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Tecnologia di trasformazione e conservazione dei prodotti orto-frutticoli
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Marmellate domestiche per uso alimentare

19/03/2015, 22:22

Prima di scrivere un nuovo argomento ho guardato se c'erano già discussioni a riguardo, ma non ho trovato niente di attuale perciò ne apro uno nuovo.

Ho un agriturismo con una capienza di 20 persone. Ho anche una quindicina di alberi (in tutto) da frutto intorno alla casa. Naturalemente ci faccio la marmellata, me la mangio e la servo a colazione. Visto che spesso il prodotto piace e gli ospiti lo vogliono comprare, ho allestito una specie di punto vendita con qualche marmellata.
La domanda è: per essere a norma, come devo compilare l'etichetta? mi hanno detto che per quantità così ridotte non c'è bisogno di allestire un laboratorio per la sterilizzazione, è vero? come si stabilisce il n° di lotto di un prodotto?
Grazie per la risposta!
L.

Re: Marmellate domestiche per uso alimentare

20/03/2015, 8:05

Per il laboratorio di hanno detto bene, ma credo tu debba sentire la tua ASL.
Per l'etichetta leggi qui:
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... cat_id=229

Re: Marmellate domestiche per uso alimentare

21/03/2015, 20:17

ciao Luisa,
il consulente che cura l'haccp per l'agriturismo sicuramente può occuparsi della progettazione delle tue etichette
ciao
Michele

Re: Marmellate domestiche per uso alimentare

22/03/2015, 18:42

Beh, forse Luisacipolla89 ha bisogno di qualche consiglio ... gratis. Ecco perche' c'e' il forum.
Maddmax

Re: Marmellate domestiche per uso alimentare

23/03/2015, 22:39

1) gratis si prendono le multe più impensate

2) gratis si possono cercare info online

3) gratis metto il seguente link al Reg. UE 1169/2011 dove l'articolo 9 riporta l'elenco delle informazioni obbligatorie

http://www.mi.camcom.it/c/document_libr ... upId=10157" target="_blank

Ho visto sugli scaffali etichette totalmente fuori legge, magari errori fatti in buona fede, ma vi garantisco che le multe su un minimo errore in etichetta sono salatissime. Su questa materia non si scherza.
E' per questo motivo che consiglio a Luisa di rivolgersi al suo consulente che sicuramente le darà informazioni generali in modo gratuito, poi, in caso di progettazione dell'etichetta si farà pagare.
Un conto è fare l'elenco delle informazioni, un conto è ragionare su come si vuole progettare un'etichetta... l'altezza minima del carattere, le informazioni aggiuntive (lecite) da dare al consumatore.
Insomma c'è un intero regolamento da studiare (per non parlare del D.lgs 109/92 che non è stato abrogato) prima di stampare un'etichetta che ci faccia dormire sonni tranquilli.

...e io non me la sento di consigliare!!


ciao
Michele
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