Orto e gatti di Valdorcia

QuiPerImparare concordo con te, la presenza di pali e canne non giova alle fotografie. In quanto alla siepe ci sarebbe anche sotto forma di ulivi cipressini o frangivento...messi però nel lato sbagliato.
Succede (almeno a me è successo) quando un cittadino sbarca in campagna e ti dicono "proteggiti dalla tramontana". Però dalla tramontana ero già protetto dall'orografia del luogo mentre sono totalmente scoperto a scirocco... Poco male errori da "cittadino in campagna" ne ho fatti tanti altri. Comunque la soluzione siepe è certamente interessante.

Invece i muretti credo siano molto efficaci. Il solo dato negativo è che mi impediscono l'uso della motozappa. Per il resto credo solo dati positivi. Anche in un periodo molto piovoso come questa primavera non ho mai verificato accumuli di acqua, e nonostante la pendenza del mio terreno non esiste erosione proprio perché i muretti contengono la terra di ogni aiuola. Inoltre non calpesto mai la terra che essendo argillosa si compatta molto già spontaneamente.

Infine, e questo vale solo per me ovviamente, ha una forte componente sentimentale. In pratica ho ricreato l'orto della mia infanzia, dove mi conduceva mia nonna e che aveva le aiuole divise da tavole di legno proprio per non calpestare mai la terra. Buona serata Antonio.

Oggi ho riattivato il mio modesto impianto di irrigazione. Molto semplice: l'acqua arriva dopo un cospicuo viaggio dal pozzo o dalla cisterna di raccolta dell'acqua dei tetti a mia discrezione.
Quindi un filtro, un tubo principale e l'ala gocciolante.
A comandare il tutto un innovativo ritrovato tecnologico...la mia mano che apre o chiude il rubinetto.
Così mi posso permette il lusso anche di dimenticarlo aperto .
E i gatti sono sempre molto partecipi alle mie attività . Buona serata Antonio

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Valdorcia ha scritto:Oggi ho riattivato il mio modesto impianto di irrigazione. Molto semplice: l'acqua arriva dopo un cospicuo viaggio dal pozzo o dalla cisterna di raccolta dell'acqua dei tetti a mia discrezione.
Quindi un filtro, un tubo principale e l'ala gocciolante.
A comandare il tutto un innovativo ritrovato tecnologico...la mia mano che apre o chiude il rubinetto.
Così mi posso permette il lusso anche di dimenticarlo aperto .
E i gatti sono sempre molto partecipi alle mie attività . Buona serata Antonio ]

bello l'impianto e l'orto
ma i gatti non ti aiutano molto

pioppino ha scritto:

Valdorcia ha scritto:Oggi ho riattivato il mio modesto impianto di irrigazione. Molto semplice: l'acqua arriva dopo un cospicuo viaggio dal pozzo o dalla cisterna di raccolta dell'acqua dei tetti a mia discrezione.
Quindi un filtro, un tubo principale e l'ala gocciolante.
A comandare il tutto un innovativo ritrovato tecnologico...la mia mano che apre o chiude il rubinetto.
Così mi posso permette il lusso anche di dimenticarlo aperto .
E i gatti sono sempre molto partecipi alle mie attività . Buona serata Antonio ]

bello l'impianto e l'orto
ma i gatti non ti aiutano molto

Hanno funzioni di controllo ....

Un orto vive il suo momento migliore proprio in questo periodo credo.

Il mio non fa eccezione.
Io raccolgo ancora poco, i primi zucchini, le lattughe, la bieta da taglio, le cipolle da consumare fresche.

Ma tutto è in movimento e sembra promettere bene.
I pomodori cominciano a prendere colore, nascono le prime melanzane, i fagiolini fioriscono.
Vivo questo come una vera festa. Ciao Antonio

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Bravo, bella situazione, sono contento di cuore per te...

Sei avanti, si vede che hai lavorato sodo, io sono in ritardo alla grande, comunque domani comincio a raccogliere le
zucchine....

Ciao

Fuori tema...scusate .

Fiori di melanzana, di pomodoro, di zucchino, di fagiolino, di cipolla........belli niente da dire.

Ma le rose hanno un loro fascino irresistibile.

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Finalmente le zucche hanno trovato casa.
Coltivo le zucche invernali da quattro anni e sempre con discreti risultati. Di solito una decina di piante ricavando zucche a sufficienza per me, alcuni amici settentrionali trapiantati in Valdorcia e per mio fratello, brianzolo-milanesizzato come ero io, ghiotto di zucca e "cliente" affezionato.

Incrociamo le dita e speriamo bene poiché quest'anno le piantine di zucca hanno dovuto subire tre nuove variabili indipendenti rispetto al passato.

Prima variabile. Le piantine sono autoprodotte, ottenute da seme e coccolate da me con ogni cura ma è pur sempre la prima volta e conto sulla fortuna del principiante. Gli anni scorsi le piantine arrivavano da un vivaio milanese poiché mi capitava di passarci ed era cosa fatta. Quest'anno non è successo e la zucca invernale in questa parte di toscana è un vegetale sconosciuto, addirittura alieno, quindi impossibile reperire le piantine. Qui la zucca sembrerebbe coltivata solo per festeggiare Halloween e non per finire al forno, in zuppa, in gnocchi o in marmellata.

Seconda variabile Il forte ritardo con cui le povere piantine sono state messe in campo. Un ritardo di almeno un mese a causa dei capricci del meteo di cui tanto ci siamo già lamentati. Su questo aspetto conto molto sulla capacità delle piantine di recuperare il tempo perduto con qualche benefica accelerazione come sta avvenendo per i meloni a le angurie che, dopo settimane di pigrizia, stanno letteralmente correndo. In proposito inserisco una foto di come si presentavano le mie zucche lo scorso anno nel mese di giugno, nessun confronto è possibile.

Terza variabile La pacciamatura ricavata dallo sfalcio del prato che non vorrei fermentasse provocando più danno che vantaggio.

Al momento 15 piantine di zucca di tre varietà diverse...Vi terrò informati sugli sviluppi. Buon orto a tutti Antonio.

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Piantine di zucca a metà maggio

Zucche 2013 appena trapiantate

Zucche 2012 mese di giugno.

differenza notevole.. è così per tutti comunque! continua così

saluti

in effetti la zucca è diffusa nel ferrarese e in veneto dove la fanno al forno e la mettono nei ravioli...
le tue piantine mi sembrano belle e sane se le pianti bene e le annaffi in poco tempo recuperano
per la paciamatura è consigliabile che sia un po secca.. magari lasciala aciugare un po dopo il taglio.
ciao nino