Scusa Marco, posso chiederti una cosa?
A me due anni fa è successo che proprio nel periodo in cui dovevo imbottigliare c’era un amico di mio zio che è un chimico appassionato di vini (ed abita in Francia).
Gli abbiamo fatto assaggiare il rosso che tenevamo in damigiane e subito ci ha suggerito di fare delle analisi perché ha percepito chiaramente dell’acidità in quanto si sentiva un sapore pungente e poiché il vino è risultato davvero acido ci ha fatto effettuare una disacidificazione (non ricordo che prodotto ci ha procurato, era in polvere).
Il sapore è migliorato ma quello che vorrei adesso chiederti è che quel signore, alla nostra domanda se poi avremmo per forza dovuto travasare
(avevamo già fatto due travasi, il primo dopo 15 giorni dallo svinamento e l’altro a metà dicembre) prima di imbottigliare, ci ha detto che potevamo anche non farlo (come infatti abbiamo fatto) anche perché, siccome il fondo delle nostre damigiane è a forma di imbuto rovesciato, ci aveva detto che il precipitato si sarebbe trovato più in basso del buco – al centro del contenitore - da dove attraverso un tubicino il vino arriva al rubinetto
(quando dal rubinetto non esce più vino, sul fondo - quindi sotto il buco che porta al rubinetto - abbiamo misurato che rimangono circa due litri di altro liquido su 54 totali).
Non abbiamo allora fatto nessun travaso e abbiamo imbottigliato direttamente dal rubinetto alle bottiglie.
Quello che però adesso mi preoccupa un po’ e che tu dici che
BluSnake ha scritto: Comunque almeno un travaso in primavera deve essere fatto
…………….. questo significa che poichè noi non abbiamo fatto alcun travaso, è possibile che ci siamo ritrovati con qualche sostanza nociva per l’organismo nelle bottiglie e ce la siamo bevuta ?
Inoltre, noi in primavera non abbiamo mai effettuato travasi, il nostro travaso primaverile è rappresentato dall’imbottigliamento, cioè travaso da damigiane a bottiglie, sbagliamo di brutto ?