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Orto e gatti di Valdorcia 
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non e giusto pero xche sono piccolo nero . sono calimero :lol: io le ho cosi cmq solo 3 piante


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26/07/2013, 14:10
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pierogio


Credo che la pianta di melanzana sia tra le più esigenti in fatto di "nutrimento".
Bisogna essere molto generosi quando si prepara il terreno e nelle prime fasi di crescita.
Poi tutto viene di conseguenza.

Saluti Antonio.


26/07/2013, 20:53
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Credo che tutti gli ortolani dilettanti come me impostino il proprio orto secondo priorità relative al proprio gusto.
Scegliendo quali ortaggi coltivare e quali no.
A proprio insindacabile giudizio.
Così faccio io dividendo tra ortaggi immancabili, per le ragioni più diverse, ortaggi diciamo facoltativi e ortaggi esclusi.
Tra gli ortaggi esclusi annovero il cavoletto di Bruxelles. Un ortaggio che non mi riguarda.
Non lo mangio, non mi ricorda niente e nessuno e non mi piace la pianta in sé.
Con quelle protuberanze ascellari che mi sembrano malattie.
Addirittura ho costatato che non interessa nemmeno alla cavolaia che pure depone sui cavolfiori (praticamente la stessa pianta) un minuto dopo che sono messi in terra.
Ci sarà ben un perchè dal punto di vista della cavolaia.
Trovo i cavoletti di Bruxelles disgustosi (parere personale naturalmente).
Eppure li coltivo diciamo per "conto terzi" :) .
Un componente di famiglia pretende di averne, si prenota già dalla primavera e io lo assecondo.
Del resto sono un sentimentale e la famiglia è importante.
Quindi dodici piante di cavoletto di Bruxelles sono entrate nel mio orto.
Avranno nutrimento, acqua e cure come tutte le altre colture nonostante mi siano visceralmente antipatiche.

Saluti Antonio.


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26/07/2013, 21:03
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Valdorcia ha scritto:
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pierogio


Credo che la pianta di melanzana sia tra le più esigenti in fatto di "nutrimento".
Bisogna essere molto generosi quando si prepara il terreno e nelle prime fasi di crescita.
Poi tutto viene di conseguenza.

Saluti Antonio.


Senza dubbio. Anche la varietà è da mettere in conto in questo tipo di ragionamenti.
Banale curiosità: quanta distanza hai dato tra pianta e tra le file -eventuali- di melanzane? Grazie anticipatamente per la cortesia. ;)


26/07/2013, 21:34
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se questo non faccio caso dato che io le melanzane non le mangio quindi le faccio x mia sorella e sua famiglia ne vanno pazze , la distanza sara sui 30 cm da una altra , il concime uguale come a tutti altri ortaggi usato quello blu pallini a inizio tra pianta e altra . cmq prime di tutte le semine usato stallatico che o poi fresato cmq le tre piante anno molte melanzane , non tante grosse


26/07/2013, 22:06
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ahha anche al mio uomo non piacciono i cavolini di bruxelles ma è questione di come li cucino ...
per conto loro li ignora .... affettati con le verza o nella minestra ... li adora :mrgreen:
comunque i gusti sono gusti ci sono cose che non ci piacciono e basta ...
(io ho i cavolini di bruxelles rossi ... e proprio stamattina ho tolto un sacco di larve di cavolaie ;) )
... bell'orto :D

_________________
"nessuna risposta ... è una risposta" (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano )


26/07/2013, 22:21
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Le mie piante di melanzana sono 8, disposte su due file binate così da tenere una distanza di almeno 60-70 centimetri tra le piante.
Tieni conto che la superficie dell'aiuola è di circa 10 metri quadrati quindi ogni pianta ha a disposizione circa un metro quadro.

Per la concimazione degli ortaggi più ingordi mi comporto così:
1) letame di pecora quando vango in inverno.
2) al momento del trapianto una generosa manciata di stallatico sul fondo della buca, così che la pianta abbia una appetitosa sorpresa quando muove le radici.
3) appena la piantina ha ben attecchito un lenta cessione in copertura prima di rincalzare.

Direi che le piante non possono lamentarsi del trattamento di pensione completa ;) .

libellula69

Grazie dei complimenti. Io sto togliendo uova di cavolaia dai cavolfiori e dai broccoli. Neanche una macchiolina gialla sui Bruxelles.
Insisto...secondo me i Bruxelles non piacciono nemmeno alla cavolaia :lol: .


27/07/2013, 5:48
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Valdorcia ha scritto:
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Le mie piante di melanzana sono 8, disposte su due file binate così da tenere una distanza di almeno 60-70 centimetri tra le piante.
Tieni conto che la superficie dell'aiuola è di circa 10 metri quadrati quindi ogni pianta ha a disposizione circa un metro quadro.

