E veniamo alle patate, per cominciare questo "sfizio" ho scelto delle Monalisa, olandesi, a pasta gialla, le ho seminate intere a 10 cm di profondità (30 cm una dall'altra) in prode lavorate un paio di mesi fa fino a 40-50 cm con vangatura profonda e cosparse di abbondante stallatico in pellet prima di ripassare con la zappa.
Le patate locali da semina non le ho trovate in quanto qui si interrano ai primi tepori di fine febbraio, per cui ero in fortissimo ritardo rispetto alle tempistiche della zona.
Ad ogni modo le linee che ho loro destinato vengono irradiate dal sole a partire da questo periodo, per cui cominciare prima mi è impossibile.
Oggi, dopo l'ennesimo controllo, vedo un paio di cime che sono spuntate finalmente dal terreno, le aspettavo come un bimbo in attesa del regalo di Natale
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Anche per le patate, seppur sconsigliato, ho utilizzato un telo, tagliandolo però nel mezzo in modo da aprirlo ripiegando ognuno dei due lati all'indietro, cosa che lascia del tutto scoperta la proda e che dovrebbe consentirmi una rincalzatura se non altro agevole.
I due lembi si richiuderanno alla base delle piante con dei "doppi ganci" autocostruiti in filo d'acciaio che li terranno a vicenda
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Certo di aver commesso un sacrilegio mi rimetto alla clemenza della Corte...