Affinare in terracotta

Buongiorno,
volevo sapere cosa ne pensate dell'affinamento di piccole quantità di vino in terra cotta.
Se qualcuno ha provato e con quali risultati.
Ne ho sentito parlare positivamente da un leggendario enologo italiano.
E sarei incuriosito magari di provare anche io un giorno.

Maikol

Questa idea mi intrippa di brutto. Stai parlando di terracotta smaltata o di quella "normale"?
Maddmax

Figata....
le anfore hanno un effetto di microossigenazione del vino, simile a quello delle botti..
conferiscono dei sentori minerali che in alcuni vini possono dare risultati eccezionali..
il problema piu grande di un affinamento in anfora è riuscire a chiuderla bene.. cioè riuscire a sigillarla senza far entrare aria..

Non ricordo bene se in trentino o Friuli, c'è un viticoltore che usa questa tecnica, con le giare interrate,
ma usa la tecnica degli etruschi se non erro, con dentro le giare tutto il mosto compreso di frutti...
Se non sbaglio molto tempo fa ne parlammo già sul forum.
Anche alla tele avevano fatto un servizio in merito, ma non ricordo quanto tempo fa, mentre invece ho visto un
servizio poco tempo fa di un altro viticoltore che adotta più o meno la stessa tecnica.

Ciao

Sarebbe da provare

Buonasera a tutti,
In Georgia dove fanno il vino da 7000 anni
utilizzano la tecnica delle giare interrate come dice il nostro amico Jean enon solo lì,
interrate perché credono fermamente all'elemento terra dove nasce l'uva(filosofico "dinamico")
io comunque pensavo un'affinamento classico tipo alternativa
alle botti Inox/rovere.Esistono rivestite con smalto adatto agli alimenti o con una copertura di cera d'api,
l'ideale per me sarebbe grezza e so quanti problemi crea
Il primo l'igiene ,il secondo l'eccessiva porosità e il problema di un eventuale iperossigenazione.
In più il problema di prenderle atossiche perché se non lavorate bene con materia
giusta portano problemi di metalli pesanti.
Comunque se riesco con i money foglio provare a fare un esperimento.

Un saluto
Maikolk

Ah mi scordavo é tipo un affinamento in cemento
non vetrificato(praticamente illegal).
Però volevo capirci qualcosa di più...

http://www.sorgentedelvino.it/elisabett ... teroldego/

maikolchateau ha scritto:Esistono rivestite con smalto adatto agli alimenti o con una copertura di cera d'api,

bah se la devi prendere vetrificata allora non ha senso.. cioè ha una funzione puramente estetica.. l'unico effetto positivo potrebbe essere la coibentazione che l'argilla offre.. ma a questo punto conviene una classica vasca in cemento che puoi trovare molto più facilmente..
se vuoi usare del cemento non vetrificato si può trattare spennellando su tutta la superficie una soluzione di tartrato di potassio.. in modo che si crei uno strato di tartrato che isola il vino dal cemento vero e proprio..

io ho visitato personalmente la cantina di Elisabetta Foradori. le anfore che usano loro se le fanno fare appositamente da un artigiano spagnolo, che ne produce una quantità molto limitata e hanno dei costi notevoli. una volta arrivate in cantina chiamano un fabbro che costruisce su misura un coperchio in acciaio in modo da poter avere una tenuta stagna, questo perchè ogni anfora ha misure diverse e nessuna è perfettamente tonda.. sono fatte a mano.... e poi non tutte sono interrate, molte hanno dei supporti appositi che le tengono dritte in piedi.. da foradori fanno una macerazione con le bucce in anfora per dei tempi lunghissimi, parecchi mesi, cosa che enologicamente sembra una eresia.. eppure viene fuori un vino eccezionale.. difficile ma eccezionale..

e poi in anfora non hai una iperossigenazione ma casomai una microssigenazione, che è tutt'altra cosa..

sicuramente non è facile reperirle, e se si trovano si spende parecchio. se le trovi dimmelo..

ah le anfore che usa foradori vengono chiamate tinaja di Villarobledo, Spagna
il vino macerato in anfora è lo Sgarzon e si fa 8 mesi di macerazione con le bucce dentro l'anfora.