di vetroresina, tenendo conto che a febbraio dovrei fare il trattamento anticasse? C’è qualcosa che potrei fare per migliorare la qualità del vino, quale risulta dalle analisi?
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04/11/2011, 16:40 |
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BluSnake
Sez. Industria Enologica
Iscritto il: 05/12/2009, 22:37 Messaggi: 3371 Località: Mildura (Australia)
Formazione: Enologo
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Ok per la distribuzione del metabisolfito. Con la quantità di acido tartarico dovresti essere apposto. Con il prossimo travaso sposterei la massa in vetroresina. Eviterei il trattamento con anticasse, perchè non dovresti averne bisogno.
Ciao Marco
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05/11/2011, 18:04 |
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trambusto
Iscritto il: 03/11/2011, 13:51 Messaggi: 5
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Marco come al solito sei preciso e puntuale. Domani mi tocca il il travaso, visto che mi sono liberato dall'impegno della molatura delle olive e l'olio è già in dispensa, e lo farò come convenuto. Grazie a tutti
Giancarlo
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05/11/2011, 21:57 |
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trambusto
Iscritto il: 03/11/2011, 13:51 Messaggi: 5
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Come da suggerimento di Marco ho fatto il trattamento acido tartaricoco, 6 g bisolfito per hl e gelatina. Sabato dovrei fare il travaso in vetroresina ed aggiungere altri 5/6 grammi di metabisolfito per hl (ma è proprio necessario?). Ho fatto l'assaggio e l'esame del vino. Il gusto è gradevole e fa sentire i suoi 13,3 gradi alcolici. All'esame visivo risulta limpido, ma molto carico di colore. Ossia non ha il leggero colore paglerino, ma risulta un colore intenso. Da cosa può dipendere e come posso ovviare? In questo caso ritenete giovevole il trattamento anticasse. Se si, quando e con quali modalità? Ed a titolo di curiosità, se rifacessi un ulteriore trattamento con gelatina, cosa potrebbe succedere. Scusatemi ma voglio imparare. Saluti
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16/11/2011, 20:38 |
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