Per la concimazione degli ortaggi più ingordi mi comporto così:
1) letame di pecora quando vango in inverno.
2) al momento del trapianto una generosa manciata di stallatico sul fondo della buca, così che la pianta abbia una appetitosa sorpresa quando muove le radici.
3) appena la piantina ha ben attecchito un lenta cessione in copertura prima di rincalzare.

Direi che le piante non possono lamentarsi del trattamento di pensione completa ;) .

libellula69

Grazie dei complimenti. Io sto togliendo uova di cavolaia dai cavolfiori e dai broccoli. Neanche una macchiolina gialla sui Bruxelles.
Insisto...secondo me i Bruxelles non piacciono nemmeno alla cavolaia :lol: .


Al di là dei trattamenti da hotel 5 stelle :lol: buona parte la fa proprio lo spazio messo a disposizione. Come per altre colture, piante ravvicinate danno esito a frutti di pezzatura inferiore. E quest'anno, per quanto riguarda le mie melanzane, discorso varietà a parte, le ho messe a 40cm scarsi l'una dall'altra. :D
Solo ora che stentano ho messo un po di ternario per cercare di aiutarle, visto che trovo più soddisfazione ad un risultato senza aggiunte esterne se non letame, attenzione e tanto sudore versato. :) Eh sono masochista lo so...

Ti ringrazio per la cortesia, buon orto! ;)


27/07/2013, 9:32
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Valdorcia ha scritto:
Credo che tutti gli ortolani dilettanti come me impostino il proprio orto secondo priorità relative al proprio gusto.
Scegliendo quali ortaggi coltivare e quali no.
A proprio insindacabile giudizio.
Così faccio io dividendo tra ortaggi immancabili, per le ragioni più diverse, ortaggi diciamo facoltativi e ortaggi esclusi.
Tra gli ortaggi esclusi annovero il cavoletto di Bruxelles. Un ortaggio che non mi riguarda.
Non lo mangio, non mi ricorda niente e nessuno e non mi piace la pianta in sé.
Con quelle protuberanze ascellari che mi sembrano malattie.
Addirittura ho costatato che non interessa nemmeno alla cavolaia che pure depone sui cavolfiori (praticamente la stessa pianta) un minuto dopo che sono messi in terra.
Ci sarà ben un perchè dal punto di vista della cavolaia.
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Eppure li coltivo diciamo per "conto terzi" :) .
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Del resto sono un sentimentale e la famiglia è importante.
Quindi dodici piante di cavoletto di Bruxelles sono entrate nel mio orto.
Avranno nutrimento, acqua e cure come tutte le altre colture nonostante mi siano visceralmente antipatiche.

Saluti Antonio.


Come si dice, "capita nelle migliori famiglie".... :D

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


27/07/2013, 13:01
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Avevo già scritto da qualche altra parte nel forum che siamo, e io non faccio eccezione, vittime di una sindrome che si potrebbe definire sindrome del troppo.
Quindi mi scuso in anticipo per la ripetizione.

Generalmente, e anche nel mio caso, si manifesta in tre forme:

sindrome del troppo per quantità
sindrome del troppo presto
sindrome del troppo fitto

Non è un patologia particolarmente grave, fa pochi danni e non è nociva nè per sè ne per altri ma è difficile da curare.

La sindrome del troppo in quantità si manifesta nella tendenza a piantare o seminare molto di più di quanto servirebbe effettivamente.
Nel mio caso perchè ho una carciofaia con quasi 100 piante e lo stesso vale per l'asparagiaia? Forse pensavo di soffrire la fame?
Non ho risposta. Ma non imparo dagli errori. In fondo come penso di consumare quest'anno un quintale di patate o 250 cipolle o il frutto di 50 piante di pomodoro?
Mistero ma tutti gli anni sono da capo, quindi sto già programmando di coltivare quanto prima una quarantina di piante di cavolo di diverse varietà.
E la mia non è una famiglia numerosa.

La sindrome del troppo presto mi è altrettanto difficile da superare. Quindi ogni anno semino le carote troppo presto e mi tocca riseminarle il mese dopo.
Eppure lo so che se le temperature minime non superano un certo livello i semi non germogliano o le piantine si paralizzano in attesa di tempi migliori.
Ma la tentazione è troppo forte e davanti a una bustina di semi di carota o di fagiolino mi scatta la voglia di seminare.
Nel mio caso credo sia una forma cronica e incurabile.

Invece la sindrome del troppo fitto la sto brillantemente vincendo.
Se una piantina non ci sta in quello spazio non la metto, la regalo al vicino...la faccia soffrire lui.
Forse sto acquisendo una nuova sindrome quella del troppo largo.

Un saluto Antonio.


27/07/2013, 15:23
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