si, diciamo che sono due procedimenti diversi,
quella che dice Mantovano, mi corregga se sbaglio, è fatta con l'essenza di senape che dalle sue parti è molto diffusa e di facile reperibilità (così m idice mia cognata che abita in provincia di Cremona) e il procedimento come da sua ricetta in altro post è lungo è dà un ottimo risultato e pittosto limpido ( a me tra l'altro piace molto)...
quella che dico io è una ricetta che molto probabilmente è erede della SABA o sapa dei Romani, ovvero del mosto bollito per lungo tempo (fino a 72 ore) a fuoco lento in cui in alcune zone della Emilia Romagna aggiungono la frutta di fine stagione...io faccio una ricetta di Mostarda originaria del Chianti (io sono Toscano, se no si fosse capito
) molto simile in cui si aggiungono al mosto le pere e le cotogne, della frutta candita, scorze d iarancia e limone fresche cannella e senape macinata, in quanto il risultato finale è comunque simile ad una composta di colore scuro per cui l' opalescenza dovuta alla senape macinata non si nota...
spero di essere stato chiaro
saluti
MAU