eh, parole sante! metti spt la soddisfazione di riuscire a mangiare ortaggi (es. pomodori e melanzane) diversi dai soliti messi in commercio, magari provenienti da sementi rare o autoctone? E vedere che i famigliari (prima molto diffidenti) si sciolgono di fronte a un ortaggio o un frutto dal gusto e dal colore insolito e ottenuto con tecniche naturali? soddifazioni uniche....
ma tutto questo è anche arte e poesia del vivere...

Nel leggere questo filo mi avete dato una grande gioia.Io mi presentai su questo forum scrivendo le cose che avete scritto. Piove sempre ed io detesto la crosta superficiale del terreno. Oggi ho preso a zappettare col rastrellino, accarezzando le piantine. E' arrivato mio figlio, che ha cinque anni, ed ha chiesto di sostituirmi.Siamo rimasti assieme trenta minuti sotto quel sole incerto. Tante sue domande: abbiamo parlato di maggiolini, lumache, infestanti e della composizione del suolo.Poi, l'ho lasciato,ma osservavo di nascosto dal primo piano.Ha zappettato con estrema cura circa otto metri di peperoncini verdi.E dopo ha pure innaffiato sulla terra bagnata!E gli avevo detto che le piante hanno bisogno di sole,terra ed acqua... A settembre andrà a scuola e di certo gli propineranno progetti sull'educazione ambientale, per fargli comprendere anche cosa sia un peperone.Ma lui ha l'orto e lo coltiva già. L'uomo ha bisogno di mangiare ciò per cui lavora,per non deprimersi. Al mio bimbo questo sarà consentito...Auguro lo stesso a tutti i bimbi.

Ciao, ho seguito i tuoi post e condivido tanto dei metodi di coltura e delle opinioni che scrivi. Ti consiglio solo (se me lo permetti) di vivere il "tuo" orto con la gioia "bambina" che accompagna te (e tutti quelli che amano la campagna): polemiche o altro non fanno bene a nessuno, lascia che gli altri facciano a loro modo.
Anch'io da bambina fino all'età scolare son vissuta con la nonna in campagna, imparando molte cose e considerando la campagna il mio habitat naturale senza il quale non potrei vivere come dice Carmen. Tuo figlio sta vivendo un'esperienza bellissima che lo accompagnerà per sempre: saprà essere un uomo vero, guardando in faccia la realtà senza mistificazioni.
Tanti auguri!

Ely, io ti ringrazio. Però, la vis polemica penso sia cosa importante. A Napoli, abbiamo un termine: "sfruculiare".Difficile da tradurre. Pensa ad un rametto secchissimo e tarlato. Quel termine significa ridurlo in polvere con le dita. E' un po' sana e gioisa speculazione filosofica. Saluti

che bello questo post!!
anche per me é una gioia il mio piccolo orto
é da poco più di un anno che coltivo questa passione e non potrei più farne a meno

Non c'è molto altro da dire rispetto a quanto
esposto da Voi tutti e che condivido in pieno.

Aggiungerei solo il piacere che provo a camminare
a piedi nudi sulla terra appena smossa (meteo permettendo).

Sarà il ricordo di quando ero bambino,
sarà che sotto ai piedi ci sono le terminazioni
nervose di tutto il corpo, sarà non so cosa
ma a me provoca una piacevole sensazione di benessere.

Saluti/Sergio

allora se 6 napoletano capisco tutto...

Non posso aggiungere niente a tutte queste meravigliose parole.....sono sensazioni che condivido e provo pure io.....anche solo osservando una piccola piantina che da un giorno ad un altro la vedi cambiare...crescere...E' VITA.... quello che aggiungo è che solo persone con una spiccata sensibilità provano emozioni tali.......beati noi!
ciao a tutti .......silvia

Condivido anch'io tutto ciò che avete espresso e aggiungo che secondo mè insegna anche a vivere. Nella società di oggi in cui tutto và di corsa e che bisogna avere tutto subito, l'orto ti dice di aver pazienza e di aspettare il ritmo delle stagioni, del tempo e della natura. Mi sono accorto che il primo anna che ho coltivato l'orto ho commesso tanti errori dovuti appunto all'abitudine di non dare il tempo necessario alla natura di fare il suo corso, cioè semine troppo anticipate per anticipare i raccolti, lavori fatti male per aver fretta di farne tanti ( lavorazioni del terreno sommarie, trapianti frettolosi ecc.).
Insomma se riesci a portarti a casa i ritmi del tuo orto, vivrai senza dubbio una vita quotidiana migliore.

pienamente d accordo, quando vado nell orto mi rilasso dimenticando tutto, il tempo passa veloce... peccato che abito a 10m di macchina e non posso andare e venire quando voglio,anche se quasi tutti pomeriggi sono là, fra poco vado ci manco da una settimana, in calabria ha piovuto tanto... vado a raccogliere la bietola che è venuta una meraviglia e le cipolle. le cipolle lasciano a desiderare ma le mangiamo lo stesso. tutte e due piantate ad ottobre.