In attesa di foto, intanto vi mostro le dimensioni e lo schema del mio nuovo orto (ampliamento di quello intorno casa), in fase di creazione in un lotto di terra adiacente non coltivato da almeno 20 anni.
Dopo aver segnato i confini con dello spago, ho iniziato a rimuovere il cotico superficiale (una sorta di "ceretta") e poi ho provveduto ad una profonda vangatura (ca. 30-35 cm), durante la quale ho rimosso ciottoli, residui di ferro, calcinacci, pezzi di tubo (pezzi "dimenticati" dai muratori durante la costruzione delle case circostanti....); dopo le pioggie e le gelate della settimana scorsa, oggi il terreno era quasi in tempera e ho potuto finalmente iniziare la nuova stagione, seminando 250 g di Fave (var. Agadulce Supersimonia) su 4 solchi (interfila 20 cm, fila 50 cm, 2 semi per postarella) su un'area di 2x4 m (come da allegato).
Aspettando che la terra asciughi meglio, per poter terminare la vangatura di tutto il riquadro, sono impegnato questi giorni alla tanto "ardua" divisione delle aree, cercando di rispettare i criteri di consociazione, futura rotazione ecc.
Considerate che a breve spargero un bel pò di letame bovino, che un amico agricoltore qui vicino mi fornirà gentilmente; a tal proposito, la prima domanda:
secondo voi, meglio spargerlo e interrarlo uniformemente, o lasciare le aree destinate alle leguminose (piselli, fagiolini, fagioli....) senza letamazione, come già fatto per la fava?
Le dosi da rispettare, sempre i "canonici" 10 kg/mq?
Dopo sto poema, per ora mi fermo.
Grazie a tutti.