Le piogge di quest'anno, per come la penso io, sono state una piccola manna al cielo. Nel nostro territorio siamo talmente abituati al caldo e alla siccità che ci infastidisce un maggio un po' più fresco del normale e con un po' di pioggia.
Poi basta una giornata di scirocco senza nuvole per far tornare la terra polverosa.
Sto cercando di star dietro con la pacciamatura perché ho notato che là dove la terra è ben coperta, sotto, rimane morbida, umida e piena di infaticabili animaletti che contribuiscono ad aumentarne la fertilità. Anche le erbe spontanee sono tenute un po' sotto controllo, nascono di meno e sono più rade. Certo anche le lumache vi si nascondono ma ormai il loro tempo è quasi terminato. Con l'arrivo del caldo spariranno del tutto fino a fine settembre.
Nell'orto ormai c'è poco da fare se non osservare la crescita raccogliendo i frutti che per il momento ancora pochi (insalate, zucchine, primi ravanelli). Intanto si eliminano le ultime piante di fave e piselli per far posto a qualche piantina che ancora si sta sviluppando nei vasetti. Si legano i pomodori rampicanti ai sostegni. Dovrei anche procurarmi qualche canna un po' più lunga, quelle che ho ormai sono vecchie e tutte spezzate.
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