Ieri giornata impegnativa. Ho prparato e seminato le zucche (direttamente nel terreno) e ho preparato per i legumi estivi.

quest'anno dedico alle zucche circa 190mtq. verranno 6 file da 20 piantine. ho seminato a 1,10x1,10 cm, belle alla larga.
questo pezzo era coltivato a mais e, per una incomprensione col contadino è rimasto non seminato. ne aprofitto e semino io. ho interrato un sovescio venuto malissimo di rapa senza testa.



nella parte dedicata ai legumi (metterò fagioli e fagiolini nani) e a vari ortaggi ho interrato un bel po di letame maturo (letame di vitelli, molta paglia molta resa)



Ecco il lavoro finito. la parte dedicata alle zucche non la spiano più di tanto. tornerà dal prossimo autunno ad essere coltivata dal contadino che mi lavora l'ettaro che avanza dall'orto.



La parte che dedicherò ai legumi la devo invece spinare bene. un lavoro infame da fare col rastrello, il lavoro che odio di più.

si vede bene la schiena d'asino che creo lavorando con l'aratro rotativo

qualcuno sa come si chiama questa infestante?
è un piccolo flagello e non riesco a distruggerla.

grazie mauro perfetto!! ma quindi con quel tipo di aratro riesci a non passare poi la fresa? nel senso che l'aratro rotativo funge sia da aratro che da fresa??...altra cosetta...la paglia la metti con il letame perchè quando lo prendi in fattoria è gia mischiato con essa o la metti te a parte?
grazie Niccolò

Ha le foglie e il fusto pungenti (cioè dei "peletti" che pungono?)..se fosse quella che penso io è una composita, con fiorellini blu che noi chiamiamo volgarmente "stommelli"...nel caso consulterò il Pignatti e ti dirò meglio....

L'aratro: non freso mai dopo. rende la terra già abbastanza fine. la fresa la uso solo se con la pioggia mi si forma la crosta sopra.
Come macchina è buona.
i pregi secondo me sono la profondità di lavorazione, la poca fatica che devi fare per lavorare il terreno e come lavora
I difetti invece sono l'usura delle placche di protezione dei vomeri (che ho fatto con un acciaio legato antiusura). l'altezza che ha quando non lavora (la testa del motocoltivatore si abbassa parecchio e in alcune situazioni diventa difficile muoversi)
usarlo ci vuole poi esperienza nel senso che le prime volte si fanno di quei macelli ma pian piano si arriva a lavorare in modo corretto. io parto dal centro e giro in torno. così faccio 4 solchi che dopo devo riempire. nelle curve specialmente faccio dei cumuli di terra alta che poi devo spianare. ti serve una buona cavalleria, io ho 8 cv ma con qualche cavallo in più lavorerei meglio.

la paglia è già nel letame perchè viene usata come fondo nella stalla dei vitelli.

x poecilide. si pungono ma non l'ho mai vista in fiore perchè la tolgo prima. la radice è profonda e si rompe facilmente. da ogni pezzo di radice rotta nasce una nuova pianta...

grazie mauro! mi incuriosiva parecchio quell'attrezzo! da da provare
ciao e grazie Niccolò

Che bei lavoroni!

L'infestante cel'ho anche io nel mio piccolo orto, ogni tanto spunta ai bordi. Una volta avevo trovato il nome scientifico, ma l'ho scordato. E' comunque appartenente alla famiglia del cardo campestre.

mi sa che è quella. ho guardato in rete e la descrizione fatta è quella.

Anche a me ,dopo aver usato il rastrello viene la schiena d'asino....sarà l'età.però sono soddisfatto.
Bel lavoro,comunque, e bell'orto...sta venendo bene....

Complimenti Mauro.....