Ciao Plaino.

Vorrei dire soltanto che il tuo sudore, in questo caso, non è una schiffeza ma il concime più benedeto che sia stato mai inventato. L'orto fatto con fatica e com amore cìè più gusto. Peccato che sia così lontano da casa tua. Dico questo perchè il mio è attaccato alla "mia" casa (non è mia, siamo in affito). C'è volta che esco dell'orto piegata di mal di schiena ma soddisfata e felice nel vedere i risultati. Forza e coraggio, non molare. Buon lavoro nel tuo orto.

Grazie degli incoraggiamenti, volevo pure ringraziare tutti quelli del forum dal quale praticamente traggo tutte le mie conoscenze orticole. Penso anche che la condivisione e collaborazione sia l'unico modo di sopravvivere allo stato attuale della società. Sto cercando da un anno persone con le quali condividere e creare un orto sociale, per dividere le spese, l'attacco dell'acqua c'è, tocca solo farsela allacciare e magari mettere pure qualche gallina, ma in zona mi hanno preso quasi tutti per pazzo vedendo la mia dotazione iniziale di sola vanga, zappa e forca.

Bravo Plaino,mi piacciono le frasi che hai detto,ma con la tua voglia di fare e la tenacia,raccoglierai sicuramente i "frutti"...in tutti i sensi...te lo auguro veramente....poi è una soddisfazione enorme mangiare cose prodotte da noi con amore....e sarà un bell'insegnamento x i tuoi figli....certo la fatica è tanta...ma forza....è CURA CONTRO LO STRESS
......ti auguro una buona giornata....silvia

Plaino,
penso che l'orto sociale sia l'unico orto esistente. L'orto privato non serve a nulla. Generalmente se si è da soli a coltivare c'è almeno una famiglia alle spalle che mangia e con essa sempre qualche amico e qualche vicino. Se si è in più persone a coltivare allora le famiglie sono almeno un paio e gli amici e conoscenti raddoppiano. Non conosco nessuno che coltiva da solo e mangia da solo, quindi l'orto è per definizione sociale.

Io per esempio mi trovo a coltivare l'orto con l'aiuto fisico di un mio amico indiano, e con quello morale e economico di mio suocero che ci mette il terreno, le macchine e l'acqua. Io sostengo le spese per le piante i teli le reti i tubi di irrigazione.
Fare un orto completamente da soli è difficile anche perché l'orto è come un figlio piccolo, non lo puoi lasciare da solo per andartene in vacanza! Bisogna avere qualcuno che ti aiuti o almeno ti possa sostituire per qualche giorno.

Ho letto della tua situazione e mi sembra davvero difficile coltivare un orto senza acqua, con pochi attrezzi e da soli.
Io ti consiglio di cercare vicino casa tua qualcuno che ha già un orto attrezzato e che magari cerca un socio od un amico. Ad esempio puoi andare al consorzio agrario o in qualche negozio di agricoltura e chiedere informazioni a riguardo. Certo ci vuole un poco di buona faccia tosta, ma alla fine si cerca una cosa buona. Ci sono molte persone che hanno un orto e sono sole e vorrebbero un aiuto. La fortuna sta nel trovare qualcuno che non cerchi un galoppino ma un amico per condividere un avventura stupenda.

L'acqua volendo c'è, tocca solo pagare la bolletta, ora come ora dato che sono da solo non posso permettermi di pagare un'altra bolletta. Poi li a disposizione ci sono 2 case, un pollaio ed altri locali e sto cercando di raccogliere con dei bidoni l'acqua piovana. Tutta la gente che ho sentito per condividere questa esperienza si è tirata indietro solo perchè non si fida del fatto che il tutto mi è stato lasciato in comodato d'uso da un signore che risiede all'estero in cambio di lavori di mantenimento e ristrutturazione. Insieme ad una cooperativa che lavora nel sociale stiamo preparando un progetto di fattoria sociale o didattica, ma sono pratiche lente che se andranno in porto sarà per il prossimo anno.

dipende csa vuol dire orto sociale..
se si ha disposizione molta terra e ogni socio ne coltiva un pezzo, a bologna il comune da in uso un pezzo di orto ai pensionati.. fanne delle cose bellissime...

se invece cerchi un socio o più che lavori con te la situazione si complica succede sempre contrasti sui metodi sui tempi ecc è molto difficile io ci ho provato ma dopo un po ho rinunciato per incompatibiltà adesso condivido con uno zio ma è difficile anche lui ha le sue paranioie cosi ci dividiamo i la vori e gli assegno un pezzo di terra e fa come vuole lui..
ciao Nino

io regalo a destra e a manca,basta passare per casa mia e te ne vai con una busta enorme di ortaggi,proprio sabato è passato un amico che viene a Procida nei fine settimana,mi serviva di liberare una linea quindi l'ho riempito di scarole,i miei non ne potevano più,gli amici son felici ed io più di loro,poi è un piacere quando portano i loro bambini a vedere caprette,fagiani,conigli e galline,la vasca con i pesci,insomma,è un vero calcio a stress e depressione,l'unico rammarico è che a mia moglie non interessa proprio,ma neanche un poco,persino roseti,pergolati e fiori,sono l'unico qui in casa ad occuparsene,ma non m'importa più di tanto,sarebbe un guaio se mi seguisse anche nell'orto,NEL MIO REGNO

Li ci sono quasi 5000 mq di terreno coltivabile. A Pordenone so di un gruppo di amici che hanno iniziato a coltivarsi un po di cose e dopo un anno hanno preso altri terreni si sono riuniti in associazione, mettono una quota al mese e si dividono il raccolto. C'è uno che lavora fisso retribuito e gli altri danno una mano. Volevo fare una cosa del genere

Qui si va oltre l'orto sociale. Questa è una cooperativa con molte complicazioni; non si tratta più di hobby o passione, il tutto diventa una professione.

Ciao Nino. Sono d'accordo con te. Tante volte abiamo invitati amici per coltivare l'orto insieme ma, come dice Plaino, nessuno si è presentato. Forse perche è più facile avere in regalo. Quando uno ha la necessità più che la voglia, trova una forma di fare anche se lontano, come fai Plaino. N'altra volta dico: Bravo Plaino, finchè avrai la forza, fai da solo. meglio solo che mal acompagnato.